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[Recensione] Kathy Rain – Punta e clicca per adulti

Data di Uscita 5 Maggio 2016 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Mac Versione recensita PC

Kathy Rain è un’avventura grafica punta e clicca pensata per un pubblico chiaramente maturo, non nel senso che sia un pornazzo, ma perché le tematiche e la storia si muoveranno ben presto verso il cupo, il surreale, riuscendo a far presa sul pubblico più navigato e con qualche anno sulle spalle.
Si tratta di una produzione indipendente, la prima di Clifftop Games, un esordio coi fiocchi per un titolo che merita adesso di apparire anche su altre piattaforme, e che siamo certi farebbe faville su dispositivi mobile grazie ai controlli touch. Cerchiamo adesso di comprendere il reale valore di questo prodotto.

Kathy Rain

Kathy è una studentessa di giornalismo dal carattere forte. La dipartita del nonno la porterà a investigare su un caso su cui quest’ultimo stava lavorando, il presunto annegamento di un’adolescente che però sembra non essere stato un semplice incidente.
La storia del gioco si sviluppa partendo dai personaggi stessi, in primis Kathy, splendidamente caratterizzata, esplicita, diretta eppure dotata di un grande spessore. Interessante come la compagna di camera sia esattamente il suo opposto, creando una spaccatura che funziona e che rende i due personaggi quasi complementari.

Da bravi investigatori, il nostro compito sarà cercare di far luce sulla morte della ragazza, interrogando potenziali testimoni e persone che potrebbero rivelare dettagli in più, o semplicemente analizzando dei dati in cui capiterà di imbattersi.
Potremo porgere delle domande ai vari NPC in base agli argomenti a nostra disposizione, che si andranno sbloccando man mano che proseguiremo nelle indagini.
Se la struttura può ricordare quella dei classici Broken Sword, la generale atmosfera e il clima che si verrà presto a creare sono molto più vicini a quelli cupi dei vari Blackwell. La nostra protagonista è intelligente, potremmo dire brillante, ma non disdegna di lasciarsi andare a battute che strizzano un po’ l’occhio ai classici di Lucas, pur senza raggiungere livelli di “demenzialità” simili.
Parlando di Lucas, un altro elemento in cui Kathy Rain si distanzia parecchio dalla struttura di Ron Gilbert e Tim Schafer è il generale livello di sfida, in questo caso più basso e più basato su una logica di tipo lineare. Il motivo è da ricercare soprattutto nel fatto che le avventure grafiche dei vecchi tempi contavano su un gran numero di locazioni differenti e non davano informazioni chiare al giocatore riguardo dove andare (pensiamo al bellissimo Day of the Tentacle).
Fondamentalmente non ci si chiederà di andare a spasso tra decine di aree differenti cercando un filo logico, ma gli enigmi risulteranno in qualche modo più circoscritti, dunque meno dispersivi e anche più facili nella risoluzione. Esistono delle sporadiche eccezioni, sono presenti alcuni puzzle che vi daranno un po’ di filo da torcere, ma in linea di massima se avete una certa esperienza con le avventure punta e clicca riuscirete ad arrivare ai titoli di coda senza particolari difficoltà.

kathy rain

Elemento interessante è proprio la parte finale del gioco, che si sposta sul misticismo e sul surreale in maniera affatto forzata ma piuttosto molto affascinante. C’è un pizzico di delusione in quanto Kathy Rain lascia un po’ di cose in sospeso, ed è chiaro che gli sviluppatori intendano lavorare almeno ad un seguito per spiegare alcuni dei punti più stuzzicanti della sceneggiatura. Seguito che ci auguriamo possa trovarsi già in uno stato di sviluppo attivo, considerata l’alta qualità di questo primo prodotto.

Dal punto di vista tecnico e grafico Kathy Rain utilizza un 2D vecchio stile con pixel senza vergogna e risulta visivamente apprezzabilissimo, specie per i nostalgici. Non è una grafica straordinaria, nel senso che il livello di dettaglio è buono e l’impostazione adeguata, ci sono tanti dettagli ma manca una particolare classe nella riproduzione degli ambienti o dei modelli dei personaggi.
Risulta insomma tutto funzionale, e noi va benissimo così.

Conclusioni
Kathy Rain è un’avventura grafica punta e clicca che si fa forte di una scrittura eccellente, di una trama affascinante e di una protagonista che non avrà alcuna difficoltà a divenire in futuro una vera e propria icona del genere, se supportata degnamente.
Il gioco è accessibile, nella maggior parte dei casi il livello di difficoltà resta nella media grazie in particolare al numero di ambientazioni, che non porta ad alcun senso di dispersione e che permette al giocatore di concentrarsi sull’enigma senza vagare senza meta alla ricerca di qualche indizio sfuggito ai propri radar.
Il gioco è interamente in inglese, ma se non avete problemi con la lingua e apprezzate questo genere vi consigliamo caldamente l’acquisto, anche solo per gustarvi l’ottima sceneggiatura. Adesso però serve un seguito!
Valutazione scala 1/10

8.6
+ Ottima sceneggiatura
+ Protagonista davvero riuscita
+ Nessuna spiacevole sensazione di dispersione
+ Enigmi ben progettati
+ Livello di difficoltà per tutti
– Tutto in inglese
– Molti temi richiedono un seguito

*Recensione basata su una copia promo fornita dallo sviluppatore*

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