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[Rubrica] L’occhio sugli indie – Dicembre 2015

Il mercato indipendente, si sa, è in continua crescita da ormai qualche anno e i principali store digitali traboccano di lavori realizzati da piccoli studi di sviluppo in cerca di fortuna, spesso costretti ad autofinanziarsi o ricorrere al crowd funding.
Creare e soprattutto pubblicizzare adeguatamente un videogioco usufruendo di un budget limitato può rivelarsi un ostacolo insormontabile per un team che non supera i dieci componenti, dal momento che l’enorme mole di titoli indie rilasciati giornalmente gioca, quasi per paradosso, proprio contro di loro.
Inoltre l’utenza stessa, persino quando smaliziata, fatica a districarsi tra la suddetta massa di release e finisce dunque per mancare alcuni gioiellini imprescindibili in favore dei soliti tripla A pompati dal marketing che dominano oggi le classifiche di vendita.
La rubrica “L’occhio sugli indie” nasce tanto per cercare di aiutare gli sviluppatori emergenti in cerca di luce mediatica quanto per scremare i giochi davvero meritevoli da quelli trascurabili, il tutto su base mensile e sotto forma di brevi analisi esplicative.
Iniziamo subito con i consigli del mese scorso, un tantino in ritardo rispetto al consueto.

The Mean Greens – Plastic Warfare

Non sono molti i titoli indie degni di nota usciti a Dicembre ma tra quelli che saltano più all’occhio troviamo sicuramente The Mean Greens – Plastic Warfare, sparatutto in terza persona sviluppato da Virtual Basement e Code Headquarters su Unreal Engine 4.
La peculiarità di questo gioco viene rappresentata da un concept artistico davvero singolare, dal momento che ogni personaggio, oggetto e ambientazione è basato su modellini da collezionismo e giocattoli per bambini.
I giocatori, vestendo i panni di piccoli soldati verdi, si sfideranno in avvincenti e velocissime partite multiplayer all’interno di mappe casalinghe viste dalla minuscola prospettiva di una action figure.
Molto apprezzato dalla community di Steam, il “Toy Story” fatto TPS ha una media utente di 8 su metacritic.
Sito ufficiale

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Dr. Langeskov, The Tiger and The Terribly Cursed Emerald: A Whirlwind Heist

Non c’è molto da dire: se The Stanley Parable, Jazzpunk o Dear Esther vi hanno appassionato, correte a scaricare (gratis, tra l’altro) questa breve ma brillante avventura in prima persona.
Si tratta di un titolo story driven della durata di circa 15 minuti, sviluppato peraltro dallo stesso autore del sopracitato The Stanley Parable, in cui si impersona un famoso criminale guidato dalla classica voce narrante che ne accompagna le gesta senza far mancare quel tocco di ilarità geniale che ha contraddistinto l’opera precedente.
Tonnellate di review positive su Steam e una media metacritic di 8,7 dovrebbero bastare a convincervi che non scaricarlo è un vero crimine.
Sito ufficiale

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Anomaly 1729

In un mondo dominato dalla frenesia di action e sparatutto, di tanto in tanto fa capolino quel titolo in grado di offrire un’ottima profondità e divertimento a palate semplicemente attraverso puzzle intelligenti e ben calcolati.
Anch’esso nato dall’Unreal Engine 4 e parecchio ispirato a Fez, Anomaly 1729 combina enigmi ed esplorazione in 3D per donare all’utente un senso di rilassamento quasi panico con il mondo di gioco geometrico chiamato Phiohm.
Pur essendo privo di una media su Metacritic, il titolo vanta numerose recensioni positive su Steam e noi, concordi, non possiamo far altro che consigliarvelo.
Sito ufficiale

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Kill The Plumber

Avete sempre sognato di giocare come il cattivo in Super Mario e in platform affini? Bene, Kill The Plumber asseconda il vostro desiderio.
Nato da un’idea originalissima di Keybol e Iskander Aminov, il simpatico anti-platform vi metterà al controllo di nemici progressivamente più forti e veloci con l’unico obiettivo di fermare il protagonista evitando che giunga alla fine del livello.
E’ un gioco meritevole di attenzione, purtroppo mancante da parte di Metacritic, ma a nostro parere Kill The Plumber vale senza ombra di dubbio tutti gli irrisori 4,99€ che costa su Steam.
Sito ufficiale

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Aviary Attorney

Per il filone “giochi dotati di cervello e umorismo” presentiamo l’irriverente Aviary Attorney, interessante avventura investigativa che i fan del mitico Phoenix Wright apprezzeranno di sicuro.
Ambientato nel 1840 in Francia e ravvivato dallo stile grafico visual novel retrò in bianco e nero oltre che da una grande soundtrack, il gioco vanta personaggi e dialoghi di tutto rispetto che vanno ad arricchire uno storytelling capace addirittura di prendersi più rischi di molti capitoli di Ace Attorney.
Ancora una volta siamo di fronte ad un egregio lavoro indipendente ignorato dalla critica per cui è assente una media su Metacritic, tuttavia vi consigliamo caldamente di dargli un’opportunità e acquistarlo su Steam insieme alla colonna sonora.
Sito ufficiale

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