rayman classic

[Recensione] Rayman Classic – La melanzana originale diventa mobile

Data di Uscita 18 Febbraio 2016 Lingua Italiano
Piattaforme iOS, Drd Versione recensita Android

Erano passati davvero tanti anni dall’ultima volta che avevo messo le mani sul primo capitolo di Rayman. Erano i tempi della prima PlayStation, quando i platform stavano iniziando a spostarsi verso la terza dimensione, un momento in cui il 2D si preparava a incontrare un momento di stallo a causa delle novità tecnologiche.
Ubisoft, all’epoca un’azienda molto meno “grande publisher” di quanto non sia oggi, lanciò sul mercato un prodotto che avrebbe introdotto una delle icone più note dei videogame.
Adesso Rayman Classic sbarca su dispositivi iOS e Android con supporto nativo ai gamepad e noi non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di provarlo su Nvidia Shield.

Rayman Classic

Senza una trama elaborata o una storia complessa, il gioco ci lancia subito nell’avventura vera e propria, strutturata su livelli che fin da subito affascinano per il delizioso design cartoon e per una direzione artistica che ha fatto scuola.
Il nostro Rayman potrà contare inizialmente solo sulla possibilità di muoversi e saltare, ma gradualmente saranno implementate alcune delle mosse più iconiche del personaggio.

Impossibile in tal senso non menzionare la planata in stile elicottero rimasta una delle caratteristiche principali del personaggio, il classico pugno caricato e la conseguente possibilità di agganciarsi dalla distanza ad alcuni elementi dello scenario.

Il gioco è composto da sei zone principali suddivise in livelli caratterizzati da una difficoltà nettamente superiore alla media odierna: viene richiesta una notevole precisione e provare a giocare utilizzando i comandi touch si trasformerà rapidamente in un’esperienza molto frustrante. Fondamentalmente se giocate su mobile senza un gamepad vi consigliamo di lasciar perdere, non ne verreste a capo, in caso contrario affidatevi senza problemi a una buona croce direzionale.
Attraversando i livelli potremo raccogliere delle sfere blu che ci daranno accesso ad alcuni stage addizionali.
Interessante notare come, diversamente dalla tradizione Nintendo, Rayman sia riuscito a trovare originalità anche nei tipi di ambientazioni offerte: niente mondo d’acqua, di fuoco e deserti, la nostra melanzana senza braccia si darà da fare in scenari legati alla musica, alle montagne, alla cucina e via discorrendo. È uno stile molto personale, rimasto nel corso degli anni e ancora presente nei titoli di questo franchise.

Sfortunatamente non è stato svolto un buon lavoro dal punto di vista tecnico: questo gioco è a tutti gli effetti un porting della versione originale, dunque tutti gli elementi presenti a schermo saranno in bassa risoluzione. Giocando su uno smartphone con schermo di piccole dimensioni il problema è in qualche modo tollerabile, ma avendo effettuato i nostri test su Nvidia Shield Tablet siamo rimasti piuttosto delusi dal comparto grafico.

rayman classic

Senza nulla togliere a un design che resta eccellente è davvero un peccato vedere ovunque quadratoni e non poter sfruttare le elevate risoluzioni degli smartphone moderni. Se Shield offre nativamente una 1080p divisa per 8 pollici, abbiamo voluto fare un test anche su Nexus 6, con risoluzione 2K 1440p per 6 pollici di diagonale. Anche in questo caso le mancanze sono state molto evidenti, e supponiamo che la situazione possa essere accettabile solo scendendo intorno ai 5 pollici, un vero peccato nonché una scelta molto discutibile da parte del publisher.

Come un po’ ci aspettavamo la colonna sonora del gioco ha retto molto bene al passare degli anni, e ancora oggi risulta particolare e gradevolissima. Paradossalmente è fin troppo spensierata, lascia intendere che il gioco sia pensato per un pubblico piuttosto giovane (sensazione che anche la veste grafica contribuisce a creare), mentre la realtà dei fatti è molto diversa. Da questo punto di vista parliamo di una situazione più o meno identica a quella dei vari Donkey Kong, un modo di spezzare che rende il prodotto anche più affascinante, quasi non volesse prendersi sul serio.

Conclusioni
Rayman Classic è un’ottima occasione per mettere le mani su uno dei più grandi classici del genere platform. La natura mobile del prodotto non deve essere fraintesa: questo gioco necessita di un gamepad se desiderate divertirvi e avere una possibilità di portarlo a termine e, fortunatamente, il software supporta tutti quelli principali. Su Nvidia Shield Tablet l’esperienza è gradevolissima e molto precisa, stesso discorso con controller della concorrenza.
Naturalmente dovrete mettere in conto che il livello di difficoltà è decisamente elevato rispetto agli standard odierni, ma in fondo crediamo che questo sia uno dei punti di forza della produzione.
Peccato solo che Ubisoft si sia limitata a un semplicissimo porting, senza supportare le risoluzioni elevate dei moderni pannelli, cosa che porta a una notevole sgranatura delle immagini, soprattutto su diagonali “importanti”.
Raccomandato agli amanti dei platform impegnativi che sfruttano un pad sul proprio sistema mobile, meglio se con uno schermo compreso entro i 5,5 pollici.
Valutazione

8.0
+ Level design ancora eccelso
+ Difficoltà elevata
+ Direzione artistica affascinante
+ Buona progressione del personaggio considerata la natura del gioco
+ Soundtrack più che valida
– Controlli touch praticamente inutili
– Tutto in bassa definizione

*Recensione basata su una copia acquistata dalla redazione*

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