Atomfall – il survival RPG che non ti aspetti

Atomfall si presenta come una fusione tra Fallout e S.T.A.L.K.E.R., prendendo in prestito idee da entrambi, ma provando anche a ritagliarsi un’identità propria. Il focus è sull’avventura in un mondo post-apocalittico che non rinuncia al colore e alla bellezza visiva, senza però dimenticare la tensione e il pericolo.

Una delle novità più interessanti è il sistema di difficoltà totalmente modulare. Il giocatore può regolare separatamente tre ambiti chiave, ovvero combattimento, sopravvivenza ed esplorazione. Oltre a questi, è possibile modificare singole opzioni come presenza o meno dell’indicatore delle missioni, quantità di loot, aggressività dei nemici. Un’idea semplice ma brillante, che rende l’esperienza adattabile a ogni tipo di giocatore.

Come da tradizione per gli RPG post-apocalittici, l’inizio è avvolto nel mistero: ci si sveglia in una stanza senza sapere dove ci si trovi, con un NPC che entra a spiegare le basi della storia. Dopo averlo aiutato (introducendo il crafting), si riceve una tessera magnetica e si viene proiettati nel mondo aperto. L’esterno colpisce subito: una natura viva, luminosa, quasi da picnic — un’impressione che dura poco. I primi incontri con la popolazione locale ricordano brutalmente al giocatore che questo è pur sempre un mondo ostile.
Il combattimento si adatta allo stile del giocatore: si può agire in stealth o attaccare frontalmente. Le armi si migliorano fondendo due esemplari uguali e usando materiali come rottami e olio.
L’inventario è limitato, ma è possibile depositare oggetti in appositi tubi pneumatici.
La componente ruolistica è presente ma meno profonda rispetto ad altri titoli del genere.

La narrazione è costruita in modo frammentato: non c’è una direzione obbligata, ma missioni che possono essere risolte in più modi, anche senza indicatori attivi, cosa che può risultare un po’ spiazzante.
Parlando con NPC casuali o esplorando aree secondarie, si possono ottenere indizi e pezzi della storia.
Le fazioni sono numerose, con relazioni complesse e obiettivi divergenti, e contribuiscono a dare spessore al mondo di gioco.

Sorprendentemente, Atomfall è ben rifinito: nessun bug grave, solo un problema audio risolvibile riavviando il gioco.
L’unica vera nota dolente è un errore di salvataggio che compare su Xbox Series X quando si usa la funzione Quick Resume—probabilmente più un limite della piattaforma che del gioco in sé.
La durata è ben calibrata: Atomfall non è né troppo lungo né eccessivamente corto, e soprattutto non si perde in missioni secondarie inutili. La progressione è equilibrata e sempre motivante.

✅ Pro e ❌ Contro

👍 Pro

  • Grande libertà di personalizzazione
  • Mondo di gioco dettagliato e vivo
  • Trama non lineare e coinvolgente
  • Stabilità tecnica sorprendente

👎 Contro

  • Componente ruolistica un po’ limitata
  • Problemi con Quick Resume su Xbox
  • Alcune fasi di crafting poco intuitive

Consigliato
Atomfall è un survival RPG che sorprende per solidità, atmosfera e libertà d’approccio. Non inventa nulla di rivoluzionario, ma mette insieme con intelligenza tanti elementi familiari, arricchendoli con tocchi di originalità.
Un titolo consigliato a chi ama esplorare, scoprire segreti e modellare la propria esperienza di gioco.

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