subnautica

Subnautica – Recensione

Credo di essermi avvicinato a Subnautica nella maniera sbagliata. Sapevo che si trattava di un gioco fortemente esplorativo e con molti elementi da survival. Per qualche motivo però non avevo considerato che potesse essere anche terrificante. Forse era nelle intenzioni degli sviluppatori, forse è semplicemente la mia paura delle profondità marine. Sta di fatto che questo Subnautica mi ha regalato parecchi momenti di ansia, e non li avevo messi in conto. Perché in effetti c’è una certa tensione ad andarsene in giro sott’acqua, senza avere idea di quali mostruosità possano esserti proprio di fronte, senza che tu riesca ancora a identificarne le sagome. E di momenti del genere, Subnautica è pieno zeppo.

Subnautica

Direi che il gioco rientra effettivamente nella categoria dei survival, senza disdegnare una certa dose di paura e sistemando il tutto in un’ambientazione open world.
La storia ci vede precipitare con la nostra navetta spaziale su un pianeta alieno. Sopravviviamo all’impatto, ma il nostro mezzo è distrutto, sarà necessario fare il possibile per ripararlo, nella speranza di rimettersi in viaggio e tornare a casa.
Il luogo in cui ci troviamo è più che altro un vasto oceano, con qualche isolotto sparso qui e là. La cosa più sensata da fare sarà quindi cominciare le nostre esplorazioni per occuparci dei nostri bisogni primari, ovvero mangiare e bere.

La prima immersione in acqua è straordinaria, gli sviluppatori hanno creato un ecosistema complesso e credibile. Ci sono pesci, alghe e forme di vita che in parte ricordano i pesci presenti sul nostro pianeta. C’è però anche tantissimo spazio per la fantasia, i designer sono stati bravi.
Potremo catturare i pesci, ovvio, ma sarà fondamentale anche andare alla ricerca delle risorse necessarie per riparare la nostra navetta.

Subnautica – Trailer gameplay

Subnautica è un gioco vasto, che crea un rapporto diretto tra esplorazione e crafting. Il giocatore è continuamente invitato ad esplorare, a scoprire cose nuove. Le profondità oceaniche nascondono infatti tantissimi segreti che poco per volta inizieremo a comprendere.

Per quanto si tratti di open world, Subnautica ha una struttura che riesce a non essere dispersiva. Non c’è alcun senso di spaesamento causato dal non saper cosa fare, al massimo andrete in paranoia all’idea di cosa possa nascondersi nell’oscurità dell’oceano.

Se infatti esistono pesci innocui e dalle forme bizzarre, nel gioco ci sono anche dei veri e propri mostri marini da cui è meglio tenersi alla larga. Il nostro protagonista non è il Rambo della situazione, dispone solo di qualche arma di fortuna, nulla di particolarmente efficace. Potremo difenderci con un coltello, paralizzare temporaneamente le creature o colpirle con la trivella del nostro esploratore. L’efficacia delle nostre azioni dipenderà in larga parte da quanto grandi siano i mostri con cui ci scontreremo. Il consiglio è sempre di muoversi con circospezione, osservare bene l’ambiente ed evitare il contatto diretto. Lo stealth è un approccio efficace.

Ho trovato eccellente da questo punto di vista la qualità del sonoro. Subnautica dà il meglio di sé giocato con un paio di cuffie: l’audio è posizionale, ascoltando con attenzione capiremo la distanza e la direzione del pericolo prima che questo sia effettivamente visibile. I versi delle creature sono particolari, e con un po’ di esperienza riusciremo a distinguerli con precisione.
Anche la colonna sonora sa stare al passo, cambiando in maniera dinamica in base alla situazione in cui ci troviamo. E’ un elemento che contribuisce a creare un forte senso di tensione e di urgenza, davvero un bel design sonoro.

subnautica

Subnautica è pieno di mostri marini che definirei interessanti…

Nel corso dell’avventura ci imbatteremo in alcuni rottami della nostra nave che potremo analizzare, studiare e costruire a nostra volta. Come vi accennavo il crafting è uno degli elementi più corposi e meglio riusciti della produzione. Possiamo costruire di tutto, da oggetti, a utensili, ad equipaggiamento, magari mute per sopravvivere alle alte temperature o alle radiazioni. Ah, c’è anche la muta che trasforma il vostro sudore in acqua potabile. Bello, no?

