the escapists

[Recensione] The Escapists – L’arte di evadere in 8 bit

Data di Uscita 13/02/2015 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Xbox One Versione recensita PC

Il tema delle evasioni da carceri di massima sicurezza è sempre affascinante, e inevitabilmente alimentato da produzioni artistiche quali serie tv e film. Il tutto diventa più interessante se si mette il giocatore al centro della vicenda, dandogli il potere di evadere grazie alle proprie capacità. Vediamo allora se The Escapists, titolo disponibile su Steam dopo un lungo periodo in Early Access, sa mischiare la giusta dose di thrilling e azione dietro le sbarre.

The Escapists

L’impianto del titolo sviluppato da Mouldy Toof Studios è semplice: una volta scelto il prigioniero da impersonare, e aver superato il breve livello di tutorial necessario a capire le dinamiche del gioco, saranno proposti sei penitenziari da cui evadere. Va da sé che la difficoltà rappresentata dalle misure di sicurezza delle case di detenzione aumenterà sempre di più: si parte da quello che può essere definito una specie di residence, con tanto di Tv via cavo e sedie sdraio su cui appisolarsi, e si finisce in mega strutture degne di Alcatraz. Una volta dentro il primo carcere, la sensazione che si proverà sarà quella di una estrema libertà d’azione: se si riesce a seguire la liturgia delle giornate in cella, che prevede appelli mattutini e serali, pasti in mensa e mansioni varie da svolgere, si riuscirà a tenere basso il livello di attenzione, e si potrà così organizzare un piano di fuga.

Il bello di The Escapists, insomma, è proprio questo: l’arma primaria del prigioniero impersonato non è tanto un coltello o una lametta da barba, quanto la sua immaginazione. E’ possibile stringere accordi con gli altri prigionieri, magari sbrigando qualche favore in loro nome, di modo da avere sufficienti quattrini per comprare oggetti proibiti al mercato nero, oppure si può sfruttare la propria mansione per accedere ad aree della prigione altrimenti inaccessibili. Scegliere di navigare su internet durante il proprio tempo libero aumenterà il proprio livello di intelligenza, aprendoci le porte verso mansioni più decorose, mentre passare tanto tempo in palestra ci renderà forzuti quanto basta per darle di santa ragione agli altri prigionieri. Per evadere, poi, le strategia sono tante: si può puntare a scavare un tunnel sotterraneo, o a tentare di aprire le griglie di ventilazione sopra la propria cella sfruttando così il sistema di areazione, o ancora venire in possesso di una uniforme delle guardie di modo da evadere in pieno giorno.

Come detto, è la libertà d’azione è l’arma vincente del titolo pubblicato da Team 17, ma tutto ciò non basta a soprassedere su alcune mancanze. Parlando del gameplay, infatti, è possibile dire che nonostante la varietà di situazioni alcuni giocatori potrebbero sentire una sensazione di ripetitività, specie nello svolgere la routine quotidiana del carcere. L’essere completamente liberi di fare quello che si vuole, poi, ha come effetto collaterale una certa difficoltà di fondo. Se le prime due, tre evasioni saranno tutto sommato semplici, gli ultimi livelli proporranno situazioni che potrebbero facilmente portare alla frustrazione. A ciò si aggiunge un sistema di salvataggio che registrerà i nostri progressi solo ogni notte, nel momento in cui andremo a dormire. Non siamo del tutto certi che questa possibile frustrazione sia un difetto, considerato il tipo di gioco, e d’altra parte tutto ciò rende ancora più soddisfacente l’attimo in cui si riesce a evadere dalla prigione.

Qualche incertezza è da segnalare, poi, nel sistema di controllo via tastiera e mouse, che almeno nei primi istanti di gioco potrebbe dare qualche grattacapo, specialmente nel momento in cui bisognerà prendere o spostare degli oggetti. Dopo una fase, diciamo così, di assestamento, il layout dei comandi in ogni caso non sarà fonte di particolari problemi. Nessun intoppo proviene poi dal comparto tecnico: il gioco, nonostante il suo aspetto simil-8 bit, riesce a trasmettere la giusta sensazione di violenza e cinismo propria della convivenza tra carcerati, mentre il sonoro si segnala per alcune sufficienti musiche di sottofondo.

Conclusioni
The Escapist è un gioco originale: non appartiene a un genere definito, eppure riesce a mescolare elementi tipici degli RPG e dei titoli gestionali, arricchendo il tutto con minigiochi e una liberà d’azione sempre presente. Il gioco premia la strategia e la fantasia, e chiede al giocatore un impegno non da poco per venire a capo delle varie situazioni proposte. Tutto questo, come sottolineato in precedenza, potrebbe portare a una certa frustrazione e ripetitività, ma soppesando pro e contro il bilancio risulta evidentemente a favore degli aspetti positivi.
+ Una forte libertà d’azione, che si traduce in un gameplay articolato
+ Riuscire a evadere darà molta soddisfazione
– Potrebbe risultare un po’ frustrante

Metascore 75/100
The Escapists | Steam | 14.99€

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