Il mercato indipendente è molto più libero in termini creativi rispetto a quello delle grandi corporazioni. Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti giochi “sperimentali” che tantissimi non hanno avuto il tempo o la voglia di provare, proprio perché molto diversi dai videogame tradizionali.
Il nostro desiderio è di far avvicinare a questo panorama i più scettici, o almeno tamponare certe lacune videoludiche parlando della grandezza degli indie più famosi. Oggi voglio raccontarvi di Her Story, meta-gioco rilasciato nel 2015 e vincitore di innumerevoli premi ma che in tantissimi si sono lasciati sfuggire. Se desiderate sapere di cosa si tratta ma ritenete poco probabile giocarlo in futuro vi invitiamo a continuare a leggere.
*ATTENZIONE*
In questo articolo si parlerà in maniera approfondita della trama di Her Story, spiegandola e analizzandola con ovvi spoiler. L’intento dello speciale è proprio far conoscere la storia a chi non ha voluto o potuto giocare al titolo in questione.
Her Story
Her Story non è un videogame, ma piuttosto una raccolta di video. L’interfaccia è quella di un PC della polizia, dentro cui sono salvate le registrazioni degli interrogatori fatti ad Hannah Smith. Compito del giocatore sarà semplicemente guardare le registrazioni, cercare di capire dove stia la verità e farsi un’idea su quanto accaduto. Tutto qui.
La maniera migliore per comprendere la complessa trama di Her Story è disporre i video in ordine cronologico.
La storia inizia con Hannah che segnala la scomparsa del marito, Simon Smith. I più arguti riusciranno presto a capire che Simon è morto, ucciso proprio dalla mano di Hannah. Fin qui tutto ok, tutto abbastanza lineare se vogliamo, un caso di omicidio.
Il problema sorge nel momento in cui Hannah si lascia scappare il nome di Eve durante uno degli interrogatori, un errore che dà le basi al giocatore per comprendere effettivamente cosa stia succedendo.
Guardando i video, i più attenti noteranno degli “errori” che in prima battuta verranno considerati mancanze del gioco stesso: scopriremo che Hannah ha un livido in volto a causa di una lite avvenuta prima del primo interrogatorio, ma tale contusione sarà visibile solo nella seconda registrazione. Nella prima e nella terza non sarà presente. Proprio nella terza Hannah parla del livido ora scomparso, ma indicandolo tocca il lato sbagliato del volto. Sviluppatori poco attenti o c’è dell’altro?
Tra giugno e luglio notiamo un’altra incongruenza: in una delle sessioni Hannah ha un tatuaggio, nella successiva il tatuaggio è sparito.
Il crollo avviene durante un interrogatorio in cui Hannah viene sottoposta alla macchina della verità, in cui la donna fallisce cercando di confermare il proprio nome. Perché in effetti Hannah non è il suo nome. Quella è Eve.
Sono gemelle identiche, e dall’inizio del gioco hanno vestito entrambe i panni di Hannah di fronte alla polizia, commettendo delle sviste assolutamente umane.
Dopo aver ceduto sarà proprio Eve a raccontare una storia allucinante su come le due sorelle siano cresciute, da bambine, da ragazze e infine da donne, insieme.
Alla nascita l’ostetrica convince la madre che Eve è morta strangolata dal cordone ombelicale. In realtà la bambina è viva, e l’ostetrica stessa la porta con sé e la cresce come se fosse figlia sua.
A distanza di qualche anno le bambine si incontrano per caso e si rendono conto di essere assolutamente identiche, cosa che ovviamente sconvolge entrambe. Alla morte dell’ostetrica Eve va a vivere segretamente nella mansarda di Hannah, con la complicità della sorella. Iniziano a scambiarsi di ruolo e a vivere entrambe la vita di Hannah, dandosi dei turni quasi fosse un gioco.
Ciò significa che qualunque cosa accadesse fisicamente a una delle due sarebbe stato necessario che anche l’altra si adeguasse auto-infliggendosi ferite, tagli, contusioni e altro ancora.
Crescendo le due sorelle decidono di condividere anche le proprie relazioni sentimentali, i ragazzi, con tutto ciò che ne consegue. Due persone che si comportano come se fossero una.
