Monument Valley 2 Recensione

E’ sempre difficile per un seguito riuscire a raggiungere la qualità dell’originale. Qualche volta succede, ma quando una IP si basa su un’idea molto innovativa è improbabile sorprendere i giocatori due volte di fila. Vi anticipo che Monument Valley 2 non riesce a sconvolgere nello stesso modo in cui aveva fatto il primo capitolo. Detto questo, giocare con la prospettiva e creare paradossi visivi ha un fascino innegabile. Fascino che non può che venire amplificato quando il comparto estetico è così squisitamente artistico da avvicinarsi a un acquerello in movimento. Videogame come arte? Sì dai, in questo caso direi proprio di sì.

Monument Valley 2

Come nel primo capitolo anche Monument Valley 2 è un puzzle game 3D basato sulla manipolazione della prospettiva. Le protagoniste della vicenda sono madre (Ro) e figlia, non c’è la Ida del precedente episodio. Accompagneremo le due in un viaggio attraverso terre meravigliose, che può simboleggiare la crescita, la separazione dalla protezione materna e la ricerca della propria strada nella vita.
C’è una trama, ma anche in questo caso è molto semplice e basata su pochissime righe di testo. Più che altro si tratta di brevi frasi alla fine dei livelli. L’intento è più che altro quello di suscitare delle emozioni nel giocatore, proporre argomenti, e direi che l’obiettivo è stato raggiunto.

Monument Valley 2 – Trailer di lancio

Così come per il primo capitolo, Monument Valley 2 è composto da pochissimi livelli, vi terrà impegnati per un’ora o poco più. Il prezzo è superiore ai 5 euro e potrebbe essere considerato elevato da molti giocatori. Tuttavia credo che la longevità non sia l’unico parametro da valutare per stabilire il rapporto qualità prezzo.

Monument Valley 2 è incantevole dall’inizio alla fine, rapisce con la sua direzione artistica straordinaria. Le ambientazioni, i colori, le strutture, le animazioni, ogni cosa è stata curata con grande attenzione. Questo è un gioco rifinito, dimostra come un progetto così delicato, breve e intimo possa ergersi a innovatore di un intero genere.
Subito dopo il lancio del primo Monument Valley gli store di Android e iOS si sono riempiti di cloni che cercavano di riproporne la formula. In qualche caso sono stati raggiunti buoni risultati, in particolare per quanto concerne il gameplay. Alcuni giochi hanno sperimentato bene con la manipolazione prospettica e con i paradossi, rivelandosi anche piuttosto divertenti. Per questi motivi, Monument Valley 2 non riesce ad essere fresco e originale come ai tempi del predecessore.

Il giocatore utilizza il touch screen per spostare, ruotare e muovere alcuni elementi a schermo. L’intero scenario viene modificato come fosse un grande LEGO, mentre il giocatore scopre gli esiti delle diverse combinazioni. Ci sono oggetti da spostare in orizzontale o in verticale, ma ci sono anche leve e valvole che ci permettono di modificare il punto di osservazione. Giocare con la prospettiva all’interno di un contesto 3D può creare ovviamente degli effetti ottici che in questo franchise sono alla base del gameplay.
Ciascun livello è piuttosto breve, richiederà giusto una manciata di minuti. Nostro compito sarà condurre all’uscita Ro e la figlia risolvendo i puzzle presenti sul percorso.

La straordinaria direzione artistica di Monument Valley 2

Questo non è un gioco difficile né impegnativo, lo definirei invece piuttosto rilassante. E’ davvero piacevole da giocare, merito sicuramente anche della delicatissima colonna sonora e della grafica sublime. Non è un videogame tradizionale, dunque se vi aspettate un livello di sfida particolare sappiate che non farà al caso vostro.

Per far spostare il personaggio sarà sufficiente toccare un punto dello schermo. Se non saranno presenti ostacoli filerà tutto liscio, altrimenti il comando non sarà eseguito. Quando parlo di ostacoli includo ovviamente anche errori prospettici. La gravità funziona infatti in maniera molto particolare in Monument Valley, nulla ci vieta di camminare su una parete o a testa in giù, se la prospettiva del personaggio sarà quella corretta. Ovviamente è necessario avere un minimo di elasticità mentale per riuscire a raccapezzarsi, è un gioco che invita ad avere un quadro d’insieme e a rompere le regole tradizionali della fisica. Molto soddisfacente.

In alcuni livelli dovremo controllare indirettamente il secondo personaggio, che cercherà di avvicinarsi il più possibile al primo. In pratica muovendo Ro faremo spostare anche la bambina e saremo chiamati a risolvere i puzzle in maniera creativa. Nella maggior parte dei casi la piccola si limiterà a seguirci, si tratterà semplicemente di dover gestire in simultanea due spazi invece che uno. E’ concettualmente un po’ più complesso rispetto al precedente capitolo, ma all’atto pratico cambia poco.

C’è qualche idea nuova, ma in assoluto sono poche e non esattamente sconvolgenti. Sono spariti i corvi del primo gioco, potevano aggiungere qualche meccanica extra.

In Monument Valley 2 giochiamo con i paradossi

Monumet Valley 2 è un ottimo gioco per mobile, caldamente consigliato se non avete mai provato questo franchise. Se avete già giocato al primo capitolo sappiate che si tratta semplicemente di un more of the same. Avere a che fare con due personaggi invece che uno cambia di poco le carte in tavola, ma non sono differenze di chissà che tipo. Sta di fatto che se avete apprezzato il primo gioco senza dubbio adorerete anche questo.
C’è il solito discorso del prezzo, molto elevato in rapporto alla quantità di contenuti offerti. Se non conoscete questa IP e ritenete il costo eccessivo vi consiglio di rivolgervi al primo capitolo, più economico e altrettanto bello. Diversamente saprete già a cosa andate incontro.

A mio parere vale i soldi spesi, ma è senza dubbio “meno imperdibile” rispetto al capitolo precedente. Qualche idea in più, un numero maggiore di livelli o un più elevato livello di difficoltà non avrebbero guastato.

Appassionato di tecnologia, videogame e cinema, Naares inizia a giocare su NES e 386, vivendo le vecchie console war tra Nintendo e SEGA, ma passando durante il periodo 32/64bit al multipiattaforma. Ama i giochi di ruolo giapponesi, i first person shooter, gli adventure e i simulatori di guida. Detesta tutto ciò che è sport e sostiene che l'uomo sia fatto per stare seduto. E' un noto e convintissimo troll.

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