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Destiny 2: dubbi e paure dopo la beta

Provata a fondo la beta di Destiny 2 è arrivato il momento di fare il punto della situazione. I ragazzi di Bungie hanno confermato che la build che abbiamo giocato è vecchia di qualche mese, e che sono già state apportate innumerevoli migliorie al gioco. Naturalmente si continuerà a lavorare fino al momento del lancio. Bisogna capire se il tempo a disposizione sarà sufficiente per aggiustare il tiro su una serie di elementi che non solo non hanno convinto, ma hanno anche reso insofferenti parecchi giocatori. In molti hanno infatti cancellato la prenotazione del gioco, per motivi che sono sotto la luce del sole.
Destiny 2 al momento ha luci ed ombre, ed è proprio sulle ombre che vorrei concentrarmi in questo speciale.

Destiny 2: dubbi e paure dopo la beta

La beta di Destiny 2 parte nel migliore dei modi, con una missione introduttiva altamente spettacolare. Bungie mette grande enfasi sui miglioramenti del comparto visivo, ma fa anche di più. Introduce gli NPC all’interno delle missioni, crea momenti scriptati più coinvolgenti che in passato, gestisce tutto con una ritmica eccellente.

Tutta questa meraviglia distoglie l’attenzione da una delle più grandi mancanze del gioco, almeno in questa beta. Il gunplay, a mio parere massimo elemento di forza del primo Destiny, è qui deludente.
Il feeling delle armi non ha nulla a che vedere con quello del primo gioco, manca di consistenza, non restituisce un senso di potenza. Quando spari in un first person shooter è fondamentale ottenere un feedback adeguato. Questa è una delle principali differenze tra un FPS eccellente e uno soltanto buono. Pensate a Doom.

Bungie deve lavorare parecchio in questo campo, non è assolutamente un dettaglio trascurabile. Nel corso della beta ho provato parecchie armi, tra cui un’Esotica. Le mancanze più gravi riguardano a mio parere i fucili automatici e le pistole, mentre i lanciarazzi sono ok. Mediocri i fucili di precisione con cui mi sono gingillato, nulla a che vedere con la potenza di Rompighiaccio e affini. Non va bene.
Tra l’altro abbiamo provato queste armi con un gamepad, non oso immaginare quanto possano peggiorare le cose con un mouse, dove manca la vibrazione.

Destiny 2 – Il nuovo design “liscio” delle armature

Destiny 2Grossa delusione anche per quanto riguarda il Crogiolo, il PvP del gioco. Come sappiamo ormai da un pezzo, Bungie ha deciso di ridurre il numero di giocatori in multiplayer. Dal canonico 6 vs 6 del capitolo precedente si passa al 4 vs 4 di Destiny 2.
In teoria un multiplayer competitivo con meno persone non è di per sé un problema. Spinge alla cooperazione piuttosto che alle azioni in solitaria, aggiunge strategia. Il problema è tutto ciò che ne consegue.

Sapendo che il match ospiterà otto giocatori e non dodici, da sviluppatore devi necessariamente ridurre di brutto le dimensioni delle mappe. E’ una conseguenza inevitabile, meno gente significa spazi più contenuti. Ma se progetti delle mappe più piccole avrai molta meno libertà creativa in termini di verticalismo e di varietà. E’ un peccato.
A questo si aggiunge il fatto che le innumerevoli mappe nate per il capitolo precedente non potranno essere riutilizzate. Questo è a mio parere un assurdo spreco di lavoro.

Destiny 2 – Rimodernizzazione in casa Cabal

Destiny 2Naturalmente nulla vieta che in futuro Bungie espanda il PvP implementando match con più giocatori. Il problema è che disperdere le proprie risorse sviluppando mappe da 12 da utilizzare magari in un’unica modalità è commercialmente insensato. Lo abbiamo già visto nel primo gioco, con le ambientazioni più grandi, quelle che venivano utilizzate una volta ogni mille anni nella modalità Armi Unite. Una mappa sulla Luna, una su Marte e una sulla Terra. Con che frequenza vi ci siete ritrovati?

E’ probabile che Bungie abbia voluto ripiegare su un 4 vs 4 per limitare i problemi di lag che hanno afflitto il primo Destiny. In effetti è stata una situazione piuttosto imbarazzante, che in tanti casi ha raggiunto l’ingiocabilità. Basti pensare a uno qualsiasi degli eventi dello Stendardo di Ferro. Ci sono stati dei casi assurdi in cui la lag ha interessato anche le Prove di Osiride, con ogni probabilità l’evento più impegnativo del gioco.
E’ sorprendente, perché tra l’altro Destiny gira a 30 frame al secondo.
Electronic Arts gestisce Battlefield 1 con una lag nettamente inferiore. Eppure Battlefield 1 si muove a 60 frame al secondo, e non si accontenta mica di due squadre da 6 giocatori. No, lì ci si scontra su terreni dannatamente ampi, in due squadre che coinvolgono fino a 64 giocatori. Come mai loro ci riescono?

Ok, quello è un gioco prevalentemente competitivo, Destiny 2 sarà più che altro cooperativo, come il primo capitolo. Sta di fatto che la differenza in termini di performance resta abissale. Non va bene.

Destiny 2 – Ci sono anche i Vex

Destiny 2La capacità di mantenere alto l’interesse dei giocatori dipenderà da tanti elementi. La giocabilità, il gunplay e la bontà del PvP saranno senza dubbio tre punti cardine, e Bungie deve assolutamente fare del proprio meglio per risolvere le mancanze di Destiny 2 prima del lancio.
Sembra che l’intelligenza artificiale sia leggermente migliorata, pare che il design delle missioni possa essere all’altezza, magari avremo anche una trama interessante. Ma ci sono delle criticità su cui non si può soprassedere.

I fan sono già delusi dal fatto di non poter conservare i progressi fatti negli ultimi 3 anni, ma abbiamo ingoiato questo boccone amaro. Non è il caso di aggiungere ulteriori motivi di amarezza. Bungie ha tanto da dimostrare, in particolare in termini di supporto a lungo termine e capacità di ascoltare la playerbase.
Tra le altre cose, affidarsi a un sistema di DLC a pagamento mentre anche “cattivi” come Electronic Arts stanno abbracciando il rilascio gratuito appare oggi piuttosto insensato. Molto meglio inserire quelle cavolo di micro transazioni cosmetiche ma dare a tutti l’accesso ai contenuti. Si eviterebbero inutili paradossi di gating, ogni giocatore avrebbe tutte le mappe multiplayer, la community resterebbe unita.
Con Titanfall 2 ha funzionato, funzionerebbe anche con Destiny 2.

Teniamo le dita incrociate. Le paure ci sono e a poco più di un mese dall’uscita è davvero difficile far finta di niente.

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