white night

[Recensione] White Night – Era una notte buia e tempestosa…

Data di Uscita 3 Marzo 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC, Mac, Linux Versione recensita PC

Le immagini di gioco di White Night, titolo sviluppato da OSome Studio, posseggono un fascino particolare: sembrano uscite da un fumetto noir a cui pare non mancare niente; abbiamo un eroe con cappello e impermeabile, una casa che sembra stregata, e soprattutto una rappresentazione del mondo in totale bianco e nero che affascina al primo sguardo. Vediamo allora cosa succede quando le immagini prendono vita, si vestono i panni dell’eroe e si decide di iniziare a giocare al titolo in questione.

White Night

White Night è in buona sostanza un survival horror in cui saremo chiamati a impersonare quello che, nei primi istanti di gioco, sarà la vittima di un misterioso incidente d’auto. Lo schianto del proprio mezzo costringerà il nostro a uscire di strada, e a ritrovarsi suo malgrado vicino a una misteriosa villa. La necessità di cure, nonché il dolore delle ferite riportate nello schianto, spingono il protagonista a entrare nella magione, alla ricerca di salvezza. Quello che però la figura principale della storia, e dunque il giocatore, non sa, è che la casa in cui è appena entrato nasconde tra i suoi silenzi una storia che non aspetta altro di essere svelata, e di essere raccontata non solo dai quadri, oggetti e suppellettili sparsi per le stanze, ma anche dai suoi abitanti incorporei…

White Night è uno di quei titoli che propone una storia veramente ben scritta ma che, per essere goduto, necessita di tanta, tanta pazienza. Il dispiegarsi del plot, ambientato negli anni della grande depressione americana e incentrato sulle varie vicende degli abitanti della casa, è soprattutto affidato al ritrovamento di collezionabili; questo significa che il giocatore, nel tentativo di carpire ogni particolare dei personaggi e della storia, dovrà darsi da fare per scovare foto, pagine di diari, e osservare una quantità importante di quadri e memorabilia varia. Questo espediente, che ha permesso di costruire una trama complessa senza ricorrere a numerose cutscene, ha però rallentato indubbiamente il ritmo di gioco, rendendo difatti White Night un’avventura esplorativa in cui la perizia e l’abilità del giocatore risiederà nel non perdersi tra i locali della casa che si sta visitando.

Il giocatore, come accennato in precedenza, d’altra parte non sarà mai solo all’interno della casa. I locali della magione, infatti, saranno infestati da fantasmi contro i quali, è bene ripeterci, servirà tanta pazienza. Questo perché contro queste minacce le armi a nostra disposizione saranno assai poche, e tranne alcune occasioni gli incontri con gli ectoplasmi si risolveranno in una fuga senza sosta. Se si considera che alcuni locali saranno infestati anche da più fantasmi, si può comprendere come a volte bisognerà compiere dei veri e propri slalom per venire a capo della situazione. Il fallimento, purtroppo, sarà compagno costante del giocatore di White Night, che spesso verrà condannato a ripetere lunghi spezzoni di gioco causa un piccolo errore che lo ha fatto cadere nelle grinfie delle minacce appena descritte. Il sistema di salvataggio a checkpoint assai poco amichevole (e costituito da poltrone situate in stanze ben illuminate) non aiuta di certo, e costringerà molte volte a tornare sui propri passi, obbligando anche a ripetere lunghe sessioni di gioco. Il consiglio, dunque, è di salvare ogni volta si passa vicino una qualche poltrona.

White Night è dunque un survival che non lascia spazio a giocatori frettolosi o inclini a spazientirsi: si tratta, in questo senso, di un titolo horror vecchia maniera, per certi versi spietato. La difficoltà viene alzata di molto anche da un sistema di telecamere che farà imprecare più di una volta, specie durante le fasi concitate di fuga dai fantasmi, e in generale anche durante la semplice esplorazione. Possiamo dire senza dubbi che le telecamere, complice anche la palette cromatica ridotta a soli due colori, faranno perdere più e più volte l’orientamento, magari facendoci finire dritti nelle braccia di qualche fantasma sornione.

L’interezza del gameplay appena descritto, però, non esisterebbe se non fosse per il comparto grafico. L’intero titolo, come detto, si basa su una rappresentazione in bianco e nero in cui, è presto detto, il giocatore dovrà evitare le tenebre per cercare la luce. Il titolo gioca molto su questa dinamica: molte volte si dovrà cercare di accendere la luce delle stanze che si visita di modo da scacciare i fantasmi, e dovremo sempre cercare di avere con noi gli indispensabili fiammiferi. Senza di questi, il mondo di gioco sarebbe completamente scuro, e noi saremmo alla mercé dei fantasmi.
Accenniamo per ultimo al comparto audio, molto ben realizzato. Il titolo riesce a creare la giusta atmosfera, propria degli anni ’30 del secolo scorso, riuscendo a toccare tutte le corde giuste quando si tratta di spezzoni di musica jazz, che sembrano usciti fuori da fumosi locali dove si esibiscono primedonne fascinose e dai lunghi capelli biondi. Molto positivo anche il doppiaggio in inglese, e ancora più positiva la localizzazione in italiano, ben realizzata ed essenziale per comprendere tutti i contributi scritti ritrovabili nel gioco.

Conclusioni
White Night è un survival horror travestito da avventura esplorativa che propone una sfida veramente impegnativa. Si tratta di un titolo per certi versi difficile, di sicuro da giocare con tanta pazienza, e dai ritmi compassati e lenti. Se si riesce a entrare nel giusto ordine di idee, e si prende confidenza col non proprio positivo sistema di telecamere, si verrà rapiti da una storia affascinante e fortemente ancorata al periodo storico narrato. Se non si riesce proprio a sfuggire ai fantasmi senza prodursi in improperi più o meno gravi, al contrario, il nostro consiglio sincero è quello di lasciar perdere il titolo OSome Studio. Perché nel gioco tra bianco e nero, ci vuole veramente poco a passare dalle certezze della luce ai dubbi del buio.
+ Storia affascinante
+ Cura estetica, sia del livello audio che video, ad alti livelli
+ Propone una sfida impegnativa…
– …che non piacerà ai meno pazienti
– Sistema di telecamere che a volte fa uscire pazzi
– In alcune fasi il ritmo è un po’ troppo lento e compassato

Metascore 70/100
White Night | Steam | 14.99€

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