Recensione: Lenovo Moto E3 (2016) – Manca qualcosa

Moto E3 è l’edizione 2016 di una linea iniziata sotto etichetta Motorola e adesso appartenente a Lenovo. Si tratta di un dispositivo di fascia bassa, tuttavia le precedenti edizioni si sono distinte per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Quest’anno sono numerose le novità introdotte dall’azienda cinese, molte positive, altre meno. Permangono alcuni elementi tipici di questa linea, che fortunatamente Lenovo ha deciso di non snaturare. Una scelta saggia, specie se consideriamo la rilevanza commerciale del brand, apprezzato in tutto l’occidente.
Iniziamo ad analizzare i vari aspetti di questo Lenovo Moto E3 (2016)

Moto E3: Design

SPECS – Moto E3


Misure 143,8 x 71,6 x 8.5mm
Peso 140,6g
Schermo 5″ IPS
Rapporto 66.9%
Ris 720×1280 @ 294PPI
SoC MediaTek MT6735P
RAM 1GB LPDDR4
ROM 8
Micro SD
Camera 8MP / 5MP
Apertura
Stabilizzatore Ottico No
Batteria 2.800mAh rem.
Ric. Rapida No
Impermeabile No
Android 6.0
Prezzo al lancio 139€

Plastica e risparmio, non si scappa. Le linee non si discostano da quelle che abbiamo conosciuto negli ultimi anni. Abbiamo bordi arrotondati, una presa sicura e comoda, un retro che garantisce grip. Venendo da Moto E2 si nota una bella differenza in termini di dimensioni. I 4,5 pollici del 2015 diventano adesso 5 pollici, il che ha pro e contro. Da una parte è vero che la gente tende a cercare smartphone sempre più grandi, e che 5 pollici sembrano adesso il punto di partenza “giusto” per uno smartphone; d’altra parte è anche vero che continua a esistere un’utenza alla ricerca di terminali più compatti, ai quali la novità potrebbe non fare piacere. Da parte nostra riteniamo che Lenovo abbia scelto bene.
Il telefono non è affatto scomodo, si utilizza tranquillamente con una mano.
Per il resto non si segnala nulla di stravolgente dal punto di vista estetico. I tasti per il volume e per l’accensione/spegnimento sono sulla destra, realizzati molto bene. Di fronte, in basso, abbiamo una grossa griglia che fa da speaker, naturalmente mono. Sul retro c’è invece il solito logo Moto (immaginiamo resterà l’ultimo retaggio di Motorola), fotocamera e flash.
La cover posteriore si rimuove, è possibile accedere alla batteria per sostituirla e agli slot per SIM e scheda SD.

Moto E3: Display

Come dicevamo lo schermo passa dai 4,5 pollici del 2015 ai 5 pollici di questo modello. Per fortuna si aggiorna anche la risoluzione, che diventa una 1280×720 contro la vecchia 960×540. Tutto ciò si traduce in un 294 pixel per pollice quadrato, un valore non elevato, ma comunque più che soddisfacente in questa fascia di prezzo. Non ci sono problemi di sorta durante la lettura o la visione di contenuti multimediali, seppur manchi la chiarezza e la definizione di pannelli in alta risoluzione.
Altro elemento positivo è senza dubbio la luminosità, nettamente superiore rispetto a quella di Moto E2. La visione all’aperto risulta adesso più agevole, è possibile impostare un default relativamente basso sulla barra che determina la percentuale.
Gli angoli di visione sono più che sufficienti, ma non straordinari. Il punto di bianco è discreto, ma tende leggermente al freddo. E’ comunque un bianco da IPS, il che è un bene. In generale il bilanciamento cromatico lascia soddisfatti, in fondo bisogna tenere in considerazione il prezzo del terminale.
E’ insomma un display adeguato alle esigenze di chi vuole un dispositivo di fascia entry level, si riesce a leggere e a guardare contenuti multimediali senza problemi, ma manca un po’ di pulizia.

Moto E3: Performance e Gaming

Non siamo rimasti soddisfatti delle prestazioni di Moto E3 in nessun ambito, inutile girarci intorno. Non abbiamo nulla contro la scelta del processore MediaTek MT6735P, ma quell’unico gigabyte di RAM risulta fin troppo limitante con Android 6.0. Moto E3 non riesce ad eseguire in scioltezza molte delle applicazioni basilari, perdendo tempo nei caricamenti, nel multitasking e frustrando con episodi di lag anche durante la navigazione tra le impostazioni. Esiste in pratica un ritardo tra quando daremo il comando col tocco e quando effettivamente avremo la risposta a schermo. Questo avviene purtroppo anche quando il dispositivo è nuovo e praticamente vuoto.
AnTuTu ha fatto registrare 24.284 punti nei nostri test. Andrebbe anche bene se solo ci fosse un minimo di fluidità in più.

