Il supporto alle console della passata generazione si va pian piano riducendo, e nonostante alcuni titoli continueranno ad arrivare ancora per un paio di anni, si suppone che tutti i capolavori di Wii, PS3 e Xbox 360 siano ormai stati rilasciati.
Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno mettere insieme i pareri della redazione, e realizzare uno speciale per ciascuna delle console che si apprestano ad andare in pensione, cercando di realizzare delle Top 10 coerenti e che possano mettere d’accordo un po’ tutti.
Dopo esserci occupati di PlayStation 3 e Wii, ecco arrivato il momento di Xbox 360, macchina che ha saputo dominare sui mercati occidentali per la maggior parte della passata generazione, per essere ripresa solo sul finale da una arrembante PlayStation 3
Dovendo selezionare solo dieci titoli abbiamo deciso di applicare alcune regole:
– Sono incluse sia esclusive che titoli multipiattaforma
– Si cercherà di dare maggior peso alle esclusive
– Nel caso di multipiattaforma o cross gen si tiene conto della qualità della conversione
– Si ammette un unico titolo per franchise
Ovviamente siete invitati a farci conoscere la vostra opinione tra i commenti qui sotto o nella nostra pagina Facebook, raggiungibile a questo indirizzo. Buona lettura!
Iniziamo con l’eccellente Forza Motorsport 4, titolo appartenente al celebre franchise esclusivo Microsoft, nato in risposta allo strapotere di Gran Turismo, e ad oggi miglior serie simulativa presente su console. Nonostante il comparto estetico non sia in genere comparabile a quello della serie di Yamauchi, Forza Motorsport può contare su un modello di guida inarrivabile per il titolo di Poliphony Digital. Questo quarto capitolo è il più ricco e il più affinato della passata generazione, e assolutamente un gioco imprescindibile per gli amanti dei simulatori di guida.
Il primo Assassin’s Creed ha saputo appassionare milioni di giocatori, nonostante alcuni limiti indiscutibili che per forza di cose gli hanno impedito di raggiungere l’eccellenza. Ubisoft riesce ad aggiustare il tiro con l’eccellente Assassin’s Creed II, limando il gameplay, riducendo in maniera drastica la ripetitività che aveva afflitto il primo episodio, e offrendo un setting storicamente credibile e un intreccio appassionante. Assassin’s Creed II diventa giustamente un successo di critica e di pubblico, e conferma il franchise come una delle più importanti nuove IP nate durante la scorsa generazione.
Il secondo episodio di una trilogia tende ad essere quello meno convincente, ma Mass Effect 2 non è altro che l’eccezione che conferma la regola. Tra un primo episodio brillante ma minato da difetti non trascurabili, e un terzo capitolo dal finale molto più che discutibile, Mass Effect 2 appassiona tutti gli amanti di fantascienza, gioco di ruolo e action, ottimizzando la formula già sperimentata in apertura. Personaggi indimenticabili e una sceneggiatura d’eccezione confermano il lavoro di Bioware come uno dei migliori multipiattaforma della passata generazione. Imperdibile.
Borderlands 2 è Borderlands elevato a potenza. Il concetto stesso di First Person Shooter viene allargato da una componente ruolistica che aumenta a dismisura la longevità del prodotto, grazie anche ad un endgame ricchissimo, sostenuto negli anni dal rilascio di numerose espansioni.
Il gioco si scrolla di dosso i limiti del primo capitolo, eliminando del tutto la monotonia dell’ambientazione, affinando il design e perfezionando ulteriormente il gameplay. Restano dei problemi legati all’intelligenza artificiale, ma considerata l’impressionante mole di contenuti direi che ci si può “accontentare”. Un titolo che non può mancare nella libreria di qualsiasi amante di first person shooter.
Non bisogna essere degli amanti di Batman per adorare il lavoro svolto da Rocksteady con i due Arkham. Se il primo episodio aveva saputo convincere senza riserve, il terzo espande in maniera travolgente la mappa di gioco, creando una sensazione di open world massivo e mettendo l’intera Arkham City a nostra disposizione.
