Morkull Ragast’s Rage è cattivissimo

Morkull Ragast’s Rage è un action-platformer con elementi Metroidvania, disponibile su PC Windows tramite Steam al prezzo di 18 euro. È caratterizzato da combattimenti rapidi, sezioni di platforming impegnative e una piacevole spinta all’esplorazione. Il protagonista è per l’appunto Morkull, il Dio della Morte e dell’Oscurità. Diversamente rispetto alla maggior parte dei videogame, il nostro Morkull è consapevole di essere un personaggio in un videogioco ed è in grado di interagire direttamente con il giocatore, rompendo la quarta parete con battute e riferimenti alla cultura pop. L’umorismo è efficace, il gioco sa essere molto piacevole e mi ha strappato più di un sorriso. L’obiettivo dell’avventura è aiutare il protagonista a fuggire dal Ragast, un regno oscuro e pericoloso, per mettere in atto i suoi piani malvagi.

Il gioco presenta una mappa complessa e interconnessa, caratteristica comune dei metroidvania. I giocatori devono esplorare le ambientazioni, ciascuna dotata di una propria identità visiva, facendo ricorso a un certo backtracking. Nel corso dell’avventura sbloccheremo infatti nuove abilità che permettono di superare ostacoli precedentemente insormontabili. Proprio la navigazione non è sempre intuitiva, portando a sessioni di backtracking che possono risultare tediose nella ricerca del percorso corretto.

La progressione in Morkull Ragast’s Rage è infatti strettamente legata all’acquisizione di nuove abilità. Morkull inizia con un set di mosse base, ma esplorando il mondo di gioco e sconfiggendo nemici, i giocatori possono sbloccare potenziamenti come i classici doppio salto, scatto aereo e combo di attacchi più potenti. Non c’è nulla di particolarmente originale o che non sia stato visto in passato all’interno del genere, ma il tutto è eseguito in maniera convincente. I punti di salvataggio fungono da hub per l’aggiornamento delle abilità, permettendo ai giocatori di spendere le anime raccolte per acquisire nuove mosse.

Attenzione però, perché il gioco può essere piuttosto punitivo: in caso di morte, il nostro personaggio perderà la metà delle anime raccolte, senza possibilità di recupero, rendendo cruciale una gestione attenta delle risorse. Questo può rendere l’esperienza frustrante per alcuni giocatori, ma personalmente mi ha portato alla memoria lo stile hardcore del vecchio Final Fantasy XI.

Teniamo presente inoltre che il livello di difficoltà medio della produzione è piuttosto elevato, e il gioco sembra indirizzato a un pubblico piuttosto esperto. Non aiuta in tal senso che il sistema di combattimento lasci un po’ a desiderare. In particolare, sembra che ci sia qualche mancanza tecnica nella registrazione degli input: nelle sezioni più concitate ho notato che non sempre i miei comandi venivano registrati in maniera corretta. Quando si affrontano nemici veloci insorge quindi un senso di frustrazione che è difficile da evitare, specie se consideriamo le grandi penalità in caso di morte. Forse una migliore rappresentazione con dei feedback chiari (visivi o sonori) sarebbe stata sufficiente ad arginare almeno in parte il problema.

Mancanze evidenti riguardano anche il sistema di parry, con il gioco che vorrebbe premiare la parata perfetta, senza riuscirci. Questo perché la registrazione dei timing sembra essere a dir poco inconsistente, quindi deviare o parare i colpi degli avversari risulta alla fine una questione di fortuna più che di abilità.
Diciamo che in un gioco dove l’azione è così importante fa un po’ strano riscontrare difetti del genere.

Il gioco presenta una varietà di NPC che Morkull incontra durante il suo viaggio. Questi personaggi contribuiscono a sviluppare la trama e offrono missioni secondarie o informazioni utili per progredire nell’avventura. Anche in questo caso si dà spazio a un certo umorismo e alla rottura della quarta parete, per un risultato sempre piacevole.

Graficamente, il titolo si distingue per uno stile artistico completamente disegnato a mano e davvero delizioso, con animazioni realizzate fotogramma per fotogramma. Questo approccio conferisce ai personaggi una grande naturalezza e vitalità, richiamando l’estetica dei film d’animazione tradizionali e di altri videogiochi bidimensionali.

Accettabile

Morkul Ragast’s Rage è un action platform con elementi metroidvania potenzialmente molto valido, dotato di un’ottima direzione artistica e capace di offrire un buon senso di esplorazione e progressione. Purtroppo il sistema di combattimento è minato da una serie di incertezze difficili da ignorare. Le mancanze nella registrazione degli input sia in attacco che in difesa andavano sicuramente risolte prima del lancio del gioco. Se a questo aggiungiamo le grandi penalizzazioni in caso di morte, appare chiaro che il gioco è al momento più frustrante di quanto probabilmente dovrebbe essere. Prendetelo in considerazione se siete affamati di metroidvania o se siete disposti a scendere a patti con questo genere di mancanze.

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