huawei mate 8

[Recensione] Huawei Mate 8 – Quasi, ma non proprio

Huawei Mate 8 è per molti aspetti il naturale proseguimento del lavoro svolto lo scorso anno da Mate 7. In questi mesi Huawei ha però avuto modo di collaborare da vicino con Google, grazie all’incarico di sviluppo di Nexus 6p, attuale flagship Android del colosso di Mountain View. L’esperienza maturata avrà modificato in qualche modo il modus operandi di Huawei? Sborsiamo qualche centinaio di euro e andiamo a scoprirlo insieme.

SPECS


Misure 157 x 80,6 x 7,9mm
Peso 185g
Schermo 6,0″ IPS
Rapporto 78.4%
Ris 1920×1080 @ 367PPI
SoC HiSilicon Kirin 950
RAM 3GB LPDDR4
ROM 32GB
Micro SD
Camera 16MP/8MP
Apertura f2.0
Stabilizzatore Ottico
Batteria 4.000mAh non removibile
Android EMUI 4.0 (Android 6.0)
Prezzo al lancio 599€

Huawei Mate 8 – Design e schermo

Huawei Mate 8 riprende la filosofia di design vista nel suo predecessore, migliorando ulteriormente la sensazione di avere in mano un dispositivo premium, grazie a una scelta dei materiali che punta sul metallo e a una realizzazione unibody di alta classe. Le rifiniture laterali e il pattern che è possibile vedere in parte della scocca sottolineano l’attenzione di Huawei per il design, che con Mate S ha probabilmente trovato il proprio apice, e che rimane su livelli altissimi anche con questo Mate 8.
Belli sul retro il sensore per le impronte digitali e la fotocamera, che non dà fastidio e anzi accompagna la linea con grande coerenza.

Quando si parla di metallo la prima paura è che il telefono possa essere scivoloso, il che sarebbe un grosso problema considerato che parliamo di un mastodonte da 6 pollici. Tuttavia, l’ottimo lavoro svolto sulle cornici e sui bordi arrotondati permette una presa sicura, mentre l’ottima ripartizione del peso non crea la fastidiosa sensazione che il terminale sia sul punto di scivolarci dalle mani.

Lo schermo da 6 pollici si limita ancora una volta a una risoluzione 1080p, come lo scorso anno, per un PPI fin troppo basso rispetto alla media, tra i concorrenti di fascia alta, così come nella fascia media. Huawei ha preferito adottare ancora una volta un pannello di tipo IPS, migliore rispetto a Mate 7 ma incapace di competere con dispositivi dal prezzo similare. Non che la tecnologia IPS sia necessariamente inferiore a un OLED, ma considerati gli ottimi risultati ottenuti con Nexus 6p viene naturale domandarsi perché l’azienda non abbia voluto insistere su quella strada, considerata l’esperienza maturata.

I colori non sono vibranti come vorremmo, e i neri tendono a soffrire. La qualità generale è su un livello inferiore anche a quello di Nexus 5x, e bisogna inoltre mettere in conto la “bassa” risoluzione in relazione alle dimensioni. 1080p vanno di per sé anche bene, permettono un notevole risparmio energetico, richiedono meno potenza computazionale, garantiscono prestazioni migliori rispetto a un dispositivo che debba disegnare il doppio dei pixel con un pannello 1440p. Tuttavia, mettere accanto a questo Mate 8 uno schermo con risoluzione 2K regala un confronto impietoso per il nuovo prodotto Huawei. Come si suol dire nel settore “non è la quantità dei pixel ma la qualità dei pixel”. Mate 8 pecca da entrambi i punti di vista.

Huawei Mate 8 – Uso quotidiano

Huawei significa automaticamente Emotion UI, la tanto amata/odiata personalizzazione tipica di questo produttore e vicina a quella di altre aziende cinesi.
La versione di Android su cui si appoggia il tutto è la 6.0, ma l’interfaccia è molto più vicina a quella di un qualsiasi iOS. Se questo sia un pregio o un difetto sarà l’utente finale a deciderlo.
Da parte nostra non apprezziamo il fatto che tutte le applicazioni vengano ammassate all’interno di cartelle con un’ordinazione discutibile: acquistare un dispositivo Huawei (specie se di fascia alta) significa dunque perdere un po’ di tempo a riorganizzare le icone in maniera tale da ottenere un’interfaccia di nostro gradimento, più “sensata”.
Naturalmente stiamo pur sempre parlando di Android, dunque se la EMUI non è proprio tra le vostre corde nulla vieterà di installare un launcher diverso, puntando magari a un’esperienza simil-Nexus.

Ad ogni modo, una volta che il risultato sarà in linea con i nostri gusti, Mate 8 si dimostrerà uno dei terminali Android più fluidi di sempre. Mai un momento di incertezza, mai un tentennamento, mai casi di lag o stuttering; il SoC Kirin 950 mostra i muscoli, e conferma quanto i test su AnTuTu avevano lasciato intuire: abbiamo a che fare con uno dei processori più veloci sulla piazza, in grado di surclassare gli Exynos di Galaxy S6 e Note 5, merito anche di una risoluzione che riduce il carico di lavoro.
Considerata la notevole diffusione sul mercato dei dispositivi Huawei, i problemi di mancata ottimizzazione di qualche anno fa sono ora quasi del tutto risolti. Le performance reali sono insomma allineate con quanto ci si aspetterebbe da qualsiasi top di gamma, e l’esperienza utente è eccellente.

