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Recensione: The Little Acre – Un buon esperimento

Curve Digital è un publisher interessante, sempre impegnato nella ricerca di prodotti indipendenti da sostenere e disposto a credere in titoli bizzarri. L’ultima scommessa si chiama The Little Acre, un’avventura punta e clicca sviluppata da Pewter Games Studios.
E’ giusto parlare di scommessa, perché il prodotto in questione sembra più un esperimento che non un gioco con tutti i crismi del caso. Questo dipende in primis da una longevità a dir poco modesta che non permette a The Little Acre di lasciare il segno. Ad ogni modo il prodotto è piuttosto intrigante, e vale la pena parlarne per incoraggiare il lavoro di un team che ha certamente un notevole potenziale.

The Little Acre

Uscita 13 Dicembre 2016
Lingua Inglese
Piattaforme PC, PS4, One
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 12,99€

Nessuna novità rispetto agli standard classici dei punta e clicca: puntatore del mouse, interazione con gli oggetti e risoluzione di enigmi. The Little Acre non vuole innovare in alcun modo, desiderando piuttosto offrire la propria interpretazione del genere.
Nel gioco controlleremo Aidan e la piccola Lily, sua figlia, caratterialmente molta diversa. Lo scopo di questa breve avventura sarà ritrovare il padre di Aidan, sparito chissà dove.
Le ambientazioni comprendono la dimora della famiglia, grotte minacciose, ambienti di campagna eccetera. La varietà è più che sufficiente, specie se consideriamo che il gioco vi impegnerà al massimo per un paio d’ore.

Proprio la scarsa longevità è il problema principale di questa produzione, più che altro per ciò che ne consegue. La storia non è abbastanza approfondita per riuscire a interessare, i personaggi dimostrano del potenziale che però risulta inespresso.
Abbiamo gradito molto giocare nei panni di Lily, sentendoci trascinati dalla sua curiosità e dalla leggerezza con cui solo un bambino può rapportarsi con il mondo. Impersonando Aidan ci relazioneremo con lo scenario in un certo modo, diversissimo rispetto a quanto invece avverrà con Lily. Gli sviluppatori sono stati bravi nel creare dei puzzle che seguissero dei fili logici dipendenti proprio dal personaggio che stiamo utilizzando. In nessun caso si raggiunge un livello di difficoltà elevato, ma la maniera in cui dovremo ragionare cambierà in base alla situazione.
A pensarci bene proprio la mancanza di sfida è il principale motivo per cui l’avventura si esaurisce così in fretta. Di recente abbiamo giocato a Candle, un’avventura punta e clicca davvero ostica ma anche ispiratissima. The Little Acre sa essere ispirato nel design e nei personaggi, ma manca del tutto di complessità. In fondo si gioca per rilassarsi o per ricevere un qualche tipo di gratificazione e – dispiace dirlo – in questo prodotto ciò che prevale è purtroppo la noia. E’ tutto fin troppo semplice, risolvere un enigma non dà soddisfazioni, ogni cosa sembra consequenziale. Se gli sviluppatori avessero speso più tempo sulla progettazione dei puzzle il gioco avrebbe guadagnato parecchio, sia in termini di coinvolgimento che di longevità.
E’ per questo che la sensazione prevalente è di avere a che fare con una specie di esperimento. E’ come se il team di sviluppo avesse voluto mettere alla prova le proprie capacità, creando una specie di grossa demo di un prodotto che avrebbe avuto bisogno di più spazio.

The Little Acre

E’ interessante notare come The Little Acre voglia offrirsi anche ai giocatori console. Con nostra sorpresa è infatti possibile giocare utilizzando il gamepad, muovendo il puntatore con lo stick analogico. Una soluzione piuttosto scomoda in realtà, non funziona a dovere. Questo è vero in particolare in alcune occasioni in cui si richiede precisione in un lasso di tempo ridotto, risultato difficile da ottenere se non si utilizza un mouse.
Grim Fandango è riuscito ad andare benissimo su console, ma lì controllavamo il personaggio in maniera più diretta. In questo caso serve ancora qualche affinamento.

Piacevolissimo è l’aspetto estetico della produzione, con una grafica deliziosa e disegnata a mano. A tratti sembra memore dei primi capitoli di Broken Sword, altre volte sembra ammiccare ad alcune produzioni Disney. Le animazioni sono più che adeguate.

In sintesi
The Little Acre non riesce ad arrivare alla sufficienza, non perché non abbia reali qualità, ma solo perché sembra più un esperimento che un gioco completo. Troppo breve, troppo facile, non sa gratificare il giocatore. Dispiace perché i personaggi hanno un grande potenziale e il comparto estetico è ottimo. Purtroppo questi due elementi non bastano a rendere un videogame meritevole del nostro denaro. Buona prova di forza da parte del team di sviluppo, ma sarà il caso di offrire qualcosa di più corposo la prossima volta.
Valutazione scala 1/10

5.9
+ Buoni personaggi
+ Ottima direzione artistica
– Troppo facile, non dà alcune soddisfazione
– Trama banale, non prende
– Molto breve

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