Data di Uscita 23 Febbraio 2016 | Lingua Italiano |
Piattaforme PC, PS4, One | Versione recensita PC |
Plants vs Zombies – Garden Warfare 2 corregge il tiro e migliora quanto fatto dal buon predecessore senza osare, ma ascoltando le richieste dei fan e offrendo infine un pacchetto molto più interessante, più completo e più ricco rispetto al primo capitolo.
Pur senza modificare le (solide) meccaniche di base, Electronic Arts e Popcap hanno lavorato bene, creando un gioco profondo che probabilmente metterà d’accordo un po’ tutti gli appassionati di questo folle franchise, che vuole essere un punto di riferimento per gli action multiplayer in terza persona.
Plants vs Zombies – Garden Warfare 2
Eliminati i vari menù del primo episodio, Garden Warfare 2 usa un approccio più simile a quello di Splatoon, offrendoci un hub principale composto da una roccaforte per le piante, una per gli zombie e un’area centrale di continui contrasti tra le due fazioni.
Esplorare la nostra base ci permetterà di accedere alle varie modalità di gioco, incrementate rispetto al passato, e con la presenza adesso di un single player più soddisfacente, utile per prendere confidenza con i controlli e con le meccaniche di base dei personaggi.
Niente storie di chissà che tipo: gli sviluppatori sono rimasti fedeli al proprio stile utilizzando nuovamente personaggi per certi versi grotteschi e per altri semplicemente ridicoli, riempiendoli di animazioni appropriate ed esilaranti.
Sempre dall’hub potremo inoltre cambiare personaggio, dedicarci ad attività secondarie, parlare con NPC che ci affideranno delle semplici missioni (un discreto diversivo) o andare alla ricerca di collezionabili.
Naturalmente anche in questo Garden Warfare 2 il cuore dell’esperienza è il riuscitissimo comparto multiplayer, adesso più ricco e dotato di un sistema di progressione dei personaggi basato sui punti esperienza. Ciascuno dei soggettoni a nostra disposizione dovrà dunque essere utilizzato se vorremo salire di livello, dunque bisognerà operare almeno all’inizio delle scelte, decidendo se vogliamo concentrarci sul grinding di un unico personaggio o se vorremo invece procedere per gradi, avanzando poco per volta con le nostre piante o zombi preferiti. Questa seconda opzione è a nostro avviso la più sensata, e permette di farsi un’idea piuttosto chiara di quali siano le creature più adatte al nostro stile di gioco già dopo poche sessioni. Dedicate almeno un’oretta a ciascuno dei personaggi disponibili: Garden Warfare 2 sa essere molto gratificante anche a bassi livelli, grazie a una struttura che invoglia alla cooperazione tra i vari membri della squadra. Inoltre, l’ottimo bilanciamento raggiunto da Popcap fa sì che per ciascuna unità delle Piante ve ne sia una degli Zombi perfetta per la sua neutralizzazione, e viceversa.
Diventa chiaro allora che un approccio un minimo ragionato diventa essenziale se vogliamo davvero vincere gli sconti, piuttosto che ritrovarci spalmati per terra per la maggior parte del tempo.
Gli sviluppatori hanno arricchito il vecchio roster presentando delle new entry che si amalgamano alla perfezione sul campo di battaglia, e francamente cominciamo a sospettare che di qui a breve Electronic Arts lancerà una bomba e proporrà la propria versione degli amiibo proprio grazie a questo franchise. Più che una sensazione è quasi una speranza, perché i modelli sono davvero realizzati bene, accattivanti, ironici, hanno personalità e stupidità, uno stile non indifferente, e da bravi collezionisti immaginiamo che metteremmo facilmente mano al portafogli se EA si facesse venire la brillante idea di lanciare sul mercato delle statuine dedicate a Plants vs Zombies.
Parlando di vere e proprie new entry, queste portano il totale a otto diverse unità (o classi, se vogliamo) per fazione. Tra i nuovi personaggi di Garden Warfare 2 abbiamo assolutamente adorato Super Zomb, una sorta di super eroe non morto dalla pettinatura molto anni ’60, lo sguardo non esattamente intelligente ma in grado di dimostrarsi efficace sia dalla media distanza che nel corpo a corpo. Super Zomb può infatti lanciare dei raggi laser per tenere il nemico lontano, oppure usare un’abilità speciale che gli permette di roteare su se stesso, braccia aperte e pugni chiusi, in un movimento che ricorda da vicino quello di Zangief di Street Fighter.
Molto interessante anche il personaggio di Rosa, vera e propria debuffer se pensassimo a un MOBA o a un MMO, in grado di ammaliare l’avversario e bloccarne del tutto le abilità speciali per il tempo necessario a farlo fuori.
Sempre tra i nuovi personaggi segnaliamo inoltre una sorta di tank, dotato di un vero e proprio scudo, molto divertente da utilizzare e in generale utile nel bilanciamento delle classi.
Proprio questo è uno dei punti forti dell’intera produzione: il bilanciamento e il controbilanciamento di ciascuno dei personaggi. Non avremo a che fare forse con 40 e più personaggi, ma i 16 presenti sono stati sviluppati con una grandissima cura per i dettagli, per garantire che ciascuno scontro risulti sempre divertente. Un passo avanti notevole rispetto al primo capitolo, afflitto proprio da questo genere di problematiche, con le piante che sembravano avere una vita con troppo facile rispetto a quella degli zombi.
Utilizzando la valuta guadagnata ingame sarà inoltre possibile acquistare delle carte per sbloccare nuovi personaggi o delle varianti di quelli in nostro possesso. Contrariamente a quanto ci aspettassimo, Electronic Arts è rimasta sulla retta via e non ha (ancora) implementato le micro transazioni in app, dunque se volete provare tutto ciò che il gioco ha da offrire dovrete spendere un bel po’ di tempo, farmare e ottenere quelle dannate carte. Naturalmente le micro transazioni saranno implementate nel prossimo futuro, così come avvenuto con il primo capitolo. Per adesso tuttavia Garden Warfare 2 richiede impegno e dedizione, e non fa sconti a nessuno.
Le modalità multiplayer sono le solite con qualche aggiunta tutto sommato abbastanza tradizionale. L’elemento nuovo che lascia più sorpresi riguarda invece proprio le vecchie modalità, che adesso potranno terminare con delle variazioni sul tema gradevoli, con le squadre che continueranno a darsele di santa ragione cercando allo stesso tempo di spingere un enorme pallone nella porta avversaria.
Che dire poi dell’ottimo livello artistico raggiunto da questo Garden Warfare 2? Popcap ha elargito varietà e diversificato le mappe sia nei colori che nelle forme, mostrando di sapere il fatto suo quando si parla di design.
Le animazioni sono fluide, l’engine abbastanza ottimizzato, il character design è ineccepibile, non a caso ci siamo dilungati nella speranza di vedere prima o poi dei modellini dedicati a questo franchise.
Conclusioni Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 fa sembrare il primo capitolo una sorta di demo incompleta. È più vasto, più profondo, più intrigante e offre molto di più, fondendo il gameplay tipico degli shooter 3D con quello più tattico dei MOBA. Senza dubbio avremmo gradito una modalità in singolo più ricca e magari accompagnata da una trama interessante, ma considerati gli enormi passi avanti compiuti con gli hub e con le missioni secondarie direi che per questa volta possiamo chiudere un occhio. Adesso però vogliamo i modellini. |
Valutazione 8.5 |
+ Molto più ricco del primo capitolo + Risolti tutti i problemi di bilanciamento + Ottime new entry + Buon sistema di progressione + Artisticamente delizioso |
– Single player da migliorare – Arriveranno le micro transazioni – Pensato solo per chi cerca il multiplayer |