Mortal Kombat 1 – Recensione | Affinamenti per un solido reboot

Mortal Kombat 1, sviluppato da NetherRealm Studios e pubblicato da Warner Bros. Games, è l’ultima iterazione di uno dei più amati franchise di picchiaduro di sempre. Il passaggio alla corrente generazione di console ha permesso un balzo in avanti tecnologico notevole. La grafica del gioco, i comandi sempre reattivi e un roster di personaggi ben noti contribuiscono al fascino di questo nuovo centro di NetherRealm Studios. Che siate veterani della serie o neofiti, Mortal Kombat 1 offre una solida esperienza all’interno del genere dei picchiaduro.
Il gioco è disponibile su PC Windows tramite Steam, PS5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch. Abbiamo provato in modo approfondito la versione per PC Windows di Mortal Kombat 1, e siamo pronti a offrirvi la nostra recensione completa.

Mortal Kombat 1 – Recensione

Mortal Kombat 1 offre ai giocatori tre modalità di gioco distinte che rendono l’offerta del gameplay ricca e anche abbastanza variegata. Potremo quindi scegliere fin da subito se immergerci nella narrazione e partecipare alle battaglie della modalità Storia, o magari optare per un approccio più diretto, impegnandoci in ben 101 combattimenti per mettere in mostra le nostre abilità.

Modalità Storia – Quasi un film

In Mortal Kombat 1, NetherRealm Studios ha notevolmente migliorato il suo approccio alla narrazione, cosa evidente nella modalità Storia. Questa segna uno dei punti più alti negli sforzi narrativi dello studio, eccellendo sia nella presentazione cinematografica che nella complessità della trama. La storia prosegue dopo gli eventi di Mortal Kombat 11, con Liu Kang che utilizza la manipolazione del tempo della Clessidra di Kronica per ricreare l’universo.

Mortal Kombat 1 – Trailer di lancio

La Modalità Storia è composta da 15 capitoli suddivisi in quattro atti, ciascuno incentrato su un personaggio specifico e iconico del franchise di Mortal Kombat. I giocatori vivranno lo svolgersi degli eventi dalla prospettiva dei diversi personaggi, assistendo a ottimi filmati e giocando durante i classici combattimenti. In genere, i giocatori affrontano quattro avversari in ogni capitolo, il che aiuta a far progredire la storia e consente di apprendere le mosse uniche di ogni personaggio. Alla fine della Modalità Storia, i giocatori dovrebbero avere ottenuto una buona infarinatura sulla maggior parte dei personaggi.

Per quanto riguarda la narrazione, Mortal Kombat 1 offre un’esperienza piacevole e visivamente impressionante. L’inclusione di scene mozzafiato conferisce al gioco un’atmosfera cinematografica, sembra quasi di assistere a un vero e proprio film. Tra l’altro la sceneggiatura è anche più intricata rispetto a quella vista nei capitoli precedenti. In questi ultimi la Modalità Storia e le scenette animate lasciavano un po’ a desiderare e servivano principalmente a mostrare i personaggi. Questa edizione adotta invece un approccio narrativo più deliberato e coinvolgente. La storia si svela gradualmente, introducendo intriganti colpi di scena che migliorano l’esperienza complessiva.

Un potenziale difetto è la durata relativamente breve della storia, che richiede circa cinque ore per essere completata. Essendo uno che apprezza le narrazioni coinvolgenti nei giochi di combattimento, avrei naturalmente desiderato una trama più lunga. Tuttavia, è importante notare che questa durata è piuttosto standard per il genere, con rare eccezioni come nel caso di Street Fighter 6.

Modalità Invasione – Un po’ di delusione

La modalità Invasione è stata promossa come destinata a prolungare significativamente il gameplay oltre la breve campagna principale del gioco. Introduce un tabellone di gioco in stile Mario Party, in cui i giocatori affrontano sfide, incontri con avversari e guadagnano varie ricompense. Queste ricompense includono oggetti cosmetici permanenti che rientrano nell’equipaggiamento, animazioni di provocazione e mosse finali, oltre a ricompense uniche della modalità come i Talismani, che offrono vantaggi nei combattimenti. I giocatori possono anche acquisire punti abilità per potenziare diverse caratteristiche dei personaggi, un elemento se vogliamo più ruolistico che comunque non stona nell’esperienza.