Anche il sensore per le impronte digitali si dimostra al top, come del resto ci si aspettava dopo gli ottimi risultati di Mate 7 e di Nexus 6p.
Sfortunatamente la fotocamera non è però neanche lontanamente all’altezza. Pur montando un’ottica di qualità, questa soffre infatti dei soliti problemi di elaborazione delle immagini che ormai affliggono da anni i dispositivi della casa cinese, e che francamente pensavamo fossero stati risolti dopo l’ottimo riscontro di Nexus 6p. Ci sbagliavamo.
I colori risultano poco fedeli, il rumore video è evidente nelle zone più scure anche di giorno, e il software sembra “impastare” i pixel. La cosa che ci ha più colpiti (in negativo) è però l’HDR, virtualmente presente, praticamente del tutto fuori scala, incapace di svolgere il proprio lavoro e di ampliare la gamma cromatica.

Lo stabilizzatore ottico sembra svolgere il proprio lavoro solo in parte, e la sensazione di “mosso” rimane a prescindere dalla condizione di scatto. Modificando manualmente i parametri è possibile ottenere fotografie discrete, ma in linea di massima siamo rimasti piuttosto delusi.
Parlando invece di video sorprende che con un’ottica del genere il telefono non sia in grado di registrare in 4K. E’ probabile che le limitazioni dell’engine abbiano spinto Huawei ad optare per un Full HD, più facile da gestire.
Ci auguriamo che Huawei possa sistemare il software al più presto, perché al momento parliamo di una fotocamera insoddisfacente considerato il prezzo del terminale.

Discorso inverso per quanto riguarda quella frontale, da 8MP e in grado di scattare selfie di ottima qualità, grazie anche al discreto stabilizzatore digitale.
La batteria da 4.000 mAh è semplicemente immensa, e grazie alla definizione dello schermo permette anche di coprire due giornate con un’unica carica, se non siete dei power user. Nel nostro caso (uso intenso) abbiamo consumato tra il 60 e il 75% della carica al giorno, risultato eccellente e superiore anche rispetto a quanto sperimentato con Nexus 6p o con Galaxy Note 5.

Huawei Mate 8 – Gaming

Come forse avrete intuito, la situazione in ambito gaming è un po’ bizzarra. Da una parte abbiamo un processore velocissimo e uno schermo dalle dimensioni più che generose, dall’altra un pannello che dal punto di vista cromatico arriva nella migliore delle ipotesi alla fascia media del mercato, tra l’altro accompagnato da una risoluzione che per molti sarà bassa.
Si gioca bene, qualsiasi applicazione si avvia in tempi rapidissimi, i caricamenti sono ridotti al minimo, e anche l’audio tutto sommato è discreto, considerato il posizionamento degli speaker (nella parte bassa del telefono, niente sul frontale).

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Ciò che davvero lascia l’amaro in bocca è proprio quel pannello, che sembra far sprecare i 6 pollici a disposizione costringendoci a una qualità che non ci aspetteremmo dopo aver speso una cifra del genere. Dal punto di vista cromatico e dei contrasti è un’esperienza di poco superiore a Mate 7 dello scorso anno, ma inferiore ad esempio a Nexus 6 del 2014 (sempre un 6 pollici), e anni luce indietro rispetto alle proposte da 5,7 pollici di Samsung, a LG G4 o allo stesso Huawei/Google Nexus 6p.

Mate 8 ha però dalla sua un punto di forza indiscutibile quando si tratta di gaming: la batteria. Aiutata dalla risoluzione relativamente bassa, una singola carica è capace di soddisfare per una giornata anche i giocatori più accaniti, grazie a quei 4.000 mAh di cui parlavamo qualche rigo più su.
Il processore risulta bene ottimizzato, le temperature non sono mai eccessive (naturalmente il terminale scalda un po’ quando lo teniamo in carica), le prestazioni restano al top e non ci sono casi evidenti di throttling. Un rapidissimo test su AnTuTu con il nostro Mate 8 ha riportato l’incredibile punteggio di 95.261, impressionante e superiore rispetto a qualsiasi dispositivo della concorrenza, tra l’altro con un buon margine.

Conclusioni
Huawei Mate 8 è uno smartphone riuscito solo a metà. Se il vostro interesse principale è una batteria da competizione e i 6 pollici non sono un problema questo telefono può essere per voi un acquisto sensato. Tuttavia, a dispetto di un processore straordinario e di un design d’alta classe, esistono problematiche sostanziali che francamente non possiamo accettare se consideriamo il costo del dispositivo. Parliamo in particolare di uno schermo da medio gamma, che non convince nei colori e nei contrasti, e di una fotocamera che di buono ha solo i numeri sulla carta, ma che a conti fatti non riesce a soddisfare nella maggior parte dei casi. Il problema HDR è poi debilitante e incomprensibile, e ci auguriamo che Huawei sistemi il tutto con qualche update tempestivo. In definitiva riteniamo che per 600 euro si possa puntare certamente a un prodotto più bilanciato e alla tirata dei conti migliore.

2 commenti

  1. Per tutta la recensione non ho fatto altro che leggere “lo schermo non va. Il dispositivo è molto bello, ma lo schermo non va. La batteria è ottima, ma lo schermo non va. È velocissimo, ma lo schermo non va. Si gioca benissimo, ma lo schermo non va”. Questa recensione non è imparziale e si nota benissimo.

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