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[Recensione] The Banner Saga 2 – La durezza del viaggio

Data di Uscita 19 Aprile 2016 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Mac Versione recensita PC

Il fascino di The Banner Saga è indiscutibile.
Che si apprezzino o meno gli strategici a turni, lo stile artistico, tematico e narrativo del titolo di Stoic ha ben pochi rivali in ambito indie ed è riuscito a conquistarsi una fanbase di tutto rispetto a tempo record.
L’uscita di un secondo capitolo era molto attesa, considerando le diverse questioni lasciate in sospeso dal primo, e noi abbiamo fatto il possibile per completarlo prima dell’uscita in modo da rivelarvi con celerità se e come The Banner Saga 2 sia riuscito a migliorare e chiudere la serie.

The Banner Saga 2

Ecco, iniziamo proprio dal secondo punto: si tratta di una vera conclusione?
La risposta è no, dal momento che il finale sembra giungere piuttosto prematuramente rimandando ad un possibile quanto ormai obbligato sequel.
Non che questo ci disturbi o ci stupisca più di tanto, sia chiaro, ma abbiamo avuto come l’impressione di aver assistito ad un lungo episodio di preparazione al grande epilogo della trilogia, in breve ad una sorta di filler.

Le premesse erano comunque piuttosto chiare ed infatti l’incipit riprende gli eventi in ordine cronologico a seguito della morte di uno tra Rook e Anette, qui entrambi potenziali protagonisti.
In assenza di un salvataggio di The Banner Saga, al giocatore verrà richiesto di scegliere chi interpretare (dunque chi lasciare in vita) nel corso dell’avventura simulando il finale precedente, opzione pensata -insieme al breve riassunto visualizzabile nel menu principale- per chi si fosse perso il prequel.
Dicevamo di aver avuto sentore di filler non tanto per l’effettiva qualità della storia, peraltro alquanto godibile e con interessanti cambi di prospettiva da un personaggio all’altro che aiutano la comprensione del quadro generale, ma a causa di una dilatazione eccessiva di alcuni momenti blandi e della scarsità di quelli davvero rilevanti, centellinati e raramente impreziositi dalle bellissime cutscene animate.

Giunti al termine del viaggio, che ci ha visti impegnati per almeno una decina d’ore, siamo stati sì parzialmente soddisfatti dall’evolversi degli avvenimenti in base alle scelte compiute, eppure anche un tantino delusi poiché i titoli di coda tagliano di netto la scena decisiva, diciamo pure la resa dei conti.
Ad ogni modo il talento sceneggiativo degli Stoic continua ad esser presente e lo vediamo soprattutto nello sviluppo dei personaggi, ottimamente caratterizzati dal primo all’ultimo nonché capaci di imbastire dialoghi che risultano sempre penetranti al punto giusto adattandosi alle nostre risposte.

the banner saga 2

Il background scenico e culturale in The Banner Saga 2 è senz’altro un valore aggiunto che conferisce ulteriore charme all’offerta e verrà sicuramente apprezzato dagli appassionati dei costumi norreni; ci si impiega parecchio a districarsi nel lore del titolo ma possiamo assicurarvi che vale indubbiamente la pena di immergersi nelle innumerevoli righe di testo proposte dagli sviluppatori.
Peccato solo per la scarsa interazione consentita con il mondo di gioco e l’assenza di animazioni o cutscene frequenti che sottolineino le fasi di maggior rilievo, le quali appaiono spesso e volentieri troppo statiche in quanto relegate a semplici dialoghi fissi.

A livello meccanico, invece, non è cambiato molto e per gran parte dell’avventura, strutturata sotto forma di viaggio da un punto all’altro dell’enorme mappa, dovremo occuparci di gestire una carovana comprendente civili, guerrieri e varl, i giganti.
Nel corso del pellegrinaggio incontreremo una notevole varietà di eventi, positivi e negativi, in grado di modificare l’assetto del nostro gruppo.
Le situazioni insolite o problematiche potranno essere risolte in diversi modi: talora sarà sufficiente il dialogo, talaltra il consumo di uomini/risorse e in circostanze estreme si dovrà ricorrere alla forza bruta.
In caso di successo si otterranno dei punti fama, cioè la valuta del gioco.
L’aspetto gestionale di The Banner Saga 2 si limita all’accumulo di provviste (di base ne viene consumata un’unità al giorno e possono essere comprate con la fama presso i villaggi) e all’organizzazione delle forze in campo, tra scout che procurano rifornimenti periodici, guerrieri adibiti alla difesa della carovana e gli eroi da utilizzare nelle battaglie più importanti.

Durante i combattimenti a turni potremo prendere il controllo di 6 eroi selezionati da un roster man mano ampliato dall’arrivo di nuove leve oppure assottigliato dagli inconvenienti; non dimentichiamo che le scelte impattano sulla trama e sul destino dei personaggi, dunque se ci compiono errori è possibile ritrovarsi a corto di guerrieri perdendo un considerevole vantaggio in battaglia.

the banner saga 2

Il sistema tiene conto sia delle statistiche delle varie classi, aumentabili spendendo la fama per livellare ogniqualvolta si uccide un nemico, sia delle abilità attive e passive le quali rivestono un ruolo fondamentale nella costruzione di strategie tanto complesse quanto efficaci.
Lo spazio di manovra è infatti veramente ampio, così come il grado di sfida, costringendo di conseguenza il giocatore a studiare le compatibilità del proprio team e a riflettere bene prima di lanciarsi all’attacco.
The Banner Saga 2 migliora insomma pressoché tutti gli elementi di gameplay rispetto al primo capitolo, con particolare enfasi alla varietà degli scontri che adesso prevedono variabili ambientali, mutazioni improvvise dei pattern nemici (dalla discreta intelligenza artificiale) e mini-obiettivi da raggiungere in un determinato numero di turni.

Ancora faville dal comparto tecnico, che si conferma uno dei più evocativi degli ultimi anni.
Il motore in 2D illustrato a mano in stile fumetto ha dei risultati spettacolari in game, complici delle animazioni incredibilmente realistiche capaci di rendere alla perfezione ogni movimento dei personaggi e rendere le battaglie ancor più spettacolari.
Ben realizzate anche le ambientazioni, gelide e desolate ma allo stesso tempo incantevoli, così tanto che abbiamo superato i 20 screenshot scattati; appropriata infine la soundtrack, con pezzi rilassanti alternati sapientemente a motivi carichi di pathos.
Una piccola nota a margine per quanto riguarda i menu di gioco: le opzioni sono davvero poche e l’interfaccia ricorda quella di un’applicazione per dispositivi mobili più che quella di un gioco per PC.
Non ci è chiaro il motivo di tale scelta ma, considerando l’anno in cui ci troviamo, avremmo preferito una maggiore cura sotto questo punto di vista.

Conclusioni
Se si mettono da parte le rare criticità riscontrate in The Banner Saga 2, riesce facile considerarlo un gioco di eccellente fattura.
Dal sequel ci aspettiamo senza dubbio una maggiore interazione con ambiente e personaggi, una trama meno dilatata, prevalenza di scene animate piuttosto che di dialoghi statici e dei menu adatti alla piattaforma PC Windows.
Per il resto non abbiamo nulla da contestare ai talentuosi ragazzi di Stoic, riusciti ancora una volta nell’impresa di creare un’avventura appassionante, divertente, impegnativa e artisticamente splendida che merita di essere giocata a tutti i costi.
Avete una ventina di euro a disposizione? Compratelo, non ve ne pentirete.
Valutazione

8.0
+ Combat system solidissimo
+ Comparto artistico al top
+ Immersivo, longevo, profondo
– Alti e bassi nello storytelling
– Troppa staticità nelle fasi salienti
– Menu da migliorare

*Recensione basata su una copia promo fornita dallo sviluppatore*

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