Il videogame di Stranger Things è pensato prima di tutto per gli amanti dell’ottima serie TV. Ha lo scopo di pubblicizzare l’imminente uscita della seconda stagione su Netflix, quindi è del tutto gratuito e privo di micro transazioni. In pratica potete scaricarlo e giocarlo senza spendere un centesimo sia per iOS che Android.
Operazioni di questo tipo di solito portano a prodotti a dir poco mediocri, ma per fortuna non è questo il caso. Il gioco di Stranger Things è invece molto valido, senza dubbio piacerà a chi già conosce la serie. Ha però anche tanto da offrire a chi sia semplicemente alla ricerca di un buon adventure.
Stranger Things
Parlando di adventure la mente va subito a The Legend of Zelda, e per quanto sia un paragone molto azzardato il genere di appartenenza è comunque lo stesso.
Se conoscete la serie TV saprete che è ambientata nel 1984, e quale migliore impostazione grafica se non un 2D con vista dall’alto? Lo stile è quindi piuttosto simile a quello dei capitoli bidimensionali di Zelda. Naturalmente in questo caso c’è un’ambientazione realistica, il fantasy è relegato al mondo del “Sottosopra”.
Stranger Things – Trailer di lancio
La trama del gioco è ambientata dopo la conclusione della prima stagione e prima dell’inizio della seconda. Non ci sono comunque spoiler di alcun tipo, non preoccupatevi anche se non avete visto la prima serie. Un elemento che mi ha deluso è proprio la storia, quasi inesistente. Sarebbe stato opportuno creare una narrazione più solida, mentre in realtà appare tutto fin troppo pretestuoso.
Nei panni dello sceriffo Hopper esploreremo la cittadina di Hawkins, indagando sulla comparsa dei misteriosi portali che conducono al mondo del cosiddetto “sottosopra”.
Scienziati e militari sembrano dannatamente interessati alla natura di questo mondo alternativo, dominato da creature mostruose e letali.
Poco per volta ci imbatteremo nei bambini protagonisti della serie TV, che ci accompagneranno a loro volta nell’avventura. Saremo liberi di passare da un personaggio all’altro in qualsiasi momento, richiamando un menu di selezione che mette il gioco in pausa. Potremo anche creare una scorciatoia rapida, ma per un solo personaggio alla volta. E’ una fastidiosa limitazione.
Il videogame di Stranger Things prevede una certa interazione ambientale e la risoluzione di enigmi. Sono tutti molto semplici, e più in generale il livello di difficoltà del gioco è tendente al basso. Alcuni combattimenti potrebbero metterci un minimo in difficoltà, ma non ci sono situazioni tali da farci imprecare. Sarà possibile risolvere anche le situazioni più complesse scegliendo il giusto personaggio.
Sfruttare le abilità uniche dei vari bambini sarà fondamentale dunque sia in combattimento che nella risoluzione degli enigmi.
Per fare qualche esempio, Will può passare attraverso tubi e condotti, Dustin distrae i nemici lanciando budini, Lucas usa una fionda per attaccare a distanza e attivare interruttori altrimenti irraggiungibili.
La stile grafico di Stranger Things è piacevole
Per muovere i personaggi non c’è alcun joystick virtuale, dovremo invece toccare la direzione in cui vogliamo spostarci. Alternativamente potremo toccare il punto dello schermo che vogliamo raggiungere.
Il sistema di combattimento è in tempo reale, come nella maggior parte degli adventure. Basterà un tap sul nemico perché il nostro personaggio lo attacchi in base alla propria arma. Lucas colpirà a distanza con la fionda, Hopper cercherà il corpo a corpo, Mike abbaglierà l’avversario con la propria torcia.
E’ tutto molto semplice e immediato, come dicevo il livello di sfida non è affatto elevato. Il gioco risulta comunque piacevole, più che altro per il modo in cui le diverse meccaniche si amalgamano tra loro.
Stranger Things è stato sviluppato con criterio. E’ accessibile, le meccaniche sono variegate, il design delle mappe è valido, invita all’esplorazione come ogni buon adventure dovrebbe fare.
Andare in giro nei dintorni della città ci permetterà di trovare oggetti speciali, necessari a completare alcune missioni extra. Gli NPC potranno infatti aver bisogno del nostro aiuto, di solito per recuperare oggetti di vario tipo. Le ricompense saranno quasi sempre i classici pezzi di cuore che omaggiano The Legend of Zelda.
Al momento di scrivere questa recensione il videogame di Stranger Things esaurisce la propria storia dopo lo scontro con un boss. A questo punto saremo lasciati liberi di esplorare la mappa di gioco senza alcuna restrizione. E’ a tutti gli effetti un endgame in cui potremo completare le missioni lasciate a metà durante la storia principale. A quanto pare saranno rilasciati in seguito ulteriori contenuti e missioni della storia principale.
In Stranger Things ci sarà da risolvere alcuni puzzle
Il videogame di Stranger Things mi ha colpito molto positivamente. Non mi aspettavo niente di particolare considerata la sua natura del tutto gratuita, ma ho dovuto ricredermi.
E’ un adventure sviluppato con grande attenzione, strutturato bene, vario nel gameplay e senza dubbio divertente. Gli unici reali difetti riguardano una trama che in pratica non esiste e un livello di difficoltà piuttosto basso. Detto questo, gli appassionati della serie TV lo apprezzeranno senz’altro, ma anche gli amanti degli adventure alla Zelda non dovrebbero lasciarselo sfuggire.
Davvero una bella sorpresa!
Il gioco l’ho finito tipo in 2 pomeriggi, non è molto lungo ma è completamente gratis. Ho letto che dovrebbero fare uscire degli aggiornamenti quando esce la seconda serie, in modo da far procedere la storia in modo parallelo. Chiaro che poi la storia del gioco non può essere buona come la serie TV, i registi sono stati bravissimi.
Bella recensione e gioco molto bello, assomiglia ai giochi per il primo Nintendo come grafica. Peccato che non mi trovo per niente con il touch screen, secondo me era meglio farlo uscire su console o pc per poter giocare col pad. Poi se ci fate caso tra i personaggi c’è ne uno che rimane bloccato fino alla fine del gioco, sicuramente lo aggiungeranno con qualche aggiornamento.
Per chi non riesce a svloccare Eleven ci sono delle guide su youtube già, io non trovavo una delle monete.