rare replay

[Recensione] Rare Replay – Quei bei tempi andati

Data di Uscita 4 Agosto 2015 Lingua Italiano
Piattaforme Xbox One Versione recensita Xbox One

Chi ha avuto la fortuna di crescere durante le epoche degli 8 e 16bit conoscerà senza dubbio Rare, una delle aziende più prolifiche e importanti di sempre, legata in maniera indissolubile a Nintendo, almeno fino all’entrata in scena di Microsoft con la sua prima Xbox. Il sodalizio tra lo sviluppatore britannico e il colosso di Kyoto ha portato negli anni alla creazione di alcuni tra i giochi più belli di sempre, ed ecco dunque che Microsoft non si lascia scappare l’occasione e propone questo Rare Replay, una collezione di ben 30 titoli che i fan di vecchia data vorranno senza dubbio riscoprire.

Rare Replay

Che siate cresciuti con i classici Rare o meno, questo Rare Replay è un ottimo investimento, per quello che costa. Con appena 30 euro vi porterete infatti a casa una dozzina di capolavori senza tempo, tra l’altro invecchiati decisamente bene, pronti ad essere scoperti per la prima volta o a essere sperimentati nuovamente, magari a distanza di anni. Perché – diciamoci la verità – chi è cresciuto scannandosi con il fratello su Snake Rattle ‘n’ Roll proverà un certo brivido pensando di poter ripetere tale esperienza ben trent’anni dopo, e chi non è mai riuscito a trovare quella dannatissima cartuccia di Conker Bad Fur Day per Nintendo 64 potrà adesso tamponare con questa collezione.

Bisogna rendere merito a Rare per non aver creato una semplice accozzaglia di giochi emulati alla meno peggio: sarebbe stato possibile farlo, ma gli sviluppatori hanno dedicato una grande cura nel confezionare un prodotto elegante, ottimizzato, gradevole alla vista e soprattutto ricco di contenuti.
La presentazione dei giochi è molto gradevole, e per ciascun titolo sarà possibile ottenere un gran numero di informazioni interessanti, che senza dubbio faranno piacere agli appassionati e a chi desideri approfondire la propria conoscenza di tali software. Bene in evidenza sarà sempre l’anno di commercializzazione del gioco specifico, ma potremo anche avere accesso a informazioni addizionali, tra cui il numero di pezzi venduti e altri contenuti che non sfigurerebbero nella Special Edition di un DVD video: saranno infatti mostrati dei retroscena affascinanti sullo sviluppo di molti giochi, verranno mostrati dei progetti cancellati, saranno rivelate informazioni che sarebbe complicato andare a trovare in maniera diversa.

I giochi in sé girano nella maggior parte dei casi davvero bene.
Quelli per Xbox 360 presentano delle incertezze nel framerate spiacevoli, causate probabilmente dalla mancata ottimizzazione dell’emulatore, che in linea di massima rendono questi giochi inferiori rispetto alle loro controparti originali.
Tuttavia, andando indietro nel tempo e addentrandosi nelle ere dagli 8 ai 64bit tutto scorre fluido, senza alcuna titubanza. I giochi originariamente sviluppati in 4:3 saranno contornati da immagini correlate che renderanno la vista abbastanza piacevole. In generale il comparto visivo è migliore rispetto a quello ben stampato nei nostri ricordi, merito soprattutto di una risoluzione più elevata e delle TV moderne. Tuttavia, chi volesse immergersi in un’esperienza identica all’originale potrà farlo, utilizzando un filtro che simula l’effetto di una TV a tubo catodico. E’ una buona idea, che abbiamo apprezzato e che siamo certi farà piacere ai nostalgici.
Gli sviluppatori hanno integrato altre feature che permettono di “giocare” col software in maniera tale da rendere l’esperienza meno frustrante per i nuovi giocatori: sarà possibile ad esempio godere di vite infinite, di una funzione di salvataggio rapido, e di un rewind che farà riavvolgere la nostra partita fino a un massimo di 10 secondi. Compiere un errore in una sezione difficile di un livello non ci costringerà dunque a ricominciare tutto daccapo, e il già citato Snake Rattle ‘n’ Roll saprà dunque essere molto più permissivo nei suoi stage finali, con buona pace di piedi giganti dagli istinti omicidi.

