Mechanic Escape – Recensione

Prendete i bellissimi Rayman Jungle Run e Fiesta Run, togliete il design favolistico e aggiungete un livello di difficoltà a metà tra il crudele e il subdolamente gratificante. Ecco, adesso dovreste avere un’idea piuttosto chiara di cosa sia Mechanic Escape. Perché se da una parte Ubisoft delizia la vista ed espande il proprio pubblico, dall’altra parte i developer indie non sono altrettanto carini nei confronti delle nuove generazioni, e si divertono con livelli di difficoltà d’altri tempi.

Mechanic Escape – Lunga vita al tubo catodico

Non sappiamo per quale motivo sia cominciata la carneficina, ma a giudicare dalla breve introduzione di questo Mechanic Escape sembra che la vita non sia molto facile per i poveri televisori a tubo catodico. Perché è esattamente questo che saremo nel gioco in esame, una TV a tubo catodico.

Mechanic Escape è un platform 2D a scorrimento orizzontale con alcuni elementi twitch, dove saremo chiamati a superare una serie piuttosto corposa di livelli difendendoci da pericoli di ogni sorta. All’interno dei livelli troveremo una sfilza di televisorini, che potremo liberare al tocco, un po’ come se fossero i classici oggetti collezionabili di un qualunque Rayman. Proprio il paragone con i due episodi mobile di Rayman non è casuale, poichè anche in Mechanic Escape il nostro personaggio correrà di continuo verso la fine del livello.

Ma non si faccia confusione: non si tratta di un’imposizione da parte degli sviluppatori, ma piuttosto di una semplice necessità del giocatore: all’interno dei livelli non avremo infatti vita facile, e saremo spesso (molto spesso) inseguiti da una sorta di mega schermo arrabbiato, che ci starà continuamente alle calcagna. Fermare la nostra corsa significherebbe lasciarsi annientare, e dunque ripetere il livello da zero. Per questo motivo l’unica sarà correre come dei forsennati, cercando di avere riflessi abbastanza pronti da superare tutti i pericoli che si pareranno sul nostro cammino, facendo intanto del nostro meglio per salvare i televisori imprigionati.

Tutto ciò che potremo fare sarà saltare, planare dolcemente e scalare pareti attraverso il classico salto muro contro muro, ma per il resto saremo del tutto disarmati, e gli unici elementi a venirci incontro dovranno essere quelli dello scenario.

Il livello di difficoltà della produzione è alto, ma la gradualità con cui gli sviluppatori hanno saputo strutturare i livelli ci permetterà un minimo di rodaggio e di allenamento. L’inizio dell’avventura si assesta su ritmi piuttosto blandi, e il platform risulta godibile da qualsiasi tipo di pubblico mentre comincia ad iniziarci alle meccaniche reali del gameplay.

Proseguendo incontreremo pericoli di ogni sorta, a partire dagli immancabili laser e lame rotanti, a finire a piattaforme che scompaiono e sostanze appiccicose che decreteranno la nostra fine semplicemente rallentandoci. Per evitare tutto ciò potremo fare affidamento sui nostri riflessi, certo, ma nei livelli più avanzati le cose saranno davvero troppo complicate. A questo punto entrerà dunque in gioco il tanto amato/odiato trial and error: saremo chiamati a memorizzare segmenti di livello in maniera tale da farci trovare più preparati all’inevitabile tentativo successivo. Lo sforzo mnemonico sarà in questo caso necessario, con un approccio d’altri tempi che ad alcuni piacerà, ad altri non proprio.

Il problema è che quando vieni inseguito da un maxi schermo furioso non hai molto tempo di star lì a riflettere su quale parte del livello venga dopo, né vai a farti il problema di un eventuale conto alla rovescia (che non c’è, né avrebbe motivo di esserci, per l’appunto).
Mechanic Escape stressa, mette ansia, è frenetico, non lascia respirare. Ma riuscire a superare finalmente uno di quei livelli impossibili, dopo aver perso magari una dozzina di vite o più, è certamente un’esperienza gratificante.

Commento
Mechanic Escape è un platform parecchio impegnativo, ma ben modulato in una curva della difficoltà graduale e progressiva. Non è un gioco rilassante, ma piuttosto sa mettere addosso una certa ansia, e non è pensato per chi tema le sfide impegnative. Se avete apprezzato gli ultimi episodi 2D di Rayman ma ritenete che fossero troppo semplici, forse questo titolo farà al caso vostro. Ma se tendete a spazientirvi o se non vi ritenete dei giocatori navigati probabilmente è meglio che rivolgiate altrove le vostre attenzioni.

+ Ottima progressione della difficoltà
+ Impegnativo e molto gratificante
– Per molti sarà troppo difficile
– Design dei livelli migliorabile

Valutazione 7.9/10

Metascore 80/100
Mechanic Escape | Steam | 4.99€

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