[Recensione] Out There: Ω Edition – Da soli, nello spazio, e con poco ossigeno…

Data di Uscita 2 Aprile 2015 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Mac, Linux Versione recensita PC

I titoli dedicati allo spazio e all’esplorazione dell’universo, seppur affrontando la tematica da angolazioni diverse, posseggono un fascino particolare e capace di intrattenere. Da una parte abbiamo prodotti più riflessivi come Lifeless Planet e il prossimo No Man’s Sky, oppure produzioni dal grande budget come la serie di Mass Effect, senza dimenticare titoli ormai molto diffusi come FTL: Faster Than Light. Il gioco che ci accingiamo ad analizzare, Out There: Ω Edition, propone allora la sua personale lettura dell’esplorazione spaziale: vediamo di che si tratta.

Out There: Ω Edition

Quale mai può essere la sorte di un astronauta risvegliatosi dalla ibernazione nel bel mezzo dello spazio profondo? E’ questa la domanda di fondo che gli sviluppatori pongono al giocatore una volta iniziato Out There: Ω Edition. Il nostro obiettivo, infatti, sarà quello di cercare di sopravvivere all’interno di un ambiente ostile come lo spazio sconfinato, popolato da stelle e pianeti poco ospitali, e soprattutto poveri di risorse da utilizzare.

Il titolo, sviluppato da Mi-Clos Studio, si basa sull’esplorazione dello spazio da parte del povero astronauta, alla ricerca di una qualche salvezza. Nel fare ciò, il nostro (e dunque il giocatore), verrà a contatto con altre specie viventi, e dovrà prendere delle decisioni che cambieranno il suo destino, e il finale della vicenda.

Dal punto di vista pratico, il titolo combina elementi propri delle avventure testuali, nonché degli strategici a turni e dei manageriali. Il perché di tutto ciò è semplice: l’esplorazione dello spazio, infatti, avviene spostandosi da un pianeta all’altro della mappa. Ogni spostamento, però, consumerà tre elementi essenziali, ovvero ossigeno (necessario alla sopravvivenza dell’astronauta), carburante e la corazza dell’astronave. Nel momento in cui uno di questi tre elementi viene a mancare, il gioco finisce, e bisognerà ricominciare la nostra avventura dall’inizio. Come è possibile, allora, trovare tutte le risorse necessarie alla sopravvivenza e, nel frattempo, riuscire a capire come e dove dirigere la propria navicella? La chiave di tutto è, come prevedibile, l’esplorazione. Prima di spostarsi da un determinato sistema all’altro, infatti, il titolo ci informerà su quante risorse andremo a sacrificare: una volta effettuato il trasferimento, poi, ci si ritroverà all’interno di un mini sistema composto di norma da due, tre pianeti più un sole centrale. Ognuno di questi corpi celesti potrà offrire carburante, oppure altri materiali buoni per rafforzare la navicella e ossigeno.

Insomma, in Out There: Ω Edition in qualche modo la strategia giusta è: spendere per guadagnare. Il tutto è influenzato un po’ dalla fortuna, considerato che è possibile trovare un pianeta ricco di carburante proprio quando se ne ha più bisogno, ma anche dalle capacità strategiche del giocatore, il quale dovrà soppesare ogni sua mossa, cercando di prevederne le conseguenze. L’esplorazione dei pianeti, tra l’altro, farà sì che il personaggio principale dell’avventura venga a contatto con alieni i quali, molto spesso, comunicheranno in una lingua sconosciuta. In questo modo il nostro eroe ascolterà alcune parole che, una volta assimilate e associate a un concetto (come ad esempio paura, o amore) potranno essere riutilizzate in seguito. Riuscire a comunicare con gli altri esseri presenti nello spazio aprirà nuove interessanti opportunità, come lo sblocco di alcune opzioni narrative, oltre che l’accesso a nuovi componenti per la navicella.

Dal punto di vista tecnico, il titolo non offrirà mai la stessa avventura dato che le ambientazioni e gli eventi vengono generati in maniera procedurale, quindi man mano che il giocatore avanza nell’avventura. Questo potrebbe spingere a rigiocare anche una volta finita una prima eventuale run. Per quanto riguarda la grafica, il titolo offre una buona rappresentazione bidimensionale, che non si segnala per la verità né per una qualche specifica eccellenza, né per una data mancanza. E’ meglio soffermarsi, invece, sul più che buono comparto audio, composto da musiche adatte alle varie situazioni, e capaci di mantenere viva l’attenzione del giocatore anche durante le fasi meno concitate.

Segnaliamo, infine, alcune problematiche tecniche manifestatesi durante nel nostre prove: più di una volta, infatti, il titolo non ci ha permesso di andare avanti nell’avventura in corrispondenza di un pop up che segnalava un dato avvenimento narrativo (preferiamo non spoilerare i particolari della trama), con conseguente decisione da compiere. La scelta di una determinata voce ha difatti terminato la nostra avventura, considerato che da lì in poi non era più possibile continuare nell’esplorazione. Tutto ciò ci ha costretto a ripartire dall’ultimo punto di salvataggio, obbligandoci a optare per l’altra possibilità di scelta concessaci.

Conclusioni
Out There: Ω Edition è un titolo indubbiamente interessante, un acquisto tutto sommato consigliato se siete alla ricerca di un gioco che vi consenta di gestire le vostre risorse e, al tempo stesso, pianificare ogni futura mossa. A tutto ciò si accompagna un comparto narrativo quasi completamente basato su contenuti testuali, che presenta anche alcuni bivi in cui il giocatore dovrà prendere in mano il destino del protagonista. Insomma, un titolo più che discreto funestato da problematiche tecniche sulle quali, a parte qualche raro caso, si può sorvolare nella maggioranza delle occasioni.
+ Gameplay impegnativo
+ Lato strategico spesso appagante, legato alle scelte del giocatore
– Qualche problematica tecnica

Metascore ND
Out There: Ω Edition | Steam | 9.99€

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *