[Recensione] The Sims 4 – Vivere, soffrire, morire

Data di Uscita 04/09/2014
Piattaforme PC Windows
Versione recensita PC Windows

Erano i primi di giugno del 2009 quando finalmente The Sims 3 uscì nei negozi di tutto il mondo, portando grande innovazione alla serie, prima fra tutte la completa libertà di movimento per tutta la città tramite mezzi di trasporto e senza nessun tipo di caricamento. Da allora sono passati ben cinque anni, undici espansioni di gioco, nove Stuff Pack (set dedicati solo agli oggetti), innumerevoli DLC e quartieri via Store Online: il vero spirito monetario di Electronic Arts aveva trovato il suo massimo splendore. Oggi siamo arrivati al quarto capitolo della serie simulativa di vita più amata di sempre, forse perchè è anche l’unica. Giusto il tempo di uscire nei negozi ed è già bella che pronta una corposa patch da scaricare. Sarà stato questo il vero motivo del rifiuto da parte di Electronic Arts di spedire in anticipo, alla testate giornalistiche, il codice di gioco definitivo per le review? Una cosa è certa, quando ciò accade non è mai un buon segno.

The Sims 4 – Vivere, soffrire, morire

Finita l’installazione delle versione retail di The sims 4 racchiusa in due DVD, e dopo aver scaricato la corposa patch, ci accingiamo a premere play per iniziare a creare il nostro alter ego virtuale. Fin da subito possiamo notare le migliorie apportate al sistema di creazione. Sarà possibile modificare qualsiasi parte del corpo – dal mento, al naso, agli zigomi, occhi, ecc. – posizionando il cursore sulla zona che preferiamo modificare, potremo modellarla fino ad arrivare alla forma o dimensione che più ci aggrada.

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Ovviamente per i meno pazienti esistono delle icone con le parti del corpo già modellate. Basterà cliccare sulla zona che si vuole cambiare e, sulla destra del vostro avatar, apparirà un comodo menù da cui poter scegliere. Dobbiamo riportare purtroppo che la scelta di alcune parti del corpo – ad esempio le acconciature – è davvero limitata, con minime possibilità di scelta.
Una volta finito con la creazione “fisica” del personaggio è il momento di vestirlo. Nulla è cambiato rispetto al terzo capitolo. Ci sono ancora cinque categorie di completi: quotidiano, da lavoro, sportivi, da notte e da festa.
Anche in questo caso il numero di vestiti e accessori è parecchio ridotto.
Creato e vestito il sim potremo dedicarci al suo modo di camminare, al timbro di voce, al carattere – scegliendone i tratti divisi in quattro tipologie – e la sua aspirazione, ovvero ciò che il sim mira a realizzare durante la sua vita. Un’aggiunta interessante è il tratto DNA, infatti se vogliamo creare altri membri della famiglia con linea di sangue, basta cliccare su questa voce per avere automaticamente un sim, sia adulto che bambino, con i tratti genetici del primo sim creato.
A questo punto ci basterà dare nome e cognome e saremo pronti a giocare la vita di qualcun’altro.

Dobbiamo sottolineare che rispetto alle versioni base dei precedenti capitoli di The Sims, in questo nuovo capitolo le possibilità di scelta per alcune parte del corpo e vestiario, sono veramente troppo poche: evidentemente Electronic Arts ha già pianificato qualche DLC che introdurrà più aspetti per la creazione del personaggio e tipo di indumenti, al fine di monetizzare fin da subito senza dover aspettare qualche mese dalla prima espansione di gioco.

Una volta finito di creare la nostra unità familiare è arrivato il momento di dedicarci alla costruzione della casa. Per i più pigri, o per chi vuole iniziare subito a giocare, è possibile sceglierne una già pronta.
La modalità Costruisci è stata ampliata e perfezionata: ora sarà possibile selezionare le stanze già arredate, di dimensioni e tipologie diverse, suddivise nelle categorie Cucina, Sala da pranzo, Studio, ecc…
Ciò renderà le cose più facili soprattutto ai giocatori casual o a coloro che si avvicinano per la prima volta al franchise. Farà nel contempo storcere il naso ai fedelissimi del gioco, che sono abituati a costruire da cima a fondo, senza “prefabbricati”, la casa dei loro sogni.
Questa innovazione è stata applicata anche per quanto riguarda gli esterni: sarà possibile ad esempio costruire un giardino già arredato a tema nuziale, per barbecue o adibito a zona relax. Cosa molto interessate è la feature che ci permette di spostare tutta la casa o anche singole stanze, per una migliore gestione degli spazi. Sarà anche possibile restringere o allagare una determinata stanza, con relativa espansione del pavimento e della tinta delle parete. Altro fattore interessante è l’aggiunta di una barra di ricerca per trovare immediatamente un determinato tipo di oggetto, senza perdersi nella miriade di menù e sottomenù delle tipologie di mobili.

Per ogni miglioria introdotta, Eletronic Arts ha pensato bene di togliere qualcosa di altrettanto utile che era già presente da anni. Sorprendendo un po’ tutti, prima del rilascio del gioco EA ha confermato che le piscine non sarebbero state più disponibili, almeno non al lancio del gioco. Come giustificazione il publisher ha dichiarato che il nuovo capitolo del franchise sfrutterà una tecnologia inedita e potente, che include una nuova gestione dell’intelligenza artificiale e sistemi più profondi di editor. Tutto ciò ha portato il team di sviluppo a dover raggiungere dei compromessi, che hanno portato ad eliminare alcuni elementi presenti nei capitoli precedenti. A fronte di ciò restiamo abbastanza scettici perché, a pensarci bene, le piscine sono un elemento sempre esistito nell’editor dei precedenti The Sims. A nostro avviso si può già sentire nell’aria l’odore di denaro proveniente da un assicurato DLC o espansione, per l’implementazione delle suddette piscine.

Finito di progettare la nostra casa potremo finalmente iniziare a giocare. La prima differenza che notiamo, rispetto al precedente capitolo, è la mappa della città, non più esplorabile tramite visuale dall’alto, ma raggruppata in un’unica area statica divisa in tante piccole sezioni. Una volta scelto il quartiere di gioco potremo scegliere in quale casa abitare, purché essa sia disabitata.
Una grande novità introdotta in The Sims 4 è la possibilità di viaggiare anche negli altri quartieri. Questa nuova aggiunta è stata “compensata” da una grave mancanza, ovvero la già citata impossibilità di esplorare la mappa. Qualora volessimo andare in un’altra zona dovremo selezionare dal cellulare del sim la voce Viaggia… con relativo caricamento da parte del gioco. Purtroppo, anche rimanendo nella stessa zona del quartiere, se volessimo per qualche motivo visitare un altro edificio dovremo sempre “viaggiare” con relativo caricamento.
Insomma siamo prigionieri del luogo in cui risiediamo, senza nessuna libertà di esplorare le zone circostanti se non dietro caricamento. Si tratta di un grosso passo indietro per la serie, che con il terzo capitolo aveva rotto questo limite rendendo il gameplay molto più dinamico.
Forse Electronic Arts ha deciso di cambiare le cose per rendere il gioco più leggero, per permettere a tutti i giocatori di giocarlo senza problemi. Qualche dubbio rimane: non ci stupiremmo più di tanto se magicamente, tramite un’espansione o DLC, EA ripristinasse l’intera mappa esplorabile, magari col ritorno dei mezzi di trasporto.

Altra novità gradita è il multitasking, ovvero la capacità di un sim di fare più cose contemporaneamente, come ad esempio guardare la TV mentre si usa il cellulare o allenarsi in palestra e chiacchierare intanto con chi ci sta accanto.
La barra dell’amicizia è stata scissa in due barre indipendenti tra loro. Una riguarda il grado di amicizia e l’altra il grado di attrazione che si nutre per un sim.
Altra importante variazione è stata portata al sistema dell’umore dei sim. Questo sarà influenzato adesso da tutto ciò che ci circonda: umore degli altri sim, pulizia e luminosità dell’ambiente, e via dicendo. Se il sim è di buon umore, questo influenzerà positivamente l’apprendimento di una particolare abilità. Se invece il personaggio sarà nervoso o irritato, ciò sarà evidente dal suo sbattere con violenza sul frigo o dagli sfoghi con altri sim.
L’unico modo per placare il nostro avatar è assecondarne i bisogni del momento. Questi non sono altro che piccoli obbiettivi, che cambiano nel corso della giornata in base alla situazione che ci circonda. Assecondandoli guadagneremo punti vitalizi, che ci permetteranno di sbloccare vari bonus.

Durante il gioco è capitato di ritrovarci in alcune situazioni abbastanza assurde, si spera bug eliminabili tramite patch. Durante il nostro matrimonio, a fine evento la sposa ha deciso di non fare parte della sessione di gioco, andando per conto suo chissà dove. A nulla sono valse le chiamate via cellulare per invitarla nel lotto, nonostante il messaggio dicesse che il personaggio si trovasse già in zona. Dopo qualche giorno di gioco eccola ripresentarsi davanti la porta di casa, come una normale visita. A questo punto non ci è rimasto altro da fare che cliccare sull’opzione “Chiedi di convivere” per fare trasferire a casa nostra moglie.
Altre situazioni assurde sono capitate mentre eravamo in una bar. Tutti i sim seduti a consumare il loro ordine magicamente sono stati teletrasportati in piedi dietro i sedili del bancone. Cosa molto simile capita quando ci troviamo a letto. Mentre il Sim è intento a dormire, magicamente viene teletrasportato in piedi accanto al letto, con i vestiti quotidiani. Si spera che queste mancanze vengano corrette in tempi ragionevoli.

Purtroppo, EA ha pensato bene di numerose feature rispetto alla versione base di The Sims 3, intaccando negativamente l’esperienza di gioco.
Levata la libertà di movimento nella mappa – con la relativa scomparsa dei mezzi di trasporto – sono spariti anche tutti gli edifici pubblici (municipio, ospedale, stadio, teatro, ristorante, negozi vari), i servizi disponibili nelle chiamate (baby sitter, pompieri, le piscine, il bambino nello stato in cui gattona, la possibilità di entrare in modalità “Guarda” quando si desidera traferirsi o comprare casa) e molto altro. Sia ben chiaro, tutte queste feature erano disponibili nella versione base di The Sims 3, quindi perché non integrarle nel quarto capitolo? Solo per migliore la futura monetizzazione tramite DLC?

Conclusioni
In conclusione questo quarto capitolo di The Sims non vale assolutamente i 60,00 euro richiesti, perché ci ritroveremmo in sostanza con un prodotto privo di contenuti, che poteva essere rilasciato tranquillamente sotto forma di demo. Paghereste una cifra simile per una demo? Sappiamo perfettamente che arriveranno miriadi di DLC e espansioni piene di contenuti, ma non riteniamo corretto rilasciare un gioco che, rispetto al precedente capitolo in versione base, non raggiunge nemmeno la metà dei contenuti.
La riteniamo una presa in giro verso i consumatori fedeli al franchise, che comprano il prodotto a occhi chiusi, perchè soddisfatti dal capitolo precedente.
Sarebbe stato forse più corretto rendere il gioco free-to-play e puntare al guadagno tramite espansioni e DLC. Per tutti coloro che erano in trepidante attesa di questa quarto capitolo, consigliamo vivamente di aspettare la release di qualche espansione, magari con relativo bundle con versione base.
Per chi invece si volesse avvicinare al franchise per la prima volta, consigliamo caldamente The Sims 3, anche in versione base, prodotto decisamente più valido rispetto al nuovo episodio.
+ Implementazione del multi tasking per i Sim
+ Stanze gia arredate nella modalità Costruisci
– Mancano più della metà delle feature principali
– Ripetitivo dopo poche ore a causa della grave mancaza di faeture
– Caricamento per ogni azione fuori casa
– Mancano le piscine, presenza storica della serie

Metascore 72/100

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