[Recensione] Lifeless Planet – I russi, i russi, gli americani

Ritrovarsi da soli su un pianeta sconosciuto, con poco ossigeno a disposizione, non è tra le esperienze migliori che possano capitare: in Lifeless Planet, sviluppato da Stage 2 Studios, i giocatori saranno chiamati proprio a calcare il suolo di un misterioso corpo celeste, alla ricerca di risposte. Senza esporci troppo sul fronte della trama, allora, vediamo di capire meglio cosa offre questa produzione finanziata attraverso Kickstarter.

Lifeless Planet – I russi, i russi, gli americani

L’attività principale di Lifeless Planet sarà quella di esplorare gli ambienti di un pianeta desolato e senza vita: il giocatore, nel particolare, rivestirà i panni di un astronauta che, in cerca di possibili forme di vita, si imbatterà nei resti di quella che sembra apparire come un precedente insediamento URSS. Man mano che si andrà avanti nell’esplorazione, evidentemente, si scoprirà che la faccenda è ovviamente più complicata di quanto si pensi all’inizio: il pianeta, che secondo i dati dell’astronauta sarebbe dovuto essere ricco di risorse, si rivela essere completamente senza vita. Questo, almeno, fino a quando non si investigherà più a fondo sui segreti del corpo celeste.

Dal punto di vista del plot, il titolo si segnala per una storia potenzialmente interessante, dalla narrativa però a volte un po’ troppo criptica, anche durante le fasi finali. Tutto ciò è un peccato anche perché, al di là della qualità vera e propria della vicenda, gli strumenti attraverso i quali l’intreccio viene districato sono spesso banali. Ci riferiamo, ad esempio, alle numerose registrazioni dei precedenti abitanti russi sparse in giro per il pianeta, che insieme alle brevi cutscene costituiranno il fulcro della narrazione. Accanto a questi accorgimenti stilistici, poi, si accompagna un gameplay lento e compassato.

Lifeless Planet è un titolo che richiederà una certa dose di pazienza: il gameplay, infatti, è un’alternanza di lunghe fasi di esplorazione e risoluzione di enigmi basati sull’interazione con gli ambienti, che il più delle volte si risolveranno in sezioni platform in tre dimensioni. La lentezza complessiva dell’esperienza di gioco deriva proprio dalle fasi di esplorazione, che vengono in qualche modo movimentate dall’utilizzo del jetpack, che consente di superare ostacoli e raggiungere punti altrimenti inaccessibili.

Sulle dinamiche di gioco, dunque, rimane poco altro da dire: i giocatori troveranno piacevole l’esperienza di Lifeless Planet nella misura in cui saranno rapiti dalle sue ambientazioni e dalla sua storia; solo nel momento in cui si vorrà scoprire come va a finire la vicenda, in altri termini, si potrà soprassedere sul carattere compassato delle dinamiche di gioco.

L’aspetto grafico del titolo non fa gridare al miracolo, ma riesce spesso a regalare suggestioni, specialmente negli spazi aperti e sconfinati del pianeta: non siamo davanti a una realizzazione completamente definita e particolareggiata, ma il risultato finale è soddisfacente. Il comparto audio, che annovera anche un sufficiente doppiaggio in inglese, avrebbe potuto regalare qualche emozione in più, soprattutto nell’accompagnamento musicale.

Conclusioni
C’è un qualcosa, un qualche spunto, che spinge a pensare che Lifeless Planet sia un gioco decisamente valido: ci riferiamo soprattutto all’ambientazione spesso suggestiva e misteriosa. Questo importante elemento, però, non riesce sempre a sostenere il peso di una narrazione a tratti inconsistente, e di un gameplay lento e che avrebbe potuto offrire più enigmi e un po’ meno esplorazione degli ambienti. Un titolo sufficiente, dunque, ma che forse ha un po’ disatteso le aspettative.

+ Le ambientazioni possono ricreare suggestioni positive
+ La storia potrebbe coinvolgere
– Gameplay lento e compassato
– Pochi enigmi, a discapito di lunghe fasi di esplorazione

valutazione

Metascore 58/100
Lifeless Planet | Steam | 19.99€

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *