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[Recensione] Minecraft: Story Mode – Episodio 3: The Last Place You Look

Data di Uscita 24 Novembre 2015 Lingua Inglese
Piattaforme PC, PS4, One, PS3, 360, iOS Versione recensita PC

A fronte di una partenza non proprio eccelsa, Telltale ha deciso di accelerare il rilascio degli episodi di Minecraft: Story Mode dandoci velocemente accesso al terzo, denominato The Last Place You Look.
Mentre i primi due capitoli si erano limitati ad aprire il sipario sulla storia puntando tutto sull’azione frenetica, come sempre strutturata in copiosi QTE, e lunghi dialoghi, questa porzione di gioco sembra concentrarsi sul vero e proprio gameplay proponendo diverse sezioni esplorative e puzzle.
Servirà a risollevare le sorti del titolo?

The Last Place You Look

Si riprende dalle profondità, ancora alla ricerca del desaparecido Soren con il tempo che stringe, i nemici che continuano a tendere improvvise imboscate e Petra/Gabriel che peggiora di minuto in minuto.
Nonostante tutto, i nostri eroi rimangono compatti e, grazie all’amuleto dell’ordine, seguono la pericolosa pista delle caverne sotterranee, tra ragni, creeper e famelici zombie.
La location principale in cui si svolge l’episodio, però, è il covo di Endermen nel quale pare che si nasconda lo sfuggente Soren, rintanato in un rifugio a prova di apocalisse per studiare le strane creature nere.

Qui gli sviluppatori hanno piazzato alcuni piccoli enigmi ed altri elementi interattivi al fine di donare un minimo di giocabilità effettiva ad un’opera finora troppo automatizzata e su binari, a prova di bambino in ogni suo aspetto.
Non che tali introduzioni la rendano d’un tratto complessa e soddisfacente, sia chiaro, ma contribuiscono per lo meno a tenere vivo l’interesse del giocatore in una sezione dal ritmo piuttosto basso che serve solo da preludio all’esplosione di avvenimenti della seconda parte.
Ad essa si giunge piuttosto rapidamente, vista la durata esigua dell’avventura (circa un’ora e mezza), e non senza colpi di scena: la sorte di un personaggio e la “sorpresa” di un altro rappresentano senza dubbio l’apice di una narrativa in fase di crescita che ci auguriamo possa mantenersi su tali livelli fino alla conclusione.
Buono il focus su Jesse, adesso sulla buona strada per diventare protagonista indiscusso, e meno sui secondari -in gran parte mal caratterizzati-, giacché i dialoghi scarseggiano sia in quantità che in qualità rimanendo purtroppo ancora in balia della febbre da Pegi 12, obbligato per questioni di accessibilità da un pubblico di minori.
Si tratta dunque di un capitolo riuscito solo in parte, con la piattezza congenita della serie che pervade le fasi iniziali e centrali ma svanisce totalmente sul finale, ravvivando un intreccio in precedenza poco intenso e coinvolgente grazie soprattutto alla potenza dell’ultimo cliffhanger.

Nessuna sostanziale differenza dal punto di vista meccanico, ancora imperniato sui quick time event e sullo sporadico, semplicistico, combattimento in tempo reale con arco e spada; l’unica eccezione è concretizzata dalla maggiore apertura al roaming che valorizza l’esplorazione e l’utilizzo dell’inventario in fase di crafting, almeno inizialmente.
Piccoli screzi, infine, nel comparto acustico, costituito da una soundtrack decisamente ripetitiva e da un doppiaggio altalenante, vittima peraltro di saltuari errori che tagliano fuori alcune battute mandando l’audio fuori sincrono.

Conclusioni
Minecraft: Story Mode – Episodio 3: The Last Place You Look riesce, seppure non completamente, nell’impresa di rendere interessante una storia finora quasi soporifera, e lo fa servendosi di grossi colpi di scena perpetrati in successione a partire dalla seconda metà del capitolo, comunque non molto longevo.
L’accenno di apertura all’esplorazione, poi, lascia sperare in una progressiva crescita nella complessità dei puzzle e del crafting che dovrebbero, a nostro parere, essere sfruttati con maggiore enfasi dagli sviluppatori.
Tralasciando le prime sezioni, insomma, possiamo considerare questo terzo episodio un grande passo avanti rispetto alla mediocrità dei predecessori e quanto visto ci lascia ben sperare in prospettiva del rilascio degli ultimi due.
Valutazione

7,5
+ Ottima intensità nella seconda metà del capitolo
+ Maggiore attenzione alle fasi di gameplay
+ Trama che acquista spessore
– Prima fase un tantino piatta
– Parecchi secondari sono ancora inutili e anonimi
– Dialoghi di bassa qualità

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