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[Recensione] Call of Duty: Advanced Warfare – Eclettico con personalità

Call of Duty: Ghosts ha rappresentato un primo approccio della serie alla corrente generazione di console, ma il suo non voler osare ha portato il titolo a venire snobbato da molti. A un anno di distanza dal lancio delle nuove piattaforme, ecco dunque arrivare Advanced Warfare, primo capitolo del celebre franchise Activision che rende giustizia alla generazione corrente, grazie in particolare alla personalità mostrata da Sledgehammer Games, il nuovo team incaricato dello sviluppo.

Call of Duty: Advanced Warfare – Eclettico con personalità

Gli appassionati di cinematografia avranno certamente notato la presenza del grandissimo Kevin Spacey nel cast del gioco. Il suo personaggio, Jonathan Irons, svolgerà un ruolo chiave nell’intera vicenda, nei panni di un potente assetato di un sempre crescente potere.

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Sledgehammer Games ha ben pensato di dare sfogo alla propria creatività, riuscendo a rinfrescare una IP che da troppo tempo ristagnava in idee non più al passo con i tempi.
Abbracciando allora il sentiero intrapreso dai vari Crysis e Titanfall, il perno del gameplay diventa la Exo Suit, esoscheletro che apre la via a tutta una serie di possibilità finora mai sperimentate nel franchise.

Se infatti Ghosts proponeva una panoramica sulle tecnologie più avanzate del nostro presente (e immediato futuro), Advanced Warfare si sbizzarrisce con ipotesi più o meno realistiche, tutto a beneficio del sistema di gioco e dell’innovazione.
Ecco dunque che – in puro stile Destiny – potremo lanciarci in salti sovrumani o doppi salti, scatti a gran velocità, la possibilità di colpire cose e persone con una potenza inaudita e via dicendo. Chiaramente si sta parlando solo delle novità introdotte dal nostro esoscheletro, ma Advanced Warfare aggiunge anche tutta una serie di strumenti di morte a cavallo tra scienza e fantascienza.
Il feeling generale della produzione è quindi pesantemente rinverdito, nettamente più fresco rispetto a quanto visto nei capitoli più recenti della serie, cosa certo graditissima da parte nostra, ma che ha fatto storcere il naso ai giocatori più tradizionalisti, quelli più ancorati al more of the same. Non ci sentiamo di appoggiare questa visione, e riteniamo anzi che il coraggio di Sledgehammer sia da premiare: restare fedeli alle proprie radici ha senso, ma ostinarsi a ricadere sempre negli stessi errori può non essere la cosa più saggia del mondo. Bava Sledgehammer!

Se le meccaniche della produzione sono in effetti piacevoli e gratificanti, la struttura generale della progressione non ha subìto le modifiche che ci saremmo aspettati. Call of Duty: Advanced Warfare rimane un’esperienza estremamente lineare, votata al sensazionalismo e a una regia molto stretta da parte degli sviluppatori, che vogliono ancora una volta collocare il giocatore su binari per affascinare in maniera quasi cinematografica. Dimentichiamo dunque la libertà di movimento offerta da titoli open come Far Cry o Borderlands, e dimentichiamo anche la poliedria di Bioshock. Call of Duty possiede una storia, vuole narrarla, e non desidera variazioni sul tema.
Si tratta di un limite che affligge questo franchise da parecchio tempo, ma che molti giocatori apprezzano, in quanto preferiscono sentirsi guidati e tenuti per mano attraverso lo svolgimento della vicenda.

A dispetto della presenza del buon Spacey, anche in questo capitolo della serie la modalità Multiplayer la farà senza dubbio da padrone. Call of Duty è storicamente legato agli scontri tra giocatori, e Advanced Warfare si assicura fin da subito di fornire una buona mole di contenuti (si parte con 13 mappe), che ci terranno impegnati per mesi a venire (anche in previsione degli immancabili DLC).

Questa volta saremo incoraggiati a variare il più possibile il nostro stile di gioco, provando armi differenti e completando numerose sfide presenti nelle modalità multiplayer. Questo ci permetterà di puntare ai loot speciali, ottenibili soltanto in questo modo, con un sistema che premia l’abilità del giocatore e la capacità di adattamento, sistema che francamente gioverebbe moltissimo a un altro titolo di Activision che proprio nel multiplayer e nella distribuzione dei loot continua ad avere problematiche del tutto incomprensibili (inizia per D e finisce per estiny).
Buono il bilanciamento delle nuove armi, con nessuna sensazione del tipico “overpower”, né previsioni di imminenti fix. I giocatori meno avvezzi dovrebbero godere di tale bilanciamento, riuscendo ad essere – almeno sulla carta – competitivi.

Una modalità davvero bizzarra introdotta in questa versione è la Uplink, concettualmente una sorta di basket omicida. In tale modalità saremo chiamati a uccidere i membri dell’altra squadra per mettere le mani su un oggetto sferico, che dovremo infine lanciare in una sorta di meta. Si tratta a tutti gli effetti di uno sport insomma, diversivo tutto sommato piacevole e decisamente particolare.

Parliamo adesso dell’aspetto più negativo della produzione, ovvero il comparto tecnico.
Visivamente questo Advanced Warfare è un ottimo prodotto, ma purtroppo ci troviamo nuovamente ad avere a che fare con un gioco non ottimizzato a dovere prima del lancio, almeno per quanto riguarda la versione PC Windows.
Sia AMD che Nvidia hanno dovuto immediatamente rilasciare driver per “ottimizzare” il gioco; in realtà, Call of Duty Advanced Warfare era inizialmente ingiocabile su più configurazioni.
Ad oggi non siamo stati in grado di far partire il gioco su AMD Radeon 7870, abbiamo riscontrato numerosi problemi di stuttering e nel framerate con una GeForce GTX 480 a prescindere dalla risoluzione adottata, e abbiamo infine dovuto fare affidamento su una più recente GeForce GTX 770. In ciascuno dei casi i driver erano aggiornati all’ultima versione.
I classici problemi post lancio che assalgono la maggior parte dei titoli tripla A su PC affliggono dunque anche questo episodio della saga, cosa per certi versi inaspettata, ma che sta ormai divenendo prassi. Davvero un peccato.

Conclusioni
Call of Duty: Advanced Warfare è un buon capitolo all’interno della serie, che forse scontenterà chi vuole un more of the same, ma che nel contempo farà felici i giocatori alla ricerca di innovazione e dello svecchiamento di un brand così importante nel mondo dell’intrattenimento. Sledgehammer Games ha fatto un ottimo lavoro nell’implementare meccaniche solide e riuscite, ma forse non ha osato abbastanza nella narrativa, volendo fornire un racconto a nostro avviso troppo lineare e quasi “su binari”, così come avvenuto in passato. Il comparto tecnico della versione PC non riesce purtroppo a brillare, a causa di problematiche su cui non sarebbe giusto soprassedere, e che hanno fatto infuriare moltissimi utenti sui forum di discussione. Da parte nostra ci sentiamo di consigliare la versione console del gioco a chi cerchi un FPS solidissimo in multiplayer e dotato di una eccellente regia in singolo. Se però desiderate giocare su PC vi invitiamo ad attendere che i tempi (e il software) vengano ottimizzati a dovere.
+ Innova la serie e offre un gameplay molto gradevole
+ Sceneggiatura single player piacevole
+ Kevin Spacey!
+ Multiplayer ancora solidissimo e ben bilanciato
– Single player troppo lineare, come da tradizione
– Problemi tecnici inaccettabili nella versione PC

Valutazione 7.9/10
Metascore 77/100
Call of Duty: Advanced Warfare | Steam | 59.99€

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