resident evil 0 hd

[Recensione] Resident Evil 0 HD – Un remake non basta

Data di Uscita 19 Gennaio 2016 Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, PS3, One Versione recensita PC

Resident Evil 0 HD si colloca nella lunga scia di remaster e remake che da qualche tempo a questa parte sta interessando la giapponese Capcom, fortunatamente più attenta alle sue conversioni rispetto a buona parte della concorrenza. Sono numerosi i capitoli di Resident Evil che abbiano già ricevuto una versione in alta definizione, ma questa volta tocca all’episodio 0, quell’esclusiva GameCube che arrivò dopo il Code Veronica visto su Dreamcast, introducendo caratteristiche nuovissime per il franchise. È tempo di vedere come questo classico del genere survival horror sia invecchiato.

Resident Evil 0 HD

Se siete dei fan di vecchia data probabilmente sapete già che la storia di questo episodio è antecedente agli eventi del primo Resident Evil. Vestiremo i panni di due personaggi, ovvero Rebecca Chambers e Billy Coen, e potremo passare dall’uno all’altro alla semplice pressione di un tasto. Questo fondamentale elemento apre la strada a una sfilza di puzzle che dovremo risolvere sfruttando le capacità dei diversi personaggi, con Rebecca abile nella creazione di intrugli e sostanze composte e Billy dotato di una maggiore forza fisica, che gli permetterà di spostare alcuni elementi ambientali.

Potremo scegliere se il nostro compagno dovrà seguirci o meno, nonché la maniera di affrontare le diverse minacce che si pareranno sul nostro cammino.
L’approfondimento sui due protagonisti e lo sviluppo di una trama piacevole sono rimasti pregi inalterati rispetto all’uscita originale: Resident Evil 0 HD è un ottimo punto di inizio per chi voglia tappare una lacuna e iniziare anche oggi ad addentrarsi nei misteri della Umbrella Corporation.
Unico elemento in cui la storia soffre un minimo sono le sequenze animate, realizzate in un vetusto Full Motion Video che oggi come oggi lascia il tempo che trova. L’unica differenza è una più elevata risoluzione rispetto all’epoca GameCube, e l’adozione di un rapporto a 16:9 invece del vecchio 4:3. Tutto sommato avrebbe avuto più senso investire qualche migliaio di dollari e realizzare dei filmati che fossero all’altezza del resto della produzione.

Assodata la piacevolezza della storia e la presenza di enigmi piuttosto interessanti, Resident Evil 0 HD cerca di migliorare quanto fatto dal titolo originale per quanto riguarda gli inevitabili combattimenti, che coinvolgeranno i classici zombie, come anche animali troppo cresciuti e creature mutanti. Per dare un feeling più moderno, Capcom ha ben pensato di offrire un minimo di scelta per quanto riguarda i controlli, che adesso ci permettono di spostarci nella direzione in cui muoveremo lo stick analogico. Tutto molto bello, se non fosse che le inquadrature statiche rendono per qualche motivo preferibile l’obsoleto sistema originale, perché i movimenti dello stick devono per forza di cose essere riadattati e modificati in ogni “quadro” del gioco. Paradossale, anacronistico e fastidioso.

resident evil 0 hd remasterIl maggiore difetto della produzione è lo stesso che affliggeva il gioco originale: il livello di difficoltà Normale è molto più elevato di quanto ci si aspetterebbe, quello Facile è troppo basso. Capcom non ha toccato in alcun modo il bilanciamento, il che è davvero un problema considerato che sono passati ben 14 anni. Giocare su Facile permetterà di fare una carneficina di zombie in allegria, senza curarsi troppo di munizioni sparate contro i poster di Justin Bieber e disponendo di una gran quantità di bobine per la macchina da scrivere, ancora unico sistema di salvataggio.
Niente sensazione survival in pratica, un horror che lascia il tempo che trova a causa di scelte e meccaniche ormai prevedibilissime, un livello di sfida che esiste esclusivamente nei puzzle.

resident evil 0 hd remasterIncrementiamo di un punto e impostiamo su Normale per venire barbaramente stuprati da meccaniche davvero troppo punitive, inutili se vogliamo. Perché può essere sensato che le munizioni siano poche e che sia meglio evitare lo scontro diretto, ma ha molto meno senso morire dopo 45 minuti di gioco perché non siamo riusciti a trovare una fottutissima bobina per salvare. In base al nostro stile di gioco, il livello di difficoltà Normale ci impone di salvare su slot diversi, perché una mancanza di munizioni durante uno scontro con un boss risulterebbe essere un ostacolo insormontabile. In quel caso dovremo quindi riprendere da uno slot precedente per fare migliore economia con i proiettili o, se non fossimo stati abbastanza previdenti, ricominciare il gioco da zero (poi dicono che i videogame aiutano a rilasciare lo stress).
Una pecca del genere è davvero troppo pesante, soprattutto considerato che Capcom avrebbe solo dovuto ribilanciare un minimo la distribuzione degli oggetti per risolvere tutto.

Nel 2002, dopo l’ansia causata da Nemesis, poteva anche essere comprensibile un sistema punitivo come questo. Oggi è semplicemente forzato e antiquato.

Conclusioni
Resident Evil 0 HD è un buon modo per iniziare ad avventurarsi in questo storico franchise firmato da Shinji Mikami qualora vi foste persi gli inizi della storia. È inoltre la prima volta che questo capitolo diventa disponibile per utenti non-Nintendo, elemento da non mettere in secondo piano. Dispiace che a una trama piacevole e ad enigmi abbastanza intelligenti non si sia accompagnato un bilanciamento del livello di difficoltà, enorme difetto già all’epoca della prima release su GameCube. A questo aggiungiamo controlli che non potranno soddisfare l’utente moderno, e un sistema di salvataggi anacronistico e in più casi fin troppo punitivo.
Valutazione

7.3
+ Trama gradevole e buoni personaggi
+ Puzzle intelligenti
+ Benediciamo i 16:9
– Difficoltà davvero troppo sbilanciata
– Alcune meccaniche sono invecchiate malissimo
– I Full Motion Video fanno un po’ troppo vintage
– Alcuni modelli poligonali non sono stati aggiornati

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