Artis Impact, sviluppato da Mas e pubblicato su Steam da Feuxon, è un RPG indipendente a metà strada tra l’avventura e il gioco di ruolo, con un sistema di combattimento a turni semplificato e arricchito da elementi di simulazione quotidiana. Mi ha colpito da subito per il particolare stile visivo in pixel art, minimalista e affascinante, senza dubbio molto originale.
Il gioco è disponibile su PC Windows tramite Steam, dove è proposto al prezzo di lancio di 16,99€, a partire dal 7 Agosto 2025 ed è giocabile su Steam Deck. Purtroppo manca la traduzione in lingua italiana, sarà necessario giocare in inglese.
La protagonista di Artis Impact è Akane, una giovane agente che si muove in un mondo post-apocalittico devastato. Al suo fianco c’è Bot, una IA che la supporta sia in combattimento che nei dialoghi, offrendo riflessioni che arricchiscono la trama. La narrazione mescola sopravvivenza e scoperta a momenti di intimità e quotidianità. Il tono generale è cupo, si alterna un senso di disperazione a sprazzi di resilienza e reattività emotiva. Il viaggio di Akane non è solo una missione per scoprire i segreti del mondo distrutto, ma anche un’occasione per apprezzare i piccoli gesti umani: condividere un pasto, arredare una stanza, scambiarsi battute leggere. Questi momenti fanno sentire i personaggi autentici, e non semplici archetipi.
Il rapporto tra i due personaggi è la colonna portante dell’esperienza, il filo emotivo che accompagna ogni fase della storia. L’intimità tra i due, immersa in un mondo che crolla, è uno dei motivi per cui la trama riesce in definitiva a lasciare il segno.
Il sistema di combattimento è a turni, semplice da apprendere e senza particolari complicazioni. Offre abbastanza varietà per rendere gli scontri sufficientemente interessanti, ma non punta alla profondità tattica. Akane può allenarsi, raccogliere armi e affrontare boss, ma il focus resta sull’accessibilità. Personalmente, ho apprezzato questa scelta all’inizio, perché mi ha permesso di concentrarmi su atmosfera e racconto, anche se più avanti ho sentito la mancanza di una maggiore complessità strategica. Dipende molto dal tipo di esperienza che cercate. Qui non c’è sicuramente la difficoltà dei Final Fantasy più cattivi, né di giochi come Clair Obscur. Si tratta più che altro di un sistema di combattimento funzionale per accompagnare il racconto, ma non rimarrà impresso.

Oltre ai combattimenti, il ritmo si fa più rilassato con sezioni dedicate alla vita quotidiana: Akane può ampliare la sua casa, svolgere lavoretti, gestire denaro, cucinare o rilassarsi in una sauna. Non si tratta di meccaniche elaborate, ma di piccoli dettagli che rendono più credibile il mondo di gioco. Questi intermezzi contribuiscono a costruire un equilibrio tra tensione e normalità, offrendo un respiro tra i momenti più cupi.
Il design degli ambienti rispecchia questo contrasto: paesaggi decadenti e segnati dalla distruzione, ma resi con colori caldi e uno stile visivo che trasmette più fascino che disperazione. È questo equilibrio tra rovina e bellezza a creare l’atmosfera unica di Artis Impact. L’art direction mitiga l’oscurità del contesto, senza eliminarla, creando un tono malinconico ma aperto alla speranza.
Consigliato
Il mio giudizio complessivo su Artis Impact è positivo. Il punto di forza è senza dubbio la sua presentazione artistica, che non solo dà vita al mondo di gioco, ma ne definisce il tono e la narrazione. La combinazione tra stile espressivo e scrittura curata crea un’esperienza che ricorderò nel tempo. Anche se la trama principale è abbastanza lineare, mantiene il coinvolgimento, e le attività secondarie offrono varietà e piccoli segreti da scoprire. Peccato per un combat system troppo essenziale e qualche incertezza nel ritmo della storia.
Chi cerca un RPG ricco di statistiche, scelte ramificate o strategia avanzata potrebbe restare deluso. Ma chi è aperto a un’esperienza più lenta, introspettiva e poetica, troverà in Artis Impact qualcosa di autentico.