story of seasons

[Recensione] Story of Seasons – Harvest Moon cambia nome e ritrova la forma

Data di Uscita 31 Dicembre 2015 Lingua Italiano
Piattaforme 3DS Versione recensita 3DS

Story of Seasons può essere visto come una specie di riuscito incrocio tra Harvest Moon ed Animal Crossing. Proprio Harvest Moon nelle ultime incarnazioni non ha saputo convincere come in passato, motivo per cui il publisher ha deciso di proporre una sorta di reboot della serie, rivolgendosi a un altro sviluppatore, cambiando nome, e ideando questo nuovo franchise, che proprio da Harvest Moon riprende tutte le idee vincenti, proponendo però anche qualche interessante novità. Se allora siete alla ricerca di un’avventura bucolica un po’ più impegnativa rispetto al classico Natsume, il nostro consiglio è di proseguire nella lettura di questa recensione.

Story of Seasons

Il gioco inizia dandoci la possibilità di scegliere tra un avatar maschile o uno femminile, e ci trascina in un lunghissimo tutorial dove potremo apprendere alcune delle azioni di base. Diversamente da molti prodotti di questo tipo, Story of Seasons non ci mette in mano una manciata di attrezzi mandandoci a coltivare un pezzo di terra ereditato da zia Santina. Qui dovremo fare una gavetta assolutamente necessaria, passando per le mani di Eda e di altri contadini che ci insegneranno come cavarcela.

Finito il tutorial (che potremmo definire estenuante), il gioco inizierà ad aprirsi in maniera molto graduale, con un inizio davvero lento, dove le azioni a nostra disposizione saranno limitate. È sicuramente una scelta di design volta a farci apprendere per bene i fondamentali poiché, come dicevano, Story of Seasons presenta una struttura più profonda del classico Harvest Moon.

Una delle nostre priorità sarà ovviamente la coltivazione e la cura della nostra fattoria, dove potremo seminare, innaffiare e infine raccogliere una considerevole varietà di prodotti della terra. Eseguire le diverse azioni risulta molto naturale, merito di controlli semplici ed intuitivi, che per certi aspetti portano alla mente l’immediatezza del più classico dei Farmville.
Ottenere frutti e verdure non sarà che il primo passo nella gestione delle nostre risorse, in quanto saremo anche chiamati a vendere i prodotti coltivati ai mercanti del villaggio, se possibile cercando di soddisfare le particolari richieste che varieranno in base alla legge della domanda e dell’offerta. Una volta appresi i pattern di alcuni NPC cominceremo dunque a mettere da parte alcuni dei nostri prodotti, in maniera tale da massimizzare i guadagni vendendo al momento giusto come ogni buon commerciante farebbe in una circostanza simile. Si tratta in pratica di aggiungere un pizzico di strategia e di abilità gestionale a un sistema che permette di essere sfruttato a proprio vantaggio.
Col denaro potremo poi migliorare la nostra efficienza ed espandere le possibilità ludiche, acquistando ad esempio dei nuovi attrezzi, animali, semi da piantare e addirittura strutture da aggiungere alla fattoria, che si espanderà come in un tipico gestionale.

story of seasons harvest moonCome accennavamo avremo a che fare anche con diversi animali da fattoria, che dovremo crescere e allevare, utilizzando poi le materie prime per ottenere prodotti raffinati come il formaggio o lo yogurt.
Che si tratti di coltivazione o di allevamento, è bene chiarire che Story of Seasons procede in maniera molto lenta, con uno stile tipicamente giapponese che però sa ricompensare il giocatore per la propria dedizione, gratificandolo con una certa costanza.
Nelle nostre occupazioni quotidiane grande importanza sarà data alla salute e all’umore del nostro personaggio, parametri che potremo tenere sotto controllo tramite degli indicatori in alto a sinistra sullo schermo. Alcune attività ci porteranno infatti a stancarci o ad ammalarci (provate a passare troppo tempo all’aperto durante una giornata piovosa), dunque dovremo bilanciare le nostre azioni con il giusto riposo, o alimentandoci con uno snack nutriente.

A spezzare il ritmo dei nostri incarichi agricoli sarà il paesino limitrofo alla nostra fattoria, dove potremo conoscere degli NPC e instaurare con essi delle relazioni. Nella migliore delle ipotesi potremo anche aver successo nel corteggiamento di qualche fanciulla, con la possibilità infine di crearci una famiglia con tanto di figli.
I personaggi non giocanti seguiranno lo scorrere del tempo ingame e non se ne staranno quindi ad aspettarci staticamente sempre nello stesso posto. Ciò significa che a volte perderemo tempo alla ricerca di uno specifico NPC, ma in fondo non è nulla di troppo fastidioso.
Chi inoltre non volesse perdere tempo nella sperimentazione può già fare affidamento su una vasta community online che spiegherà passo passo come ingraziarsi i diversi abitanti. Story of Seasons è infatti appena sbarcato nel Vecchio Continente, ma in USA è disponibile da quasi un anno.

Conclusioni
Story of Seasons è un ottimo primo passo nel reboot di un franchise che aveva ormai perso il proprio smalto. Dopo i risultati deludenti degli ultimi Harvest Moon, Story of Seasons torna in parte alle origini, rendendo più accessibili i controlli di base, aggiungendo spessore e gratificando per la costanza. È un gioco in cui il grinding è all’ordine del giorno, e la ripetitività di determinate (strutturali) azioni può chiaramente venire a noia. Se tuttavia apprezzate il genere e siete disposti a tollerare un inizio molto lento Story of Seasons saprà tenervi impegnati per almeno una ventina di ore.
Valutazione

7.9
+ Buon reboot
+ Gratificante
+ Tante cose da fare
– Ripetitivo per propria natura
– Inizio davvero lento

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