Parlando invece dei giochi in sé, è giusto tener presente che alcuni dei classici più importanti non sono stati inseriti in questa collezione, in quanto i diritti continuano ad appartenere a Nintendo. Parliamo nello specifico dei tre Donkey Kong Country per SNES e del capitolo a 64bit, ma parliamo anche di Goldeneye 007 e del franchise di Starfox. Perfect Dark è invece presente, in quanto l’IP è stata creata e registrata da Rare.
Non tutti i giochi presenti in questa collezione sono di alto livello, perché anche Rare – come qualsiasi altra compagnia (Valve esclusa!) – ha compiuto i propri passi falsi. Potremo tuttavia compensare alle mancanze di alcuni giocando a classici senza tempo come Battletoads, Digger, Killer Instinct Gold, i sublimi Banjo-Kazooie e Banjo-Tooie, il sottovalutato Jet Force Gemini, quel capolavoro che risponde al nome di Conker’s Bad Fur Day, il già menzionato Perfect Dark e altri ancora.
Battletoads continua ad essere difficilissimo, ma le vite infinite e la possibilità di riavvolgere il tempo ci aiuteranno parecchio nei nostri pestaggi. Sia Banjo-Kazooie che Banjo-Tooie sono invecchiati divinamente, senza invidiare nulla a un mostro sacro come Super Mario 64, offrendo una grafica migliore, tutta l’ironia tipica di questo franchise, un level design ancora sublime e una precisione nei controlli invidiabile anche per gli standard odierni.

Conker continua ad essere dissacrante: i film presi in giro sono fortunatamente diventati dei classici, dunque è più che probabile che il giocatore conosca a memoria sia The Matrix che Salvate il Soldato Ryan. Moltissimi potranno dunque giocare per la prima volta le avventure di Conker, lo scoiattolo più scorretto e volgare che la storia videoludica ricordi.
Ma sarà possibile anche giocare a produzioni più recenti, apparse per la prima volta su Xbox 360 e meritevoli di essere provate, se ve le foste perse. Viva Pinata è invecchiato bene, ho apprezzato Kameo per quanto non sia mai stato un capolavoro, e ho riso di Perfect Dark Zero esattamente come avevo fatto al lancio (continua ad essere una porcata di gioco).

Conclusioni
Rare Replay è un ottimo acquisto per tutti quegli utenti che volessero immergersi nuovamente nei giochi della propria infanzia, o per quei curiosi che desiderano scoprire la storia di una delle aziende del settore più importanti di sempre. Alcuni giochi sono invecchiati divinamente, altri davvero male. Ad ogni modo, capolavori come i due Banjo, Conker e simili meritano di essere provati e assaporati da chiunque, dunque vi consigliamo caldamente di farvi un paio di conti. Amate i platform? Avrete pane per i vostri denti. Amate gli sparatutto e siete disposti a scendere a compromessi con la grafica? Perfect Dark è lì. Volete semplicemente ridere? Conker è nel gruppo. Rare Replay offre una straordinaria quantità di contenuti, è curato con grande amore e costa poco. Perdoniamogli qualche mancanza tecnica con i giochi più recenti, la dozzina di capolavori inclusi nel pacchetto vale senza dubbio il costo del biglietto.
+ Alcuni giochi sono invecchiati divinamente
+ Massima cura nella produzione
+ Filtri e feature rendono i giochi appetibili anche per i tempi che corrono
– Una buona metà dei giochi non è invecchiata bene
– Cali di framerate nei titoli per 360

Valutazione 8,5/10

Metascore 85/100

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