Grandia 2 HD Remaster – Recensione | Invecchiare male

Insieme a Skies of Arcadia, Grandia II fu senza ombra di dubbio uno dei migliori JRPG rilasciati su SEGA Dreamcast, uno dei videogame che più amai durante la mia adolescenza. Avvicinarmi a questo classico del passato, dopo tutti questi anni, devo ammettere che forse non è stata una grande idea.
Ci sono giochi dei tempi andati che, se ripresi oggi, riescono comunque a far perdonare le proprie mancanze e a farsi apprezzare per ciò che sono. È il caso di videogame come Chrono Trigger, come i vecchi Street Fighter, come i platform di Mario e gli adventure a marchio Zelda. Ma con Grandia 2 HD Remaster, pur avendo alla base un JRPG straordinario, c’è qualcosa che lascia l’amaro in bocca.
Potete trovare Grandia 2 HD Remaster su tutte le principali piattaforme, Steam incluso, dove è proposto al prezzo di 19,99€. Il gioco risulta non supportato da Steam Deck, ma siamo riusciti a giocarlo senza intoppi attivando la versione Anniversary dalle impostazioni.

Grandia II HD Remaster – Recensione

Grandia II non parte da un incipit particolarmente originale, è più o meno la classica storia da salvataggio del mondo, con antica creatura malvagia che rischia di risvegliarsi e gruppo di eroi che si ritrova insieme nel viaggio, varie ed eventuali. Nonostante uno stile visivo colorato e per certi aspetti “solare”, in realtà il tono della narrazione è piuttosto dark, con una sceneggiatura che non si fa problemi a toccare argomenti di un certo spessore, tra cui la religione e la sua influenza sugli individui.
In linea di massima la storia è ancora molto piacevole, con alcuni segmenti leggeri e altri decisamente più tragici. Ci sono delle fasi di stanca, alcuni momenti sembrano trascinarsi un po’ a troppo a lungo, ma non è nulla di diverso rispetto a quanto accade nel gaming moderno.

Grandia 2 HD Remaster si affida a una struttura classica all’interno del genere dei JRPG. Avremo quindi la tipica alternanza fra città > mappa > dungeon > città, con poche variazioni sul tema. Non c’è una particolare apertura verso l’esplorazione, è uno schema per molti aspetti simile a quello del recente Final Fantasy XVI. Mancano le possibilità offerte da produzioni più aperte, come la serie Xenoblade, la varietà di attività possibili in un Persona o in uno Yakuza, o la libertà d’interazione di The Legend of Heroes.

I dungeon di Grandia 2 HD Remaster sono tra gli elementi meno riusciti della produzione. Sono infatti del tutto lineari, privi di stimoli reali, un problema comune anche a tanti JRPG moderni. Essenzialmente si tratta di semplici pretesti per giustificare la presenza di un boss alla fine del livello stesso.

E proprio qui troviamo, per fortuna, la solidità di un sistema di combattimento che continua a mostrare i muscoli, nonostante gli anni che passano. Il battle system di Grandia 2, pur essendo tecnicamente a turni, in realtà sembra quasi scorrere in tempo reale, grazie alla valida struttura e alla direzione degli scontri.
Per dare gli ordini a ciascun personaggio dovremo attendere il suo turno. Dopo aver impartito il comando, ciascuna azione richiederà a sua volta una certa quantità di tempo prima di iniziare. Ciò significa che, prima che l’azione cominci, gli avversari potranno interromperne la preparazione e naturalmente anche noi potremo fare lo stesso. È un design ricco e complesso, con tanto movimento, sincronia tra più personaggi, dove si valorizzano le capacità tattiche dei giocatori. Richiede una certa fase di apprendimento, ma resta ancora oggi uno dei migliori sistemi di combattimento apparsi in un JRPG.

L’elemento peggiore di questo Grandia 2 HD Remaster è senza ombra di dubbio il comparto visivo, che nonostante l’incremento della risoluzione e l’adozione del wide screen a 16:9 non riesce a nascondere la propria età. Volendo essere onesti, questo è un problema piuttosto comune tra i videogame 3D di quegli anni. Questo genere di produzioni soffrono soprattutto per via di modelli poligonali spogli e texture estremamente semplici. Va da sé che incrementare la risoluzione non può fare miracoli, se mancano alla base i dettagli da migliorare. Si ottiene alla fine una grafica basata su elementi lontani dalla complessità visiva che abbiamo oggi, ed è il motivo per cui i giochi in cel shading sono invecchiati molto meglio rispetto a quelli che puntavano a un 3D realistico o ad uno cartoon come nel caso di Grandia 2.

Accettabile

Grandia 2 HD Remaster è – purtroppo – il modo migliore per avvicinarsi a questo straordinario classico del passato. Si evidenziano una serie di mancanze che per forza di cose non erano presenti ai tempi del lancio originale, legate in particolare alla componente visiva. Il sistema di combattimento è invecchiato ottimamente, ed anche la storia risulta piacevole, nonostante qualche incertezza che comunque sussisteva anche ai tempi della versione Dreamcast. Se volete avvicinarvi oggi a questo prodotto siate consapevoli che il colpo d’occhio si porta dietro tutto il peso degli anni.

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