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Semblance – Recensione | Un originale puzzle game per l’estate

Che Semblance non fosse un semplice platform puzzle lo avevamo capito subito. Bastano infatti pochi secondi di trailer per individuare una certa originalità nelle meccaniche, che si basano sulla deformazione dell’ambiente. Per far ciò gli sviluppatori si sono ispirati ai materiali modellabili per bambini come Pongo e plastilina, integrandoli in modo intelligente negli enigmi che compongono il gioco. L’idea è vincente, su questo non crediamo ci siano dubbi. Bisogna però vedere se tutto il resto funzioni correttamente e riesca in effetti a divertire. Lo abbiamo scoperto per voi durante il tempo trascorso con la versione PC del gioco, su cui è basata questa recensione.

semblanceSemblance

Data di uscita: 24/07/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, NSW
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €9.99
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Semblance non perde tempo nell’immergerci dentro il suo mondo a metà fra reale e astratto. Esso viene presentato subito in modo placido, con solo un lieve accompagnamento musicale, e si caratterizza per la totale assenza di alcun tipo di modernità. La natura regna sovrana, i versi delle creaturine che ne abitano gli spazi sono gli unici versi che sentiremo, oltre naturalmente alla rilassante soundtrack di genere ambience.

L’avventura parte con la contaminazione di alcune zone da parte di una sostanza rossastra che genera anomalie e disordine presso i punti più sensibili del territorio, vale a dire i suoi alberi della vita. Nei panni di un piccolo essere gelatinoso dovremo liberarli dall’infezione e ristabilire l’ordine naturale delle cose. La premessa è molto -forse troppo – semplice. Non che ci si aspetti molto in termini di trama da questo genere di produzioni, ma vale la pena farne menzione.

Il gameplay, al contrario, mostra un notevole grado di profondità. Abbiamo a disposizione tre mondi esplorabili liberamente, ognuno composto da svariati livelli contenenti dei puzzle. Non c’è molto da scoprire, si tratta in sostanza di sezioni a scorrimento orizzontale in cui dovremo semplicemente raccogliere un certo numero di sfere luminose (da tre a sei) per purificare il relativo albero. Il nocciolo dell’esperienza viene appunto rappresentato dagli enigmi, tutti più o meno sequenziali in ordine di difficoltà. Come si risolvono? Usando il cervello e uno scatto direzionale, utile a deformare gli oggetti.

Semblace – Video recensione

Le sfere da recuperare sono posizionate in modo da essere accessibili soltanto dopo aver spostato e piegato a dovere le piattaforme, orizzontali o verticali che siano, con intelligenti variazioni alla formula di mondo in mondo. In uno, ad esempio, bisogna evitare di farsi colpire da laser mortali, in un altro sfruttare dei raggi speciali per provocare il rimbalzo di alcune superfici elastiche e catapultarsi in aria.
C’è varietà a sufficienza e i puzzle riescono a stimolare correttamente la materia grigia. Di tanto in tanto capiterà di rimanere bloccati perché le soluzioni non saranno sempre ovvie ma, come detto poc’anzi, basterà spremersi le meningi per superare l’ostacolo. È una sfida comunque alla portata di tutti e ben bilanciata.

Spendendo due parole sul comparto tecnico ci sentiamo di dare atto ai ragazzi di Nyamakop  (con i quali ci congratuliamo per la scelta del nome) di aver conferito al look e al feeling di Semblance una coerenza degna di lode. Tutto, dai fondali, alle animazioni, ai suoni che udiremo in game, sembra realmente far parte di quel mondo mistico che tanto ricorda i miti tribali africani. Anche la scelta cromatica tenue e uniforme sembra azzeccata, e si sposa con la natura minimalistica del prodotto. Non c’è niente di spaccamascella, sia chiaro, ma il valore artistico complessivo del pacchetto si attesta su livelli alti. Un bel lavoro.

Consigliato

Di conseguenza ci sentiamo di consigliarvi l’acquisto di Semblance, probabilmente più per Switch che per PC. Il motivo è presto detto: non ci sono gap tecnici tra una versione e l’altra, risultano identiche. Si tratta senza dubbio di un titolo insolito, gradevolmente insolito, un indie come piace a noi, che può offrire in scioltezza fino a sette ore di gameplay di buona qualità. Il rompicapo perfetto, insomma, per un caldo pomeriggio d’estate.

 

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