Ma ampliare gli scenari sarebbe stato poco produttivo, se a questo non si fosse associato lo splendido lavoro svolto dal team con l’imponente sceneggiatura, che ci colloca in un enorme conflitto di interessi, guerre tra clan, scontri fra bande rivali dove le nemesi più celebri del franchise perseguiranno i propri interessi senza porsi troppi problemi. Nostro compito sarà ovviamente fermarli, in un’avventura da gustare e nella quale immergersi.
God of War è nato come killer application, confermandosi come tale anche grazie al bellissimo seguito, che ha migliorato in maniera massiccia quanto di buono fatto dal primo episodio. Ancora una volta l’Unreal Engine di Epic Games mostra i muscoli, regalandoci un comparto visivo impressionante per i tempi, e offrendoci un gameplay adrenalico che ha saputo ammaliare tutti gli amanti di shooter in terza persona.
Elemento cardine della produzione è ancora una volta il multiplayer, ineccepibile e violentemente gratificante, reo di aver fatto passare notti insonni a milioni di giocatori.
“Portaci la ragazza e annulla il debito“, una frase che farà venire la pelle d’oca a chiunque abbia avuto la fortuna di giocare a questo capolavoro firmato da Ken Lavine. Bioshock Infinite rappresenta senza dubbio la punta di diamante di questo franchise, un’esperienza di fantascienza purissima, nonché uno dei migliori esponenti di sceneggiatura in un videogame. Nonostante le meccaniche siano bene o male le solite ormai ben rodate, Bioshock Infinite aggiunge uno dei primi NPC di supporto realmente utili, con quella riuscitissima Elizabeth così splendidamente caratterizzata.
Che dire poi del finale, a mio parere il più affascinante mai visto in un videogame, capace di combattere ad armi pari (e magari anche di vincere) con capolavori del cinema d’autore, andando a disturbare personaggi come Lynch o Malick. Uno dei migliori titoli della scorsa generazione, senza ombra di dubbio.
Gradino più basso del podio per lo splendido Red Dead Redemption, incursione nel selvaggio west da parte del team responsabile di Grand Theft Auto. Un west selvaggio e brutale, accompagnato da una storia altrettanto cruda e di primissimo livello. Le meccaniche fondamentali viste in GTA tornano come un fiume in piena, ma si arricchiscono di un’ambientazione che apre una pletora di nuove possibilità. Anche in questo caso tanto di cappello agli sceneggiatori per il toccante finale. La versione per Xbox 360 del gioco risulta essere quella più godibile, grazie in particolare a un comparto tecnico superiore rispetto alla controparte per la console Sony.
Seconda posizione ancora per Rockstar, che si impone grazie al superbo Grand Theft Auto V, un gioco immenso, che ci offre un mondo pulsante e ricchissimo di attività in cui potersi dilettare. Il tutto senza ovviamente compromettere un’esperienza in singolo ricca di azione e di varietà, grazie ad un design delle missioni nettamente superiore rispetto al passato, e alla possibilità di utilizzare tre personaggi.
Naturalmente è impossibile non menzionare la ricchezza dell’offerta online, tale da compromettere seriamente la vita sociale dei milioni di giocatori entrati nel vortice di Rockstar Games.
Ma più di tutto, Trevor.
Fra Halo: Reach, Halo 3 e Halo 4 la scelta è stata piuttosto ardua, ma alla fine abbiamo deciso di premiare il capitolo conclusivo della saga firmata Bungie, prima che il franchise venisse passato nelle mani capaci di 343 Games.
Halo ha rappresentato la più grande esclusiva Microsoft durante la prima Xbox, e continua senza dubbio ad essere uno dei principali catalizzatori dell’industria videoludica tutta.
Halo 3 ha dato degna conclusione alle avventure iniziate ormai tanti anni fa con Master Chief, riuscendo nella titanica impresa di non deludere le aspettative e di convincere sia la stampa che il pubblico.
Oltre ad una storia ancora una volta eccellente torna il fantastico, frenetico multiplayer che aumenta in maniera esponenziale la longevità del titolo.
A questo aggiungiamo il reparto visivo stellare e la celebre colonna sonora che – siamo certi – avrà fatto venire i brividi a moltissimi giocatori.
Halo 3 vince senza dubbio la palma di miglior titolo della batteria Xbox 360.