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[Recensione] Oddworld: Abe’s Oddysee – New ‘n’ Tasty – Uno, Nessuno, Centomila… Imprecazioni

Data di Uscita 23 Luglio 2014
Piattaforme Playstation 4, Playstation 3, Playstation Vita, Xbox One, Xbox 360, Wii U, PC Windows
Versione recensita Playstation 4

Era il lontano 1997, quando uscì in America il primo Oddworld Abe’s Oddysse per Playstation One, che con la sua grafica ben curata grazie anche a delle animazioni dinamiche e fluide – e a un level design di altissimo livello per quei tempi – fece subito breccia nel cuore dei possessori della console Sony e successivamente di quelli PC, nonostante l’alta complessità e difficoltà del gioco. Grazie al grandissimo successo ottenuto, Oddworld Inhabitants decise di continuare la saga con dei seguiti usciti su console e anche su PC. A distanza di ben 17 anni la medesima software house decide di fare un remake del primo capitolo della serie, intitolato per l’occasione Oddworld New ‘n’ Tasty, in esclusiva temporale per console Sony, per arrivare successivamente su PC e altre console.

Oddworld New ‘n’ Tasty – Uno, Nessuno, Centomila… Imprecazioni

Oddworld New ‘n’ Tasty è un Platform 2.5D (fondali 2D e personaggi e oggetti in 3D) con elementi da puzzle game e stealth. La trama è molto semplice: impersoneremo Abe, impiegato (del mese) addetto alle pulizie presso il Mattatoio Ernia, una fabbrica che produce vari tipi di prodotti alimentari, usando come materia prima gli alieni del posto.

Requisiti Minimi
OS Windows XP+
CPU Pentium 4 2,8GHz
RAM 1 GB
GPU GeForce 8200 o Radeon HD 2400
DirectX 9.0
HDD 1GB spazio disponibile

Durante il consueto giro di pulizie, Abe si imbatte accidentalmente in un meeting finanziario, nel quale è presente il boss Molluck Glukkon, con relativi azionisti. A causa della scarsa materia prima, causata dall’estinzione di molte specie, il fatturato degli snack ha avuto un calo netto e l’unico modo per risollevarlo è l’introduzione di un nuovo tipo di prodotto alimentare fatto con una nuova tipologia di carne… peccato che sia proprio la razza di Abe a esserne l’ingrediente principale, ovvero i Mudokon. A questo punto, spaventato e impaurito, il nostro protagonista inizia la fuga, inseguito dalle guardie Slig.
Il gioco inizia con la nostra fuga dalla fabbrica, in una sorta di tutorial dove apprendere i vari comandi del gioco. Abe potrà camminare in punti di piedi per evitare di fare rumore ed essere scoperto dai nemici dormienti, ma potrà anche camminare, correre, saltare, parlare e perfino cantare. Queste due ultime azioni sono parte fondamentale del gioco se volete salvare tutti i Mudokon, con i quali è possibile interagire. Salutandoli potremo attirare la loro attenzione, per poi dirgli di seguirci per i livelli, evitando le varie trappole/nemici, oppure dicendogli di fermarsi e aspettarci, mentre siamo intenti a rendere la strada sicura, per portarli verso la libertà. Il canto servirà a vari scopi: per aprire dei portali, formati da piccoli uccelli, grazie ai quali potremo portare in salvo la nostra gente o andare in altre zone, oppure per possedere gli Slig e sparare contro i nemici presenti a schermo, facendo attenzione a non uccidere i nostri amici, oppure ancora per disattivare trappole.
Purtroppo non sempre potremo usare l’abilità del canto, o il gioco sarebbe diventato troppo facile. Per evitare ciò gli sviluppatori hanno inserito una specie di sonda robot a protezione degli Slig, che emetterà un fulmine non appena Abe inizierà a cantare.
Una volta usciti dalla fabbrica, il gioco si sposterà in altre locazione del pianeta, dove incontreremo nuove specie di animali ostili, ma anche degli alleati, che ci aiuteranno aprendoci la strada in alcune zone per proseguire la nostra avventura o donandoci il potere di distruggere quelle fastidiose sonde robot, o ostacoli esplosivi d’altro tipo.

Per rendere il gioco meno frustrante rispetto all’originale sono stati introdotti numerosi check-point durante i livelli, anche se in rari casi ci è capitato di trovarne qualcuno in zone abbastanza scomode, con troppi nemici in giro. Certe volte se ne può venire a capo armandosi di santa pazienza, riuscendo a trovare il giusto momento o stategia per fuggire, ma altrettante volte i nemici sono talmente tanti che conviene iniziare nuovamente il livello da capo.
Talvolta bisognerà spremersi le meningi per riuscire a superare un enigma o una sezione del livello che ad un primo impatto sembra impossibile, ma che dopo una giusta analisi risulta la cosa più naturale da fare. Certe volte bisognerà stare attenti a premere le leve che ci capiteranno a tiro, perché se alcune ci salveranno la vita azionando trappole per far fuori gli Slig, spesso capiterà di azionare una trappola improvvisa che andrà a nostro sfavore, uccidendo immediatamente i Mudokon, costringendo chi ha intenzione di non farsi sfuggire nessuno schiavo da salvare, a ricaricare dall’ultimo check point per evitare il guaio.

Ogni livello ha un livello di difficoltà piuttosto elevato rispetto alla media delle produzioni odierne, con pericoli quali mine da evitare saltando con precisione, a mine sensoriali disattivabili camminando lentamente e abbassandosi per spegnerle, per arrivare a mine mobili, che si attivano una volta fatta scattare una porta a sensori.
Durante la nostra avventura incontreremo vari tipi di nemici: si parte con i comuni Slig, sentinelle sempre allerta, evitabili in molti casi camminando in punta di piedi alle loro spalle, sfruttando una coltre di fumo o arrampicandoci su qualche sporgenza. Gli Slog, simili a cani, non appena ci vedranno tenderanno a rincorrerci per dimostrarci tutto il loro affetto sbranandoci, mentre gli Scrab, una delle creature prossime all’estinzione, che viene usata per la delizione torta di Scrub, molto ostile non solo con noi ma anche con individui della stessa specie. Queste sono solo alcune delle creature che incontreremo durante la nostra avventura.

Abe non avrà armi o altro per difendersi, eccetto alcune piccole pietre per attirare l’attenzione dei nemici altrove, per pochi attimi, e delle bombe esplosive, utili da lanciare contro le mine per liberarci la strada. Troveremo anche delle bistecche di carne per distrarre i predatori carnivori dalla nostra succulenta persona in modo tale da poter passare indisturbati.

Il gioco si presenta fluido e tecnicamente ben fatto, con sfondi definiti e ricchi di dettagli (soprattutto quello in notturna con tanto di cielo stellato), così come ogni sezione di livello. Non aspettiamoci ovviamente un The Last Of Us, ma si difende abbastanza bene per essere un remake.

Durante il gioco siamo incappati in qualche piccolo bug. Mentre eravamo intenti a premere una leva, invece di attivare qualche trappola o evento, ci ha teletrasportati indietro nel livello, ciò è capitato con quasi tutte le leve presenti della zona. Per fortura ricaricando il gioco dall’ultimo check-point la cosa si è risolta. Un altro tasto dolente sono i comandi poco reattivi. In molte sezioni del gioco la precisione nei salti e la reattività dei pulsanti sono essenziali per superare le difficoltà. La mancanza di precisione ci porterà a ripetere più volte la stessa sezione, rendendo la cosa abbastanza frustrante, soprattutto nella parte finale del gioco, dove è possibile, grazie a questo difetto, imparare nuovi tipi di imprecazione.

Conclusioni
In conclusione Oddworld New ‘n’ Tasty è un ottimo remake del’originale uscito ormai tanti anni fa, con una bella veste grafica e un alto livello di sfida, “alleggerito” dai check-point introdotti nei vari livelli, senza andare ad intaccare il grado di difficoltà (si imprecherà sempre in alcune zone). Per completarlo bastano 8-9 ore e la giocabilità raddoppia se desiderate vedere il secondo finale. Il giusto rapporto qualità prezzo, tra l’altro abbassato poco prima dell’uscita, ne fa un ottimo puzzle/platform game. Peccato per il mancato miglioramento della reattività dei tasti.
– Restyle grafico eccellente
– Ottima rigiocabilità
– Introduzione dei check-point per ogni sezione di livello
– Eccellente Level design
– Buona componente strategica per l’avanzamento di sezione…
– …anche se talvolta si rischia la frustrazione
– Comandi legnosi e poco precisi
– Alcune zone sono troppo da imprecazione

Metascore 86/100

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