Quando però Hannah si innamora di Simon decide per la prima volta che quel gioco sarebbe finito, non ha intenzione di condividere l’uomo con la sorella, come dice Eve “Le regole erano cambiate, non dovevo far finta di essere lei né andare a letto con lui”. Quando Hannah rimane incinta di Simon decide di andare a vivere con lui, lasciando la sorella gemella nella mansarda dei genitori. Eve cerca di farsi mettere incinta da altri uomini senza successo.
Hannah ha però un aborto e a causa delle complicazioni rimane infertile.
Quando i genitori delle sorelle muoiono, Simon e Hannah si trasferiscono nell’appartamento, ed Eve decide di andare via (è il momento in cui si farà il tatuaggio). Trova lavoro come cantante in un locale e una sera, per puro caso, Simon va ad uno dei suoi concerti. Naturalmente Eve sa perfettamente chi sia Simon, mentre l’uomo non conosce la ragazza, semplicemente vede una donna identica ad Hannah, cosa che lo intriga parecchio. I due si conoscono, nasce un’intesa e finiscono a letto insieme. Inaspettatamente Eve resta incinta, ma decide di non dire nulla a Simon.
Va a invece a parlare con Hannah il giorno del compleanno di entrambe, le dice di essere incinta e mente sul padre, asserendo che si tratti di uno dei frequentatori del bar dove lavora.
Lo stesso giorno, Simon regala ad Hannah uno specchio per il compleanno. Un lavoro artigianale, fatto da lui e decorato con abilità, “Una cosa che è bravo a fare” – racconta Eve.
Le cose si fanno più complicate quando Hannah decide di raccontare tutto a Simon, rivelandogli di Eve, di come abbiano vissuto la giovinezza, parlandogli della gravidanza della sorella e spiegandogli che intende aiutarla con il bambino, magari portandola a vivere con loro. Naturalmente Simon capisce immediatamente che il bambino è suo, reagisce male e Hannah capisce a sua volta del tradimento. I due hanno una lite furiosa e Hannah decide infine di buttare Simon fuori di casa.
Hannah passa allora ad Eve e le chiede di raggiungerla subito a casa. Le due hanno una lite violenta, piangono entrambe, si urlando contro, si picchiano e durante lo scontro Hannah strappa ad Eve la parrucca che usa durante i propri show al bar.
Eve decide allora di andare via e partire ma, viaggiando verso Glasgow, ha un incidente stradale. Essendo incinta, l’altro conducente decide di portarla in ospedale per degli accertamenti.
Secondo il racconto di Eve, Hannah rimane a casa indossando la parrucca e gli abiti della sorella, in maniera tale da convincere Simon di essere Eve. Quando l’uomo arriva confessa alla ragazza di voler stare con lei, certo di star parlando con Eve. Subito dopo le regala uno specchio identico a quello fatto per il compleanno ad Hannah. La reazione di Hannah travestita è furiosa, non tollera che Simon possa voler regalare alla sorella un oggetto speciale come quello. La donna rompe lo specchio, lui le dà uno schiaffo, lei prende un frammento di vetro rotto e gli squarcia la gola.
Quando Eve torna a casa trova il cadavere di Simon e Hannah in stato di shock. Le due decidono di nascondere il corpo e di raccontare alla polizia della sparizione del marito, cercando di costruirsi un alibi.
Questa è la complessa trama di Her Story, che però lascia alcuni punti oscuri e si presta ad altre interpretazioni. Alcuni ritengono che Hannah ed Eve siano in effetti la stessa persona, e che si tratti solo di un caso di schizofrenia.
Questo non è a nostro parere possibile, non si spiegherebbe infatti il perché dell’assenza della contusione nella prima registrazione e la presenza incostante del tatuaggio.
Un altro dubbio riguarda il fatto che Hannah possa o meno essere stata uccisa da Eve alla fine della storia. Le ultime parole di Eve sono infatti “Mia sorella se n’è andata, e non tornerà mai più”: una semplice fuga o la vendetta di Eve per aver ucciso Simon?
Ultimo elemento fondamentale è il fatto che l’intera storia sull’infanzia e sull’omicidio sia stato raccontato solo da una delle parti (Eve, per quanto ne sappiamo), dunque è possibile sospettare che questa voglia cercare di dare la colpa ad Hannah per vendicarsi della propria vita infelice. Sempre ammesso che la persona che racconta la vicenda sia effettivamente Hannah e non Eve…
“Her Story”, ma di chi?
Grazie mille di questo breve riassunto! :-)
Con una storia del genere direi che è utile! =D