Ruffy and the Riverside: una fantastica sorpresa del 2025

Ruffy and the Riverside mi ha subito colpito grazie al suo stile visivo ispiratissimo, un 3D con personaggi in cel shading che sembrano fatti di carta, un po’ alla maniera dei Paper Mario. Il gioco è fondamentalmente un puzzle game, con qualche elemento da platform e un’impostazione che rende onore alla vecchia scuola. L’intera esperienza si basa su un gimmick davvero originale: il protagonista può copiare e incollare le texture che incontrerà nello scenario, un’idea che permette grande creatività nel level design, contribuendo a costruire un’offerta fresca e accattivante.
Ruffy and the Riverside sarà disponibile su PC Windows tramite Steam, Nintendo Switch, PS5 e Xbox a partire dal 26 Giugno 2025, al prezzo di 19,99€.

Il primo impatto con Ruffy and the Riverside viene un po’ minato da uno dei difetti principali del gioco, ovvero una eccessiva quantità di dialoghi. In particolare c’è la sensazione che i primi momenti di gioco vero e proprio vengano “rinviati” per offrirci una presentazione della situazione e dei personaggi, che viene fatta però in modo fin troppo prolisso.

Ad ogni modo, entrati nel gioco vero e proprio Ruffy and the Riverside mostra i muscoli con un world design più che valido, un hub principale ricco di personaggi e di attività da svolgere e – naturalmente – una meccanica alla base del gameplay sulla carta molto intrigante. 

L’obiettivo del gioco sarà andare alla ricerca di una serie di lettere perdute, ovvero quelle che compongono la parola Riverside. Ci ritroveremo quindi in giro per il mondo attraversando un paio di macro mappe disseminate di contenuti secondari che faranno la gioia dei completisti. Oltre a offrire infatti la classica storyline principale, il gioco ci invoglia ad esplorare gli ambienti, magari alla ricerca dei collezionabili nascosti. La struttura è quella di alcuni classici dei collectaton dei tempi andati, su tutti Banjo Kazooie e Donkey Kong 64.
Qui c’è però una straordinaria vitalità delle ambientazioni, che raramente mi è capitato di incontrare in un gioco del genere. Si crea un universo molto più movimentato e coerente di quanto non avvenga in tante altre produzioni più celebri.

Veri protagonisti del gioco sono gli innumerevoli puzzle ambientali in cui ci imbatteremo. Ruffy può copiare le texture presenti nell’ambiente per poi incollarle sugli altri elementi dello scenario. Volete arrampicarvi su per quella cascata? Perché non incollare la texture dei rampicanti sull’acqua? Desiderate far cadere a terra un barile di legno? Usate una texture di pietra o di metallo e ne aumenterete il peso. Ci sono tante possibilità, che consentono di cambiare il materiale, i colori o la struttura degli oggetti. Gli enigmi avranno quindi a che fare con questo genere di manipolazioni e, nella maggior parte dei casi, il risultato è più che buono, con tante soluzioni che richiedono anche un certo livello di creatività.

Non è però tutto rose e fiori. Il gioco soffre di una serie di picchi nella difficoltà, che coinvolgono in particolare alcuni dei contenuti secondari. Certi enigmi risultano infatti un tantino meno intuitivi degli altri, e potrebbero portare il giocatore a non riuscire a trovare la soluzione, o addirittura a non afferrare la logica delle soluzioni stesse. E’ una problematica che ci si è presentata non proprio di rado nel corso dell’avventura, un paio di volte durante la storia principale, e un po’ più spesso con le missioni secondarie. Abbiamo giocato Ruffy and the Riverside in due, ed abbiamo notato in particolare una scarsa chiarezza logica negli enigmi che richiedono manipolazioni basate sui numeri. Forse consapevole di questa mancanza, lo sviluppatore ha aggiunto la possibilità di risolvere automaticamente tali enigmi pagando una certa quantità di valuta di gioco. Non proprio una soluzione elegante, dal mio punto di vista, ma forse meglio rispetto all’idea di perdere la testa per un puzzle poco riuscito.

La qualità media dell’offerta è comunque piuttosto alta. Il gioco è rifinito, le ambientazioni sono piacevolissime da esplorare, gli enigmi sempre variegati. Ho apprezzato in particolare l’estro degli sviluppatori, che sono stati capaci di creare situazioni sempre diverse: per accedere alle aree dove sono nascoste le lettere dovremo svolgere missioni ben congeniate, originali e strutturate con criterio.

👍 Pro

  • Veste grafica piacevolissima;
  • Meccanica alla base del gameplay davvero originale;
  • Tanti contenuti per i completisti;
  • Una ventata d’aria fresca nel panorama dei puzzle platformer;

👎 Contro

  • Limitazioni nel modo di copia/incollare le texture;
  • Alcuni enigmi hanno una logica poco comprensibile;
  • Troppi, troppi dialoghi;
  • Niente supporto a risoluzioni Ultrawide;

Consigliato

In definitiva consiglio l’acquisto di Ruffy and the Riverside a tutti gli amanti di puzzle game e di collectaton. È un ottimo puzzle game, dotato di una grande personalità e proposto a un prezzo a dir poco interessante. Il gimmick alla base del gameplay è originale, funziona bene ma è anche ampiamente migliorabile, cosa che mi auguro possa avvenire in un eventuale seguito. Davvero una piacevolissima sorpresa di questo 2025.

Questa recensione è basata su un codice review per Steam offerto dal publisher.

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