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[Recensione] King’s Quest: Once Upon a Climb – Il terzo, splendido episodio

Data di Uscita 26 Aprile 2016 Lingua Inglese
Piattaforme PC, PS4, PS3, One, 360 Versione recensita PC

Il terzo episodio del nuovo King’s Quest, Once Upon a Climb, arriva a quasi un anno di distanza dal primo, un’attesa decisamente lunga, che però – possiamo anticiparvelo – è stata ampiamente ripagata. Le avventure del nostro sfigatissimo re continuano sotto forma di racconto e ancora una volta raggiungono l’eccellenza in tutti i principali ambiti della produzione, così come era avvenuto con i due precedenti episodi. Ma non è corretto tessere le lodi di un prodotto prima ancora di averne analizzato gli elementi fondamentali, dunque passiamo adesso alla nostra disamina approfondita di Once Upon a Climb.

King’s Quest: Once Upon a Climb

Dopo essere stato incoronato re il nostro Graham comincia a sentire gli anni che passano, si rende conto che i suoi vecchi amici si sono ormai fatti una vita propria e che i tempi della giovinezza si avviano inevitabilmente verso il tramonto.
La storia riguarderà principalmente due donne che saranno poi le potenziali regine della situazione, personaggi ben caratterizzati e dotati di eccellenti doppiaggi, che avremo modo di conoscere bene attraverso i dialoghi e che risulteranno avere un certo spessore.

Gli enigmi rivestono naturalmente un ruolo fondamentale all’interno della produzione. Le ambientazioni realizzate per questo Once Upon a Climb sono molto meno estese rispetto a quanto avveniva nel primo episodio, che per alcuni giocatori è risultato un po’ dispersivo, ma che in linea di massima offriva una certa libertà nella maniera di proseguire, scegliendo a quali elementi dare precedenza.
Questa volta si passerà dunque meno tempo a correre da una parte all’altra della mappa, ma fortunatamente il livello di difficoltà generale è rimasto abbastanza elevato, come nel caso del primo capitolo, senza raggiungere gli eccessi riscontrati nel secondo, che peccava a volte di una certa forzatura per quanto riguarda la logica nella risoluzione dei puzzle.
Fa piacere notare come sia stato dato maggior spazio al presente, ovvero al Graham ormai anziano che racconta la storia delle proprie avventure. Gli sviluppatori sono riusciti tra le altre cose a legare alcuni enigmi di Once Upon a Climb alla memoria stessa del vecchio re, ormai non più affidabile, rendendo alcuni puzzle concettualmente molto originali.

L’elemento comico è ancora una volta presente e in dosi più che generose, non fa rimpiangere in alcun modo i tempi migliori di Guybrush Treepwood e anche in questo Once Upon a Climb ci saranno più momenti in cui non potrete fare a meno di ridere di gusto, mentre in altri ci si limiterà a sorridere. L’esperienza risulta comunque piacevolissima, scorrevole, i personaggi caratterizzati in maniera eccelsa, divertenti nel loro essere quasi delle caricature di se stessi.
Stereotipi a iosa, è vero, ma quanto il risultato finale raggiunge una simile qualità ben vengano tali stereotipi.

once upon a climb

Dal punto di vista tecnico non si segnalano novità di sorta rispetto ai precedenti capitoli. Abbiamo ancora a che fare con una grafica deliziosa realizzata con un uso abbondante di cel-shading, che porta a uno stile quasi da cartone animato. La direzione artistica ispiratissima continua anche in questo episodio a sorprendere e ad ammaliare i giocatori, con viste mozzafiato e un grande gusto scenico.

Conclusioni
King’s Quest: Once Upon a Climb non perde un colpo e riesce a mantenersi sullo straordinario livello di eccellenza dei primi due episodi. Questo gioco è – insieme ad alcune produzioni di Telltale Games – la dimostrazione che il rilascio episodico e lo sviluppo successivo alle release può funzionare alla grande se alle spalle c’è un team di persone talentuose che non abbiano come unico interesse spennare gli utenti e attentare ai loro portafogli a prescindere dalla qualità.
Se apprezzate le avventure grafiche vecchio stampo e non disdegnate un sistema di controllo modernizzato questo titolo rende onore al nome che porta. Da avere.
Valutazione scala 1/10

9.0
+ Stile e personalità da vendere
+ Una delle migliori avventure grafiche contemporanee
+ Rende onore al nome che porta
+ Divertente, spassoso e pieno di carattere
+ Impegnativo senza essere frustrante
+ Economico
– Tutto in inglese

*Recensione basata su una copia promo fornita dallo sviluppatore*

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