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Recensione: Sniper Elite 4 – Sparacchiamo in Italia

Dopo il buon terzo episodio della serie, Sniper Elite 4 continua sulla giusta strada, migliorando praticamente in ogni aspetto. Sebbene il franchise sia nato dalla semplice idea di uccidere gente dalla distanza, è solo adesso che riesce ad acquisire una forte, reale personalità.
Questo Sniper Elite 4 ci è piaciuto. Ha tante pecche, un indiscutibile margine di miglioramento, ma intraprende una strada stealth simile a quella stabilita da Metal Gear Solid V. Non parliamo certo di roba che cade dal cielo o di personaggi che sforano nella fantascienza, ma il connubio che si crea tra open world e libertà nell’approccio è il medesimo.
Andiamo a scoprire in dettaglio di cosa stiamo parlando.

Sniper Elite 4

Mettiamo da parte sparatutto, action e via dicendo. Sniper Elite 4 va giocato come uno stealth puro, muovendosi silenziosamente, studiando il campo e preparando tattiche di assalto e difesa.
La trama continua ad essere insulsa, e vede i cattivissimi nazisti impegnati a produrre un missilone pericolosissimo eccetera eccetera. Nei panni del solito Karl Fairburne dovremo porre fine ai piani nemici, recandoci questa volta nella nostra amata (?) Italia. Un’ambientazione decisamente diversa rispetto al precedente capitolo africano.
A una storia dimenticabilissima si associa una recitazione pessima, una sincronizzazione con il labiale che fa molto Ken il Guerriero ed espressioni facciali che sospettiamo siano state tratte da Nicholas Cage in una giornata d’autunno.
In realtà non siamo rimasti sorpresi: Sniper Elite non ha mai brillato in quanto a originalità dell’intreccio o eleganza dei dialoghi, prendiamo in mano quel fucile e andiamo a sparare.

La modalità per giocatore singolo è composta da dieci missioni ambientate in mappe decisamente vaste. L’estensione dei livelli è notevolissima, sarà possibile seguire un obiettivo principale oppure dedicarsi a quelli secondari, del tutto facoltativi ma consigliati se si vogliono raccogliere più punti esperienza. Per quanto non si possa parlare di open world, Sniper Elite 4 fa un ottimo lavoro nel far sentire il giocatore libero di spaziare in lungo e in largo. Questo è fondamentale, perché i nemici saranno dislocati in più zone, in numeri diversi, raggruppati o meno, impegnati a pattugliare aree su percorsi prestabiliti che sarà nostro compito studiare e sfruttare a nostro vantaggio.
Se vogliamo avere successo sarà importantissimo pianificare tutto nei minimi dettagli, pena il massacro del povero Karl. Come regola generale è consigliabile cercare un luogo sopraelevato, sfruttando le possibilità del binocolo per trovare i nemici e marcarli. Potremo inoltre farci un’idea più chiara sul territorio, osservare la conformazione delle strade e prevedere dove passeranno i soldati in allarme, in modo da piazzare delle trappole e massimizzare l’efficacia dell’attacco.
Ora, ciò che bisogna capire è che Sniper Elite 4 ha un fondamentale difetto: l’intelligenza artificiale. Questa non è bassa di per sé, ma è incostante. Basterà produrre un forte rumore perché i nemici procedano col triangolamento della nostra posizione, e allo stesso tempo capiterà di trovarsi quasi di fronte al loro naso ma di non venire scoperti. Fa un po’ scatolone di Solid Snake. In generale il loro atteggiamento è molto aggressivo, cosa che aiuta un po’ a tamponare il problema. Aspettatevi comunque delle situazioni almeno bizzarre.

sniper elite 4

A prescindere dall’intelligenza artificiale è comunque opportuno evitare lo scontro diretto. Sia perché essere raggiunti da frotte di soldati si traduce spesso in morte certa, sia perché il gunplay delle armi d’assalto è mediocre. E’ chiaro che gli sviluppatori si siano concentrati quasi esclusivamente sui fucili di precisione, lasciando parecchio in ombra il resto dell’arsenale. E’ possibile uccidere efficacemente con qualsiasi arma, ma il feedback non è soddisfacente, sconsigliamo di partire in modalità Rambo.
Pianificare, sfruttare lo stealth, studiare la posizione degli avversari e piazzare trappole riesce invece a gratificare, e anche parecchio.
A migliorare le cose rispetto alla scorsa iterazione abbiamo la possibilità di scalare alcuni elementi dello scenario. Si crea un verticalismo prima assente, un po’ limitato forse, ma certamente gradito.

