[Recensione] Tinertia – Innovare il platform si può

Data di Uscita 3 Settembre 2015 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Mac, SteamOS Versione recensita PC

Lo strabordare dei platform su Steam è ormai cosa nota e, da parte nostra, sicuramente ben gradita.
L’assenza o comunque la penuria di titoli realmente impegnativi come i più recenti Ori and the Blind Forest e Geometry Dash, invece, ci lascia spesso con un particolare appetito masochista per il furioso trial and error a cui alcune colonne portanti del genere ci avevano abituato.
Per fortuna il team Candescent Games, in collaborazione con Section Studios, ha deciso di rilasciare l’originale Tinertia, platform basato sul rocket jumping che strizza l’occhio agli speedrunner e a tutti i giocatori abbastanza coraggiosi da volerlo affrontare.

Tinertia

La struttura è pressoché simile a quella di Super Meat Boy, con diversi mondi suddivisi in livelli dalla difficoltà crescente (parliamo di 7 zone da 9 livelli più un boss) e caratterizzati da un design sempre vario, che costringe il giocatore ad approcciarvisi in modi ogni volta differenti utilizzando con creatività i mezzi a propria disposizione.
Premettendo che non abbiamo avuto modo di utilizzare la tastiera in quanto vivamente sconsigliata dagli stessi sviluppatori e il pad della One ci ha dato dei problemi di compatibilità, la nostra esperienza con i comandi poggia sull’utilizzo di un controller per Xbox 360.

Strano ma vero, in questo platform non è possibile saltare o per lo meno non attraverso uno slancio corporeo autonomo: il protagonista, un robottino atterrato su un pianeta sconosciuto ed apparentemente disabitato, si sposta di piattaforma in piattaforma grazie alle piccole esplosioni causate dal razzo che si ritrova sul braccio destro.
Il razzo viene sparato e direzionato tramite l’analogico destro, mentre con R1 si può effettuare un breve boost durante il salto; se, rivolti verso una parete, si fa fuoco a ripetizione mirando in basso e avanti, inoltre, si usufruisce di un efficace e velocissimo wall jump che in molte occasioni si è rivelato essenziale ma la cui presenza non viene esplicitamente citata dai tutorial.
C’è da ammettere che lo schema di controlli non risulta affatto di rapida comprensione e potrebbe scoraggiare la maggior parte degli utenti abituati al classico input diretto di salto, ma la scelta ha comunque un suo perché se si valuta tenendo a mente il level design di Tinertia.

L’estrema complessità dei livelli rende l’uso di tali meccaniche, dapprima parecchio ostiche, una rapida concatenazione quasi magica da conoscere a menadito per poter godere appieno di tutte le potenzialità del titolo.
Tinertia, infatti, dà il meglio di sè quando affrontato in scioltezza, diventando scorrevole e piacevole all’occhio del più esperto, ma perde abbastanza in intensità se ci si blocca al primo ostacolo cercando di seguire un’unico pattern prestabilito dagli sviluppatori come in Super Meat Boy.
A differenza di quest’ultimo, frustrante proprio perché obbligava il player a seguire l’unica via possibile, qui viene concessa molta più libertà d’azione ed esistono diversi modi di completare un livello.

Tinertia

Come in Meat Boy, però, non è assente l’elemento frustrazione.
Capita spesso di rimanere bloccati a causa di appigli distrutti da un fuoco involontario e si è quindi costretti al suicidio, come di riprovare una singola sezione anche per 40 volte di fila senza compiere alcun progresso, poiché la prontezza di riflessi richiesta supera talora il limite tra gamer occidentale e asiatico.
Per loro è stata appunto creata una modalità speedrun con tanto di leaderboards, oltre che sfide aggiuntive come Rocket e Boss Challenge, in grado di aumentare notevolmente la longevità già cospicua della campagna, variabile dalle 6 alle 10 ore di gioco a seconda della skill profusa.

Tecnico e sonoro offrono anch’essi un degno spettacolo, con un buon quantitativo di opzioni grafiche le quali, pur maxate, mantengono il tutto decisamente stabile senza alcun singhiozzo e una tracklist non da urlo ma pacata e rilassante, quasi da contraltare ai frenetici ritmi d’azione.
L’unico problema da segnalare riguarda il sopracitato malfunzionamento del controller One -dovuto probabilmente ad incompatibilità software- che ci ha costretti a ripiegare sul malconcio e impreciso collega della generazione precedente.
Nessun bug o glitch riscontrato.

Conclusioni
Tinertia è un platform ostico quanto originale e divertente.
Pur possedendo la struttura di una pietra miliare del genere non ne copia le caratteristiche principali, anzi ne propone di migliori -per quanto a prima vista macchinose- e stimola la creatività del giocatore con livelli dalla composizione apparentemente lineare ma in realtà molto aperta.
Lo consigliamo a qualsiasi amante di Meat Boy ed in generale dei trial and error con cervello che offrono un elevato tasso di difficoltà, tra appagamento totale e bestemmie rabbiose.
Bel lavoro, Candescent & Section.
Valutazione scala 1/10

9.0
+ Incredibilmente appassionante
+ Impegnativo ma non ingiusto
+ Buon comparto tecnico
+ Contenuti a bizzeffe
– Richiede molta pratica
– Sa frustrare

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