Little Big Adventure

Little Big Adventure – Recensione

Little Big Adventure è la riproposizione per sistemi mobile del classico adventure rilasciato nel lontano 1994. Il gioco fu ai tempi piuttosto apprezzato sia da parte della critica che dal pubblico, divenendo un vero e proprio cult per una nicchia del mercato, che riuscì ad apprezzare un prodotto minato da un livello di difficoltà forse troppo elevato per il giocatore medio. A distanza di 20 anni il gioco viene riproposto, mantenendo un comparto estetico identico all’originale, ma rinnovandosi completamente nel sistema di controllo, adesso ottimizzato per i controlli touch dei nostri smartphone.

Little Big Adventure

Il protagonista della vicenda è l’alieno Twinsen, e l’ambientazione è un pianeta dominato da un regime dittatoriale piuttosto simile a quello visto nel classico della letteratura di George Orwell “1984”.
A seguito di un sogno che preannuncia morte e distruzione, il nostro Twinsen viene incarcerato perché colpevole di aver profetizzato la fine del mondo, praticamente un folle instabile e pericoloso, inaccettabile per un regime del genere.
Qui inizierà la nostra evventura, attraverso la celebre fuga dalle prigioni che fungerà anche da tutorial, contrariamente a quanto avveniva nel gioco originale, che ci abbandonava semplicemente a noi stessi senza nessuna indicazione su come procedere. Altri tempi insomma.
Come già detto, il comparto tecnico e la grafica saranno identici a quelli originali, portandoci dunque a vedere il tutto attraverso una visuale isometrica dove personaggi tridimensionali si muoveranno su sfondi 2D pre-renderizzati.

Prenderemo presto confidenza con i controlli del gioco, del tutto rivoluzionati rispetto a quanto avevamo visto su PC e PlayStation. Potremo controllare Twinsen con un semplice tap sullo schermo, indicandogli la direzione da seguire. Tenendo il dito poggiato egli seguirà invece i nostri movimenti, cosa utile e da tener presente nel momento in cui vorremo muoverci con maggiore precisione, o fuggire nel minor tempo possibile dalle innumerevoli guardie presenti nelle varie ambientazioni.

Un tap su un personaggio ci farà interagire con esso, mentre un doppio tap ci permetterà di attaccarlo. I punti vita dei nostri avversari sono stati ridotti in maniera drastica rispetto al passato, e nella maggior parte dei casi sarà sufficiente un unico colpo per abbattere il nemico. Si tratta di una delle grosse novità introdotte a livello di gameplay, e volte in particolare a ridurre l’originale difficoltà di gioco, adattandolo se possibile alle esigenze del pubblico moderno, senza però tradire le origini dell’apprezzatissimo prodotto.

Altra differenza fondamentale è – come i veterani avranno intuito – la completa rimozione delle cosiddette “stance”. Nel gioco originale dovevamo infatti passare di continuo da una modalità all’altra, al fine di poter correre, camminare, camminare di soppiatto o attaccare i nemici. Tali azioni sono adesso automatizzate e possibili semplicemente attraverso il tapping, con la modalità aggressiva che si attiverà senza ulteriori complicazioni quando indicheremo di attaccare qualcuno, la modalità atletica che funzionerà al nostro doppio tap su un punto dello schermo e così via. Unica stance che resta da attivare ancora nel presente è quella silenziosa, che ci porterà a muoverci con circospezione per non produrre rumori, ed evitare così di farci sentire dai nostri nemici. Nessuna schermata o pausa all’interno del gioco comunque, sarà sufficiente pressare un tasto in alto a destra sullo schermo e il gioco sarà fatto.

Dobbiamo riconoscere che muoverci all’interno del mondo di gioco ha saputo restituirci sensazioni molto simili a quelle originali. Le ambientazioni continuano ad essere molto ispirate, anche se avremmo gradito un minimo di restyle estetico, magari per sfruttare le capacità hardware dei moderni dispositivi. Ciò non è avvenuto, e sfortunatamente il titolo mostra tutto il segno degli anni trascorsi. Il design è comunque piuttosto riuscito, oggi così come vent’anni fa, e molto dipenderà dall’approccio che il giocatore riuscirà ad avere con il prodotto, da intendere più come un porting riadattato nei controlli che come un vero e proprio remake.

Il mix tra sezioni adventure, trama e fasi platform riesce a garantire una varietà più che sufficiente nell’economia di gioco. Con buona pace di chi aveva imprecato in nove lingue con il titolo originale, le fasi platform sono adesso molto più semplici, con un indicatore visivo che ci mostrerà direzione e distanza che copriremo con i nostri salti.

Elemento più riuscito di Little Big Adventure continua ad essere l’ottima sceneggiatura e in particolare il lore, curatissimo, coinvolgente, immersivo come in pochi altri titoli. Il mondo di gioco è credibile eppure estremizzato nelle sue dinamiche, la storia viene sceneggiata con ritmi capaci di tenere alta l’attenzione.

Unica componente forse poco riuscita è la dispersività tipica dei videogame degli anni passati, molto in contrasto con il tenere per mano e il muoversi attraverso i binari del software moderno. Little Big Adventure non indica in maniera sempre chiara quale sia la successiva mossa da compiere, non accompagna il giocatore, ma lascia che sia lui a guardarsi intorno cercando di capire cosa fare. La soddisfazione è ovviamente superiore rispetto a quanto di frequente avviene nei titoli più recenti, ma i giocatori più giovani potrebbero trovarsi spiazzati, frustrati da una struttura forse troppo distante dalle proprie corde. Il nostro invito è comunque di provare il gioco a dispetto del prezzo premium, e di mandar giù qualche oretta persa magari a vagare cercando di capire cosa fare. La rete è piena di guide, dunque crediamo che il rischio di bloccarsi non sussista.
Fatevi un favore e recuperate questo pezzo di storia videoludica; vi accompagnerà per circa una dozzina di ore di gioco di ottima qualità.

+ Sceneggiatura e lore affascinanti
+ Rimosse le meccaniche a stance per un gameplay immediato
– Sistema di movimento poco convincente, manca uno stick virtuale
– Poco adatto ai meno navigati
– Nessun update grafico

Valutazione 7.4/10

Metascore 65/100
Little Big Adventure | Google Play | 4.49€
Little Big Adventure | App Store | 4,49€

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