Broforce Alien Infestation

Broforce – Recensione

Data di Uscita 15 Ottobre 2015 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Mac, Linux Versione recensita PC

Parlare di un prodotto pubblicato da Devolver Digital significa ormai riferirsi ad un indie di successo che, per un motivo o per un altro, spicca nelle classifiche dei più venduti su Steam in quanto capace di attirare gli utenti grazie a trovate originali e spesso molto divertenti.
Broforce non fa eccezione e dopo un periodo in early access inframezzato dall’uscita dello spin-off gratuito The Expendabros, creato appositamente per l’uscita del terzo capitolo del film dedicato ai mercenari, si fa strada verso il cuore dei giocatori a suon di cazzotti ed esplosioni.

Broforce

Broforce è uno sparatutto a scorrimento in pixel art che ricorda da vicino il collega Not a Hero, differenziandosi però in alcuni aspetti relativi alla navigazione delle mappe che gli donano maggiore varietà.
Il gioco ci getta fin da subito in mezzo al caos più totale: a partire dal primo livello ci verrà ordinato di sterminare una determinata minaccia, inizialmente terroristi in quel che sembra uno scenario da guerra del Vietnam, e rendere sicura l’area senza lasciare superstiti servendoci di tutto il nostro arsenale.
A prendere il posto della trama, dunque, è il semplice ma efficace pretesto di esportare la nota bombocrazia americana nei paesi assediati dagli eserciti nemici, composti inizialmente da umani, poi da alieni ed infine da demoni.

Il compito di eliminare le forze del male spetta al corpo dei Bro, una summa dei più famosi eroi del cinema d’azione hollywoodiano, da Rambo a Beatrix Kiddo, ognuno dotato di un’arma primaria, un attacco corpo a corpo e un’abilità speciale dagli utilizzi limitati.

Inutile dire che sono proprio i Bro a costituire il nòcciolo del gameplay.
Si passa dalla pistola laser dell’agente J alla frusta di Indiana Jones fino ad arrivare alla gatling di Terminator, in un crescendo di adrenalina e risate alternati a rabbia ed imprecazioni dovute in gran parte alla componente randomica nella selezione dell’eroe.
Infatti il nostro personaggio viene generato casualmente sia ad inizio partita che a seguito della liberazione di ostaggi, sparsi per la mappa con la funzione di aumentare le vite a nostra disposizione prima del game over, determinando un cambio repentino nel ritmo di gioco in medias res che potrebbe pregiudicare il completamento del livello.
Ciò è dovuto tanto alla diversità delle manovre offensive dei vari eroi quanto al bilanciamento non proprio perfetto, che porta una manciata di Bro ad essere di gran lunga più potenti rispetto al resto del team.

Ad ogni modo il roster è talmente vario da permettere uno sblocco progressivo dei singoli personaggi (ottenuti dopo un certo numero di liberazioni) che dura persino oltre gli ultimi livelli della campagna, garantendo così un discreto margine di rigiocabilità a dispetto, comunque, di una lunghezza già ottima, attestata sulle 8 ore.
Un ulteriore elemento capace di donare ampio respiro alle ben consolidate meccaniche shmup risiede senza dubbio nella quasi totale distruttibilità degli ambienti.

Le mappe, strutturate talora in orizzontale e talaltra in verticale, possono essere terraformate a piacimento dall’utente al fine di superare trappole, nemici ed ostacoli che ne intralciano il cammino; spesso sarà addirittura obbligatorio pianificare le esplosioni dei barili infiammabili per provocare botti altisonanti a causa dei quali crolleranno costruzioni zeppe di forze avversarie lasciandoci la strada completamente spianata.
L’IA, dal canto suo, si limita ad aprire il fuoco se avverte una minaccia nelle immediate prossimità e a fuggire nel caso scorga una granata in arrivo ma in generale funge solo da carne da macello.

Sono tuttavia presenti delle eccezioni soprattutto nelle zone finali, disseminate di creature piuttosto aggressive dai pattern leggermente diversificati ma non imprevedibili, e nelle boss fight, appaganti ed ostiche al punto giusto.

Ma è in multiplayer che Broforce dà il meglio di sè.
Anzitutto esiste la possibilità di giocare la campagna insieme ad altri tre giocatori, sia in locale che online, feature al giorno d’oggi non più scontata ma sempre molto gradita.
Poi ci sono le modalità deathmatch free for all a quattro (purtroppo solo in locale), una corsa al tempo dentro livelli che via via si autodisintegrano, e un ottimo editor con il quale creare la propria avventura e metterla a disposizione della community in un batter d’occhio.

Noi abbiamo finito la campagna mixando single player a co-op online e dobbiamo ammettere che l’esperienza cooperativa ci ha soddisfatti almeno il doppio rispetto alla singola, per cui il consiglio è quello di aprire subito una sessione multiplayer o procurarsi un secondo giocatore ed un controller.
Se da un lato giocare insieme a un gruppo di amici significa raddoppiare il divertimento, dall’altro trasforma il caos in un puro delirio di fuochi d’artificio in cui persino percepire la propria posizione su schermo diventa un’impresa, complice una telecamera non sempre chiarissima che a volte inquadra il soggetto sbagliato.

Piccoli problemi, invece, per quanto riguarda la pulizia.
Numerosi crash sono occorsi durante il nostro test, così come frequentissime schermate nere che accompagnavano i caricamenti, degli sporadici bug riguardanti il trigger di eventi scriptati e il consistente calo di framerate nelle situazioni più concitate ma per fortuna pare che gli sviluppatori si stiano impegnando duramente a rilasciare patch in quantità per arginare tali falle.
Piccolo elogio finale per la gradevolissima pixel art e l’esaltante soundtrack composta da ben 55 tracce vendute separatamente al modico prezzo di 4,99€.

Conclusioni

Broforce è, in sostanza, divertimento puro.
Esso si fonda sull’ampio cast di eroi a disposizione del giocatore nonché sulle meccaniche che li differenziano, rendendo il gameplay estremamente vario e richiedendo quindi una pianificazione degli assalti diversa a seconda dell’arsenale a portata di mano, con l’unica debolezza del sistema individuata nell’eccessiva efficacia di una parte dei Bro.
La maggior fortuna del titolo giace però nella sua atmosfera parodistica e scanzonata con la quale omaggia (o sbeffeggia) la cultura patriottica degli States, colma di riferimenti bellici e di quel tipico atteggiamento eroicomico che si sposa alla perfezione con il genere degli shooter.
Considerata la qualità del gioco, la mole di contenuti e, non ultimo, il costo esiguo di 13,99€ -sempre che vogliate passare sopra i problemi tecnici-, non possiamo far altro che consigliarvene spassionatamente l’acquisto.

+ Diverte, soprattutto in co-op
+ Adrenalinico ed impegnativo
+ Ricco di contenuti
+ Buona varietà nelle meccaniche
– Parecchi Bro sottotono
– Bug e problemi tecnici

Valutazione: 8.0

Metascore 82/100

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