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Divinity Original Sin 2 Recensione

Ambientato qualche secolo dopo gli eventi di Original Sin, Divinity Original Sin 2 è un prodotto per chi vuole veramente giocare “di ruolo”. Dopo una lunga fase di accesso anticipato questa colossale produzione ha finalmente raggiunto la sua forma definitiva.
Vi dico subito che per gustarsi tutti i contenuti del gioco servirebbero centinaia di ore. E’ possibile farsi un’idea abbastanza solida anche con un solo playthrough, ma le variabili previste da Larian Studios sono disarmanti. Se siete dei completionist questo videogame potrebbe diventare la vostra più piacevole ossessione.

Divinity Original Sin 2

Come dicevo qui si gioca di ruolo. Questo significa che il giocatore è libero di modificare profondamente la storia, il carattere e la personalità dei suoi avatar.
Iniziamo con la classica creazione del personaggio, molto più importante che in altri giochi. La razza che sceglieremo determinerà in che modo gli NPC si relazioneranno con noi. Alcuni potrebbero non volerci parlare affatto, magari atterriti dal nostro aspetto.
Se lo desideriamo potremo utilizzare uno dei personaggi già creati per noi dagli sviluppatori. Ce ne sono 6 in tutto, ciascuno con una propria storia, un carattere e un background. Il mio consiglio spassionato è proprio di partire con uno di loro, godono di storie appassionanti e scritte davvero bene.

Divinity Original Sin 2 – Trailer delle caratteristiche principali

Una volta scelto il personaggio, quelli non selezionati appariranno nel corso dell’avventura come compagni da reclutare nel party.
La straordinaria sceneggiatura è stata concepita per dare una estrema libertà alle scelte del giocatore. Fin dalle prime battute saremo liberi di comportarci come desideriamo, sceglieremo cosa fare o con chi parlare. Poco per volta inizieremo a farci un’idea del mondo di gioco, della sua storia e delle sue realtà. Se non avete giocato al precedente capitolo della serie non preoccupatevi, perché gli eventi narrati in Divinity Original Sin 2 avvengono un millennio dopo. Naturalmente si coglieranno meno dettagli riguardo il lore, ma a conti fatti non cambia moltissimo.

Divinity Original Sin 2 non ha una struttura open world. E’ concettualmente simile ai CRPG classici stile Baldur’s Gate o Neverwinter Nights. Proprio in virtù dei suoi illustri modelli, penso che sarebbe corretto definirlo una sorta di “open story”.

Come accennavo saremo noi a definire in che modo far procedere la storia, come comportarci con gli NPC, se gestire le diverse situazioni con diplomazia o meno. Da questo punto di vista gli sviluppatori sono stati molto coraggiosi. Gran parte dei contenuti del gioco saranno del tutto opzionali: il fatto di imbattersi o meno in determinate missioni dipenderà da come ci comporteremo nel corso dell’avventura. Figuratevi addirittura che alcuni personaggi potranno essere uccisi prima di essere in grado di attivare alcune quest, tra l’altro molto interessanti.

Divinity Original Sin 2 è uno splendido ritorno alla vecchia scuola

divinity original sin ii 2

Parlare con i personaggi sarà più importante che in altri giochi, perché Divinity Original Sin 2 si rifiuta di piazzare un bel punto esclamativo in bella vista per indicare da chi andare per attivare le quest. Dovremo invece interagire con gli NPC, esplorare le opzioni, capire se hanno bisogno di qualcosa. Se le conversazioni andranno per il verso giusto magari ci chiederanno di aiutarli. O magari si innervosiranno, si spaventeranno, si stancheranno e tanti saluti.

In pratica i ragazzi di Larian Studios hanno voluto osare, assicurandosi di ottenere prima di tutto un prodotto realmente ruolistico. Non hanno avuto paura di mettere in ombra contenuti che richiederanno specifici comportamenti per essere scoperti.

Scegliere un personaggio non morto porterà alcuni NPC ad avere paura di noi e a evitarci, se non nasconderemo la nostra natura. Una delle abilità ci permetterà di dialogare con gli animali, ma non è detto che la otterremo nel corso dell’avventura. I membri del nostro gruppo potranno morire in modo permanente oppure litigare tra loro ed entrare in conflitto.

Ci sono anche situazioni intermedie: i nostri compagni potrebbero ad esempio esprimere il proprio punto di vista, e modificare il loro rapporto con noi in base a cosa decideremo di fare. Se saranno troppo delusi o insoddisfatti potrebbero anche abbandonare il party.

Ad ogni modo, una volta attivata la quest di turno Divinity Original Sin 2 non ci viene molto incontro nella progressione. Tante volte le descrizioni sono fin troppo vaghe, non sapremo bene dove andare o con chi parlare. Ad alcuni questo genere di approccio piace, è molto da puristi. Personalmente l’ho trovato un po’ troppo dispersivo.
Non dico che debba esserci per forza un indicatore sulla mappa, ma un po’ di chiarezza in più non avrebbe guastato.

Divinity Original Sin 2 permette una straordinaria libertà

divinity original sin ii 2Mouse alla mano non ci sono novità di chissà che tipo in fatto di gameplay. Abbiamo dialoghi a scelta multipla e la possibilità di risolvere pacificamente molte situazioni. Se lo scontro fosse necessario, il sistema di combattimento a turni si rivela pienamente all’altezza.

