Inmost – Recensione | Ancora grande smalto

Già ampiamente apprezzato su PC e console, Inmost è una elegante avventura bidimensionale in pixel art appena sbarcata sul panorama mobile di iOS e Android. E, pur non avendo pregiudizi verso queste piattaforme, capita di rado di avere a che fare con produzioni di un certo livello, che vadano oltre i limiti strutturali dei casual game. Posso anticiparvi già che il piccolo Inmost si trova perfettamente a proprio agio anche su smartphone, in particolare se utilizzate gamepad e affini, ma i controlli si comportano piuttosto bene anche tramite touch screen (sorprendentemente).
Inmost è stato rilasciato originariamente nel 2020 sulle principali piattaforme (2019 su Apple Arcade), sviluppato da Hidden Layer Games e pubblicato da Chucklefish. Il prezzo sulle piattaforme tradizionali è di poco superiore ai 10 euro, mentre su iOS e Android viene proposto a circa 4 euro. E, a questo prezzo, è praticamente regalato.

Inmost inizia in una stanza, sfoggiando immediatamente il suo delizioso stile in pixel art quasi monocromatico, dove una tinta tra il verde e il blu sembra permeare il mondo di gioco. Ci renderemo conto quasi subito che lo stile è vicino all’horror. Un horror in realtà quasi decadentista, la speranza sembra aver abbandonato le tetre ambientazioni che esploreremo.
Le tematiche in effetti sono piuttosto adulte, hanno a che fare con la perdita, la depressione, la sopravvivenza. L’intero gioco ha una forte componente allegorica, e la narrazione è sviluppata in maniera davvero intelligente.

Vivremo l’avventura dalla prospettiva di tre diversi personaggi, ovvero una bambina pressoché indifesa, un uomo comune nelle sue esplorazioni dove la progressione dipende molto dalla risoluzione dei puzzle ambientali, e infine un cavaliere senza macchia dedito al combattimento e all’arte della guerra. Tre racconti che sembrano separati, ma che forse hanno qualcosa in comune, e che sveleranno i propri significati e connessioni solo proseguendo nella storia.
In generale parliamo di una narrativa di altissimo livello, che avevo già adorato durante il mio primo playthrough anni fa, e che ho piacevolmente riscoperto durante il mio nuovo gameplay su Android.

E parlando di gameplay, Inmost è appunto un adventure a scorrimento orizzontale. Questo significa che ci saranno puzzle ambientali da risolvere, combattimenti, esplorazione e un po’ di platforming. I tre protagonisti si giocano in modo piuttosto diverso, e questo offre un bel cambio di ritmica e approccio al gioco durante l’esperienza, ancora oggi apprezzabilissimo.
La bambina è quella più limitata nel range di azioni e possibilità: potrà solo interagire con piccoli oggetti trovati all’interno dell’abitazione. L’uomo è invece in grado di risolvere puzzle più complessi, sa attivare leve e meccanismi, arrampicarsi, usare gli elementi dell’ambiente, correre e fuggire via dai mostri che cercheranno di ucciderlo. Abbiamo infine il cavaliere, armato di spada, in grado di saltare e attaccare, distruggere ostacoli sul suo cammino ed apprendere abilità speciali.

Dal punto di vista meccanico le sezioni con l’uomo sono quelle più interessanti, grazie all’utilizzo di puzzle ambientali progettati con criterio, impegnativi al punto giusto, in una curva della difficoltà crescente e ben bilanciata. C’è un grande senso di coinvolgimento all’interno del mondo di gioco, ben presto si intuisce che c’è qualcosa di non detto, qualcosa che deve ancora essere svelato, e l’ambiente è protagonista nella maniera di narrarci le emozioni dei personaggi. Si tiene alta una tensione psicologica costruita dai luoghi, dallo stile, ma anche dalle creature mostruose che incontreremo, dalla nostra maniera di affrontarle. C’è un forte simbolismo visivo, un senso di inquietudine che verrà approfondito durante le circa 4 ore necessarie per arrivare al termine di questa particolare avventura.

Nessun problema nelle performance su smartphone di fascia media, Inmost era e continua ad essere molto leggero. C’è un supporto completo per controller di qualsiasi tipo, che vi consiglio di utilizzare naturalmente, ma non è strettamente necessario. Personalmente ho utilizzato un EasySMX M15, trasforma lo smartphone in una sorta di console portatile sulla falsariga di Nintendo Switch, molto comodo.

Consigliato
Inmost è un adventure a scorrimento che affronta temi profondi e per molti versi pesanti, indicato per i giocatori più inclini alla riflessione e dotati di una certa sensibilità. Di certo non è pensato per chi è alla ricerca di qualche ora di svago sparacchiando ai cattivi. Riesce a toccare argomenti delicati attraverso metafore ed allegorie che parlano con potenza e sfiorano le corde giuste, a patto che ci sia un’inclinazione in questo senso. La parte ludica non reinventa la ruota, i puzzle sono piuttosto accessibili ma piacevoli, i combattimenti semplici. La riedizione per piattaforme mobile è offerta a un prezzo ridicolmente basso. Un must buy a patto che abbiate quel tipo di sensibilità.

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