Tornando al gunplay, continuiamo ad adorare questo franchise quando si tratta di uccidere dalla distanza. I fucili di precisione sono divertenti, sparare è complesso, andare a segno gratifica. Dovremo misurarci col vento, con la traiettoria parabolica del proiettile, trattenere il respiro e premere quel grilletto. Torna ovviamente la Kill cam, che segue la pallottola mostrandoci l’effetto sul corpo del nemico. Inutile dire che prendere alle palle un nazista sparando da 200 metri ha il suo perché.

sniper elite 4

Il sistema di progressione del gioco non ci ha convinto più di tanto. E’ possibile spendere punti esperienza o denaro sia in armi che abilità e potenziamenti passivi. Al di là di una migliore estensione polmonare del protagonista c’è davvero poco di cui valga la pena parlare. Non si sente il bisogno di andare a completare quest secondarie né di grindare, mancano motivazioni reali. Cambiare arma potrebbe suonare interessante ma in realtà Sniper Elite 4 premia l’utilizzo continuativo dello stesso fucile. Dobbiamo inoltre ammettere che nessuno degli equipaggiamenti ci ha entusiasmato più di tanto: quello che avrete all’inizio del gioco sarà efficace e divertente, il resto sembra più un riempitivo.

A questo punto ci piacerebbe parlare del multiplayer, ma non possiamo. Abbiamo provato la versione PC del gioco, e al momento si perde fin troppo tempo nel matchmaking. Siamo riusciti ad entrare in partita una decina di volte, ma sembra che per adesso ci sia una eccessiva penuria di giocatori sui server.
Ad ogni modo, la modalità più divertente che abbiamo provato prevedeva una mappa divisa in due, una squadra per parte. Non era possibile avanzare fino a raggiungere l’altra area, quindi diventava tutto un lavoro di precisione e di camping sfrenato. Una volta tanto una situazione in cui stare fermi a braccare l’avversario viene incoraggiato! L’abbiamo trovato piuttosto divertente, adeguatissimo alla natura di Sniper Elite 4.

Il gioco è afflitto da un certo numero di glitch, un po’ scontati considerate le dimensioni delle mappe. Non c’è nulla che rompa davvero il gameplay, e in generale la mancanza più grande riguarda la già citata intelligenza artificiale.
L’ottimizzazione è sufficiente, si riesce a far girare tutto molto bene con una GTX 970, ovviamente in Full HD. Dal punto di vista grafico la qualità è altalenante: ci sono scorci di paesaggio mozzafiato, ma anche texture in bassa definizione e un certo riciclo degli asset.

In sintesi

Sniper Elite 4 è il miglior capitolo della serie. Espande le novità introdotte dal terzo episodio, introduce il verticalismo, dà una decisa virata stealth. Allo stesso tempo mantiene tutti i punti di forza già noti, tra cui le gratificanti kill cam.
E’ un gioco pensato per chi apprezza una struttura aperta in stile Metal Gear Solid V, per chi voglia libertà nell’approccio. I giganteschi livelli consentono una pianificazione notevole, fanno sentire liberi di mettere in pratica strategie personali.
Peccato per un’intelligenza artificiale che non regge il passo, e che sa farsi temere solo grazie all’aggressività.
Questo è un buon gioco, ma sarebbe potuto essere ottimo se solo si fossero curati di più alcuni aspetti. Resta comunque consigliato se siete fan del franchise o se amate gli stealth.

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