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Recensione: Dead Rising 4 – La mietitura dei non morti

Mentre aspettiamo impazientemente di conoscere il futuro di Clementine nella terza serie di The Walking Dead, c’è spazio per un altro tipo di zombie. Parliamo di quelli un po’ più tonti, un po’ più lenti, un po’ meno famelici. Parliamo di quelli che rientrano con orgoglio nella categoria “carne da macello”.
Dead Rising 4 ci porta nuovamente a fare del nostro peggio contro orde di non morti che sanno di musou. Parliamo di migliaia di creature (quasi) indifese da fare a pezzi, se possibile in maniera creativa. Perché la creatività è un elemento importante della nostra umanità, ed è giusto che risalti anche nell’eviscerazione.

Dead Rising 4

Uscita 6 Dicembre 2016
Lingua Italiano
Piattaforme PC, One
Versione recensita One
Prezzo al lancio 64,99€

In Dead Rising 4 torniamo a vestire i panni di Frank West, ancora una volta in quel di Willamette. Capcom non ha mai cercato di stravolgere questa serie, e nemmeno il quarto capitolo appare rivoluzionario. Siamo rimasti tuttavia piuttosto sorpresi dalla trama del gioco, molto più complessa di quanto ci aspettassimo. La storia viene narrata attraverso dialoghi, scenette e ottimi sketch in stile fumetto, che tante volte ci hanno fatto dimenticare di avere a che fare con uno dei franchise più casinisti e ignoranti degli ultimi anni, il che è certamente un bene, e un cambio di passo importante per questa IP.

Dead Rising 4 ha aggiunto alcuni elementi interessanti alla formula di base, su tutti la rimozione del timer. Questa volta avremo a disposizione tutto il tempo del mondo per scoprire Willamette. Gli sviluppatori hanno aggiunto un corposo quantitativo di collezionabili che ben si sposa con la nuova libertà di esplorazione, dato che adesso non sarà necessario correre da una parte all’altra per completare gli obiettivi in tempo. Parlando di collezionabili, questi includono progetti per le armi, oggetti e graffiti su cui il nostro Frank potrà sfogare la propria voglia di fotografie. Tra le altre cose potremo anche dedicarci a missioni secondarie di vario genere. Potremo ad esempio dover salvare dei civili intrappolati o svolgere dei mini giochi investigativi dove la nostra fotocamera diventerà una sorta di gadget alla Batman. Proprio la fotocamera si integra bene con il personaggio e con il gameplay del gioco. Potremo farci dei selfie, ottenendo punteggi particolari in base alla tipologia di foto. “Tipologia” significa nello specifico fotografarsi in compagnia di un cadavere in situazioni divertenti o molto pulp.
I contenuti addizionali sono davvero numerosi.
La struttura del gioco sarà quella tipica degli open world, con un grande centro commerciale a nostra disposizione, così come un intero quartiere di Willamette.
A prescindere dalla località, le parole d’ordine saranno zombie e massacro.

Le volontà esplorative del giocatore saranno accompagnate dalla presenza costante dei non morti. Questi saranno sempre ben disposti a farsi maciullare con un arsenale spaventoso, che ad ogni iterazione continua a espandersi. Come molti di voi sapranno, questo franchise è ben lontano dai classici survival a base di zombie. Largo dunque a stanzoni zeppi di creature affamate ma non troppo e a un protagonista che non si farà problemi a sperimentare su di esse un potenziale bellico straordinario, bizzarro e squisitamente violento.

dead rising 4

Gli sviluppatori hanno continuato – giustamente – a sbizzarrirsi, con il grosso del lavoro delegato al sistema di crafting. Questo è stato semplificato in maniera considerevole, ma ogni arma continuerà ad essere soggetta a usura. Ciò significa che saremo spinti più e più volte a cambiare strumento, a raccogliere ciò che incontriamo strada facendo, di fatto impedendoci di utilizzare troppo a lungo gli stessi oggetti. Purtroppo il sistema di combattimento resta davvero semplice, e il generale livello di difficoltà è molto basso. Questi due elementi potrebbero portare facilmente alla noia, ma nel nostro caso ciò è stato vero solo in parte. Dead Rising 4 è casinista, maciullare i nemici è divertente e la quantità di cose da fare tiene impegnati. Sporadicamente incontreremo degli avversari più forti dei canonici zombie, ma in linea di massima l’esperienza sa essere gratificante a dispetto della difficoltà irrisoria.
Ad ogni modo avremmo voluto poter scegliere il livello di difficoltà, siamo certi che il gioco ne avrebbe solo guadagnato.

Gli sviluppatori hanno rimosso il multiplayer cooperativo dei precedenti capitoli, non sappiamo bene perché. Ciò che avremo adesso è una sorta di playlist dove saremo chiamati ad affrontare una manciata di missioni in compagnia di 3 compagni. Sarebbe stato molto più intrigante poter affrontare la campagna insieme ai nostri amici.
La modalità in questione scade un po’ in una sorta di orda che non ha un gran mordente. Sembra più che altro una specie di riempitivo, giusto per dire “anche noi abbiamo il multiplayer”. Con ogni probabilità la proverete giusto una volta per poi parcheggiarla per sempre.

dead rising 4

Abbiamo provato il gioco su Xbox One, dove gira in maniera accettabile. L’elemento che ci ha più sorpresi è paradossalmente il framerate, imperfetto, instabile eppure ottimo se consideriamo lo straordinario numero di personaggi a schermo. La mole poligonale è davvero notevole e, per quanto i FPS subiscano dei cali, tutto sommato siamo più che soddisfatti.
Qualche problema di troppo invece per quanto riguarda pop up e pop in. Ci sono tanti elementi dello scenario che appaiono e scompaiono, la banda della console è probabilmente satura.

In sintesi
Dead Rising 4 è un gioco adatto a chi per rilassarsi desidera fare una carneficina di non morti, magari in un centro commerciale addobbato per le festività natalizie. Non c’è nessuna rivoluzione rispetto ai precedenti capitoli della serie. Ci sono tuttavia alcune piccole novità che migliorano l’esperienza generale, su tutte la rimozione del timer. C’è ora più spazio per l’esplorazione, per i collezionabili e per le attività secondarie. Le dieci ore teoriche necessarie a completare l’avventura diventeranno facilmente una ventina.
Peccato che non si sia fatto qualcosa per migliorare il sistema di combattimento, fin troppo banale, o per aumentare un livello di difficoltà che non metterà paura proprio a nessuno.
Valutazione scala 1/10

7.6
+ Trama inaspettatamente buona
+ Divertimento di qualità ignorante
+ La rimozione del timer consente esplorazione e attività secondarie
– Sistema di combattimento scialbo
– Livello di sfida inesistente
– Alcune problematiche tecniche
– Multiplayer da dimenticare

*Recensione basata su una copia promo acquistata dalla redazione*

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