A conti fatti però, la modalità Invasione non soddisfa le aspettative, apparendo in qualche modo poco sviluppata e realizzata in modo discutibile. Spesso gli effetti dei Talismani e delle altre ricompense non sono chiari o risultano difficilmente rilevabili durante il gioco. Detto in parole povere, la modalità Invasione assomiglia più a un’esperienza da gioco mobile, caratterizzata da un percorso di progressione prevalentemente lineare e da un gameplay ripetitivo e poco ispirato. Alla fine, sembra un grinding monotono per ottenere ricompense, privo dell’esperienza di gioco coinvolgente e divertente che era stata anticipata.

Modalità Torre – Poche novità

Fortunatamente, i fan della Modalità Torre troveranno conforto nel suo ritorno in Mortal Kombat 1.
Considerando che si tratta di un reboot del franchise, avremmo sperato in sfide più elaborate, sia nuove che vecchie. Invece, le modalità di gioco sembrano un po’ basilari e mancano della profondità necessaria per renderle davvero coinvolgenti.

Mortal Kombat 1 affina il gameplay

Da un punto di vista più squisitamente meccanico, le combo e le liste di mosse in Mortal Kombat 1 offrono un’esperienza soddisfacente. Il ritorno degli iconici Fatal Blow con raggi X è sicuramente un aspetto positivo. Inoltre, questa edizione introduce alcune delle Brutality e delle Fatality più truculente e divertenti che abbiamo visto nella serie. Nel complesso, il combattimento è estremamente fluido, e ciascun personaggio offre quelle variazioni sul tema che incrementano sensibilmente la longevità finale del gioco.

Per quanto riguarda il tempo trascorso nelle Modalità Online, sebbene sia stato limitato a poche ore, non ho riscontrato problemi significativi di lag o di sincronizzazione nella maggior parte delle partite. Attualmente, sembra che le Modalità Online consistano principalmente in Modalità Classificate, Casuali e Stanze Private. Sebbene queste modalità siano indubbiamente importanti per il gioco online competitivo, un po’ più di varietà nelle modalità di gioco online sarebbe stata una gradita aggiunta.

Mortal Kombat 1 e micro transazioni

Nonostante le mie impressioni generali su Mortal Kombat 1 siano state perlopiù positive, ci sono alcune preoccupazioni che è giusto riportare. La più significativa è l’assenza di una modalità di gioco più sostanziosa, che impedisce al gioco di raggiungere il suo pieno potenziale. Personalmente, nei picchiaduro amo soprattutto le esperienze in giocatore singolo. Nutrivo alcune aspettative nei confronti della modalità Invasione, che alla fine è risultata solo sufficiente. Mi auguro che futuri aggiornamenti o iterazioni affrontino questo problema e riescano ad offrire un’esperienza più soddisfacente per chi gioca in solitaria.

Un altro dubbio riguarda – senza troppe sorprese – l’inclusione delle microtransazioni in Mortal Kombat 1, un elemento su cui non possiamo soprassedere durante una recensione. Capisco che questa sia diventata una pratica comune, ma trovo che sia del tutto fuori luogo in un gioco del genere, che potrebbe anzi sfruttare skin ed elementi cosmetici per incrementare il senso di progressione e la longevità del gioco, senza fare ricorso al portafogli. Specie dopo aver sborsato 70 euro.
Nel gioco, i giocatori guadagnano Kredits e Koins attraverso il gameplay, con i Kredits che vengono azzerati ogni stagione ed utilizzati esclusivamente per ricompense cosmetiche. I Koins, d’altra parte, persistono e vengono utilizzati per sbloccare diverse ricompense e cosmetici attraverso il Santuario. C’è anche una terza valuta chiamata Cristalli del Drago, che può essere ottenuta in quantità limitate attraverso il gameplay, ma è principalmente destinata all’acquisto con denaro reale. Sfortunatamente, i cosmetici più desiderabili sono generalmente ottenuti attraverso i Cristalli del Drago. Tristezza infinita.

Consigliato

Nonostante i dubbi, Mortal Kombat 1 rappresenta un notevole passo avanti per la serie. Il gameplay di base ha raggiunto nuove vette, che ritengo siano l’aspetto più critico nel genere dei picchiaduro. Serve come un ottimo punto d’ingresso per i neofiti del genere e persino per giocatori più casual che vogliano solo rilassarsi o avvicinarsi a questo tipo di produzioni.
La Modalità Storia offre un’esperienza molto cinematografica, che da sola sarà un viaggio avvincente per tutti gli amanti del franchise di Mortal Kombat. Nonostante una selezione limitata di modalità e la spinta superflua per le micro transazioni, Mortal Kombat 1 rimane divertente da giocare, come ci auguriamo di aver spiegato in questa recensione. In definitiva, si presenta come un reboot lodevole, e non vedo l’ora di scoprire cosa riserva il futuro per questo universo.

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