Controlleremo un personaggio alla volta e disporremo di un certo numero di punti azione. Il campo di battaglia sarà determinante, perché Divinity Original Sin 2 concede una notevole interazione ambientale. Potremo ad esempio far saltare in aria barili incendiari, spegnere le fiamme con l’acqua, congelare la stessa acqua per rendere il terreno scivoloso, posizionarci su un’altura per incrementare il nostro danno, o magari sfruttare il fumo delle fiamme per ridurre la precisione degli attacchi a distanza. C’è di che divertirsi.

Ogni personaggio sarà libero di apprendere qualsiasi abilità, non ci sono limitazioni imposte dalla classe. Dipenderà tutto da come vorremo spendere i punti a nostra disposizione. Questo significa che anche in termini di meccaniche saremo liberi di plasmare il gioco sul nostro gusto personale.

La profondità del sistema di combattimento è notevole, ma purtroppo manca un vero tutorial. Il giocatore viene lasciato da solo, bisognerà imparare poco per volta. Ci sarà da morire un bel po’, Original Sin 2 non vuole scendere a compromessi. Mettetevi bene in testa che la curva della difficoltà è parecchio ripida, dunque le fasi iniziali dell’avventura potranno essere frustranti. Questo sarà particolarmente vero per i giocatori che non hanno provato l’episodio precedente (rimediate).

Il sistema di combattimento di Original Sin 2 è profondo

divinity original sin ii 2

Consiglio di selezionare il livello di difficoltà Classic, a meno che non abbiate una certa esperienza col genere. Se desiderate godervi la storia ed evitare di perdere troppo tempo con i combattimenti esiste anche una modalità Explorer.

Considerate inoltre che ci sono alcuni problemi di bilanciamento. Vi consiglio di valutare con attenzione le prime ore di gioco, per capire se le classi che avete scelto lavorino bene insieme. Ho trovato alcune combinazioni un po’ troppo complicate da gestire, la loro scelta rappresenta da sola uno svantaggio non indifferente.
Non vergognatevi di controllare su Google quali siano le combinazioni più efficaci o più adeguate ai neofiti.

Tra la mole di contenuti messa a disposizione dagli sviluppatori e l’elevatissima influenza del giocatore su storia e meccaniche, è chiaro che il gioco goda di un livello di rigiocabilità straordinario.
Con The Witcher 3 viene naturale cercare il finale migliore, schierarsi con i personaggi che preferiamo. Con Divinity Original Sin 2 è più una voglia di sperimentare cosa accade comportandosi in maniera differente. Osservare le diverse reazioni dei personaggi è affascinante. Si sente un coinvolgimento molto particolare.

Divinity Original Sin 2 concede molta libertà anche nello sviluppo dei personaggi

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Dal punto di vista tecnico e artistico il gioco fa bene il suo dovere. Il comparto grafico è più che valido, ottimizzato bene seppur afflitto da qualche bug. Con un lavoro così vasto capita anche ai grandi team di sviluppo, possiamo chiudere un occhio. Va comunque detto che gli sviluppatori stanno lavorando bene anche nel post lancio, il supporto con i bug fix procede bene.

Gli effetti speciali che vedremo nei combattimenti sono molto apprezzabili. Le magie e le interazioni con l’ambiente provocano spesso bagliori, luci e rifrazioni molto gradevoli.

L’immedesimazione del giocatore viene assistita dal fatto che tutti i dialoghi siano stati doppiati. Parliamo di ore e ore di registrazioni di qualità, e un numero elevato di doppiatori. Per una produzione indipendente è a dir poco notevole.
Purtroppo è tutto in lingua inglese, ma considerata la natura del progetto nessuno si aspettava nulla di più. Qualche anima pia si è già messa al lavoro per tradurre i testi in italiano in modo amatoriale. E’ un lavoro che richiederà parecchio tempo, quindi mettetevi il cuore in pace.
In pratica Divinity Original Sin 2 richiede una buona conoscenza dell’inglese, almeno se volete godervi la splendida storia e la caratterizzazione dei personaggi. Certo, potrete sempre puntare alle solide meccaniche di gioco, ma vi perdereste a mio parere un 60% del fascino del gioco.

Divinity Original Sin 2 vanta un ottimo character design

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Divinity Original Sin II è indubbiamente il miglior gioco di ruolo occidentale dell’anno, nonché un candidato a gioco dell’anno. Migliora tutti gli elementi del suo già straordinario predecessore, dimostra un amore profondo da parte del team di sviluppo.
I ragazzi di Larian Studios hanno creato un videogame che consente l’immedesimazione tipica dei veri giochi di ruolo, quelli con carta e penna. La libertà concessa al giocatore è straordinaria, le quest possono andare bene o male in base alle nostre decisioni, i rapporti con i personaggi si evolvono e si modificano a seconda delle scelte del giocatore.
La qualità di trama e personaggi, l’altissima rigiocabilità e un sistema di combattimento solido rendono Divinity Original Sin 2 uno dei massimi esponenti del genere. E’ un titolo da consacrare nell’olimpo dei CRPG, al pari di Baldur’s Gate e Neverwinter Nights.

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