Flashout 2 – La mediocrità non è alla portata di tutti

La domanda che sorge spontanea è: perché fare un seguito di un gioco orribile? Il primo Flashout è stato un triste tentativo di imitare Wipeout, con un titolo di corse futuristiche dalla qualità ridicola. Adesso lo stesso studio di sviluppo decide di dare un seguito al gioco in questione. Perché?

Flashout 2 – La mediocrità non è alla portata di tutti

Flashout 2 migliora alcuni elementi del primo episodio, ignorandone totalmente altri. Partiamo dagli aspetti positivi della produzione allora, poi dedichiamoci alla demolizione del titolo in esame.

Se c’era un aspetto salvabile del primo Flashout, questo era senza dubbio la grafica di gioco, gradevole seppur non ai vertici. Nella loro infinita saggezza, gli sviluppatori hanno ritenuto opportuno migliorare proprio questo elemento, l’unico che forse non aveva davvero bisogno di migliorie. Flashout 2 ha una bella grafica, conta su texture definite, scelte cromatiche azzeccate, effetti di luce di medio livello e shader più che discreti. Anche la fluidità durante le gare è soddisfacente, a patto di possedere un terminale abbastanza performante.

I menù di gioco sono stati ottimizzati e resi più intriganti dal punto di vista stilistico, sono state inserite nuove modalità e nuovi mezzi con cui dilettarci. Contenutisticamente possiamo ritenerci soddisfatti. Il problema è nel momento in cui scendiamo in pista.

Cominciamo con l’elemento più atroce del primo Flashout, che è anche l’elemento più atroce del secondo Flashout: il design dei tracciati è vergognoso. Circuiti banali in maniera inverosimile, con curve e rettilinei piazzati senza alcuna logica, conditi da un impatto visivo più che buono, che non fa altro che far rimpiangere ancor più le scelte prese dai designer. Il sospetto è che in effetti non ci sia stato un reale designer a realizzare questi tracciati, perché nel 2014 è francamente impensabile uscire sul mercato con una produzione del genere. Nessuno qui si aspettava la perfezione raggiunta dal più recente dei Mario Kart, ma se sviluppi un titolo corsistico è del tutto fuori dal mondo porre in secondo piano l’importanza dei tracciati.

Il modello di guida ha ricevuto dei piccoli ritocchi, comunque insufficienti per garantire un’esperienza divertente, e nella migliore delle ipotesi stagnanti nel limbo della mediocrità. Dopo le numerose critiche ricevute dai giocatori, gli sviluppatori hanno capito che fosse il caso di inserire un aerofreno per migliorare il controllo dei veicoli. Bene, lo hanno in effetti inserito, ma questo è del tutto inutilizzabile, in quanto praticamente blocca il nostro mezzo con un effetto frenata che ucciderebbe qualsiasi pilota. Dimentichiamo le planate al millimetro di F-Zero GX, dimentichiamo le impostazioni più realistiche di Wipeout. E – in tutta onestà – sarebbe il caso di dimenticare anche questo Flashout 2.
A tutto ciò dovremmo aggiungere la presenza di micro transazioni in app quasi obbligatorie fin dalle prime gare (nonostante il gioco sia a pagamento, s’intende), ma sarebbe un voler girare il coltello in una piaga che di fatti è un intero videogame. Non vale la pena.

Conclusioni
Realizzare il seguito di un titolo mediocre non ha di per sé molto senso. Realizzarlo migliorando quando era già buono e ignorando palesemente tutte le mancanze del primo prodotto è semplicemente offensivo per l’intelligenza del consumatore. Un gioco da evitare.

+ Buona grafica e fluidità
+ Buona quantità di contenuti
– Design dei tracciati imbarazzante
– Modello di guida ancora insoddisfacente
– Micro transazioni quasi forzate

Valutazione: 4.9/10

Metascore 63/100
Flashout 2 | Google Play | 1.99€
Flashout 2 | App Store | 2.69€

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