Risultati del genere non si traducono bene con i videogames. Per quanto la risoluzione sia piuttosto bassa, lo smartphone non riesce comunque a gestire il gaming in scioltezza. Applicazioni leggere come Trivia Crack e altri casual girano decentemente, anche se la lag non manca. Passare a prodotti più pesanti diventa problematico, con rallentamenti pronunciati e molto fastidiosi. Naturalmente i preset che vengono caricati sono i più bassi disponibili.

Moto E3: Software base

Lenovo continua sulla strada tracciata da Motorola e propone un’esperienza utente vicinissima a quella di Android stock. Considerato che lo spazio di archiviazione è piuttosto limitato, la quasi totale assenza di applicazioni “obbligatorie” risulta senza dubbio opportuna nonché gradita.
Il vero problema è che nonostante il sistema operativo sia ridotto all’osso anche in termini di interfaccia la potenza di calcolo non è comunque sufficiente per garantire una fluidità sufficiente. Senza dubbio aggiungere ulteriori personalizzazioni avrebbe peggiorato le cose, ma sorprende che su un software così scarno tutto appaia comunque parecchio rallentato.

Moto E3: Fotocamera

Moto E3 è un entry level, e la fotocamera riflette tale collocazione di mercato. L’unità principale è da 8MP con stabilizzatore digitale, e non fa alcun miracolo. Gli scatti sono mediocri, inferiori rispetto a gran parte della concorrenza. Non è un problema di megapixel ovviamente, ma l’ottica riesce a prendere poca luce, il che è un problema anche in condizioni di illuminazione discreta. I contorni degli oggetti risultano estremamente morbidi, sfumati, mancano di definizione. Si riesce a fare qualche scatto panoramico, ma tutto appare quasi impastato. Provando con le macro non si riesce invece a ottenere una riproduzione cromatica convincente, e permangono gli stessi problemi legati appunto alla definizione.
Attivando il filtro HDR le cose cambiano, almeno in parte. In questo caso si ottiene più luce, i dettagli aumentano ma restano in definitiva piuttosto mediocri. Bisogna inoltre considerare che non c’è uno stabilizzatore ottico, dunque i video risultano parecchio mossi, e gli stessi scatti in HDR richiedono una certa fermezza con le mani.

Moto E3: Batteria

La batteria di Moto E3 è senza dubbio l’elemento più riuscito del pacchetto. Stiamo parlando di un’unità da 2.800mAh che offre una carica più che generosa grazie a dimensioni e risoluzione dello schermo, oltre ovviamente al processore parco nei consumi.
Nei nostri test siamo sempre riusciti ad arrivare a fine giornata, con valori di screen on time buonissimi. Dati alla mano parliamo di ben 10:25 ore di riproduzione video su Netflix con luminosità a metà e volume all’80%, che salgono a 12:35 ore nel caso in cui il video fosse offline (1080p h264). Lo schermo è un LCD, dunque non c’è alcun vantaggio nella visione di un film rispetto alla navigazione web.
La batteria è facilmente raggiungibile aprendo il retro del telefono e può essere sostituita. Purtroppo Moto E3 non supporta alcuna tecnologia per la ricarica rapida, una mancanza fastidiosa.

In sintesi
Lenovo Moto E3 è un telefono che convince solo per quanto riguarda la durata della carica. Nonostante molti elementi siano migliorati rispetto allo scorso anno, la scelta di montare un solo gigabyte di RAM pesa tantissimo sulla fluidità generale e sulla qualità dell’esperienza utente. Ci sono troppi ritardi, troppi rallentamenti, troppe incertezze perfino per questa fascia di prezzo. E’ un peccato considerato che Motorola e la linea E avevano basato il proprio successo sulla generale fluidità di interfaccia e utilizzo quotidiano.
Sarà per il prossimo anno.
Valutazione scala 1/10

5.9
+ Batteria eccellente
+ Schermo ottimo per il prezzo
+ Android sostanzialmente pulito
– Performance inadeguate, troppi rallentamenti
– Solo 1GB di RAM
– Fotocamera mediocre anche per la fascia bassa
– Niente ricarica rapida
– Non è un buon rapporto qualità prezzo

Appassionato di tecnologia, videogame e cinema, Naares inizia a giocare su NES e 386, vivendo le vecchie console war tra Nintendo e SEGA, ma passando durante il periodo 32/64bit al multipiattaforma. Ama i giochi di ruolo giapponesi, i first person shooter, gli adventure e i simulatori di guida. Detesta tutto ciò che è sport e sostiene che l'uomo sia fatto per stare seduto. E' un noto e convintissimo troll.

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