Potremo realizzare anche esoscheletri per muoverci in maggiore sicurezza, magari equipaggiandoli con un armamentario più serio. Proseguendo saremo capaci di creare mezzi di trasporto subacquei anche di grosse dimensioni, sottomarini inclusi. Ma non ci si ferma qui: parlando di costruzioni titaniche, il nostro astronauta potrà mettere insieme delle vere e proprie basi sottomarine con tanto di stanze, corridoi e quant’altro.

Nel corso del lunghissimo periodo passato in Early Access, lo sviluppatore ha creato tanti contenuti che garantiscono un elevato livello di personalizzazione. Potreste ritrovarvi a passare parecchio tempo tra le stanze delle vostre basi, collocate in punti strategici per garantirvi un’esplorazione il più possibile sicura. Con ogni probabilità vorrete abbellirle o dargli un tocco personale, e da questo punto di vista Subnautica non delude affatto.
Naturalmente dovrete prima ottenere i progetti e gli schemi per le costruzioni, e i materiali necessari per trasformare i nostri desideri in realtà. La fase di farming è generalmente tollerabile, anche se non troppo divertente, specie nelle fasi più avanzate.

subnautica

Le ambientazioni sono quasi tutte sottomarine, ma ci sono anche delle isole

I progetti sono sparsi più che altro fra i rottami della nostra nave. Il problema è che, essendo legati strettamente alla progressione nel gioco, la loro disposizione è a volte discutibile. Ho avuto più volte difficoltà nel trovarli, alcuni sono stati nascosti a regola d’arte, ho dovuto far ricorso ai classici video su YouTube per trovarli. Considerato che parliamo di un open world, credo sarebbe stato meglio dare delle indicazioni almeno sui pezzi necessari per procedere nella storia.
Ovviamente se siete alla ricerca di una sfida vera nulla vieta di andarsene in esplorazione fino alla fine dei tempi. Personalmente credo che alcuni oggetti rischino di creare dei punti morti nel ritmo del gioco.

Dal punto di vista tecnico Subnautica è un po’ inconsistente. Come dicevo in apertura, la prima volta che ci immergeremo saremo travolti da uno scenario maestoso. A sorprendere in positivo sono più di tutto le onde del mare e i riflessi del sole che filtrano dalla superficie dell’acqua. Ci sono alcuni paesaggi davvero belli, e gli accostamenti cromatici sono convincenti.
Il problema è che il gioco soffre di un fortissimo pop-in, con texture che vengono caricate più volte in base alla distanza e dettagli che appaiono dal nulla. Non parlo esclusivamente del foliage, ma anche delle texture del terreno. Non capisco per quale motivo non sia presente tra le opzioni un semplicissimo draw distance, che avrebbe garantito un colpo d’occhio sensibilmente migliore.

subnautica

In Subnautica potremo costruire delle basi imponenti e completissime

Subnautica è un gioco denso, un survival originale grazie alla propria ambientazione e al senso di tensione che ne deriva. Il giocatore viene spinto ad esplorare il suo ricco mondo, accompagnato da una storia sorprendentemente piacevole e da una progressione bilanciata bene. Il mondo sottomarino del pianeta alieno sa essere straordinario ma anche terrificante, proprio come le creature che lo popolano. Lo sviluppatore ha confezionato un prodotto eccellente, che potrebbe essere venduto senza problemi a un prezzo molto più elevato dei 23 euro richiesti.
E’ un gioco caldamente consigliato agli appassionati del genere survival, ma anche a chi sia affascinato dalla fantascienza, dal mare e dalle sue più ignote profondità.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *