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The Banner Saga 3 – Recensione | Ottima conclusione per un’ottima serie

The Banner Saga è una serie diventata ormai quasi iconica nel mondo videoludico, e con buone ragioni. Il titolo a episodi di Stoic, pur appartenendo a una nicchia particolare nel genere dei gestionali, ha saputo affascinare e appassionare moltissimi giocatori grazie alla sua struttura originale e al suo stile artistico inconfondibile. Arrivati al terzo capitolo, però, è giunto il momento di tirare le conclusioni. Tutte le storie, per quanto lunghe, devono prima o poi finire. Vediamo se The Banner Saga 3 sia riuscito a chiudere in bellezza nella nostra recensione.

the banner saga 3 -The Banner Saga 3 – Recensione

Data di uscita: 26/07/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, PS4, XBO, NSW
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €24.99
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Trattandosi della terza e ultima parte dell’avventura, le vicende riprendono da dove si erano fermate nel prequel. Il gruppo di Alette si ritrova ad Arberrang alle prese con un’improvvisa invasione dei dredge e con il fardello di Rugga sulle spalle. Iver e compagni, invece, militano in quel di Mannahar alla ricerca del modo per distruggere il serpente nero e riportare la pace nel pianeta.
La narrazione ha un ritmo lento ma costante. Passiamo da una fazione all’altra a cadenza regolare, più frequentemente nella seconda parte del gioco dove gli eventi prendono una brutta piega. Senza spoilerare vi anticipiamo che tutte le risorse accumulate finora (anche dai vecchi capitoli vista la possibilità di importare i salvataggi) saranno utili a guadagnare tempo in una certa sezione e diventeranno addirittura fondamentali per raggiungere alcuni tra i finali disponibili.

The Banner Saga 3 – Video recensione

L’idea è ottima e rende perfettamente nel contesto. Nonostante il countdown possa essere prolungato – diciamo così – artificiosamente e fallire sia davvero difficile, bisogna ammettere che l’espediente funziona e aumenta l’immersività di un intreccio che può estendersi fino alle sette, otto ore. Dialoghi e personaggi sono sempre allo stesso livello dei predecessori, dunque buoni con qualche eccezione. È ovvio che orchestrare la trama prendendo atto di ogni singola decisione presa dai giocatori non sia stata una passeggiata per il team texano. Proprio come in Detroit Become Human e simili, infatti, di crocevia narrativi e finali qui se ne trovano a bizzeffe. Alcuni più convincenti di altri, chiaro, ma comunque coerenti al carattere della produzione. In tal senso il lavoro di Stoic è stato ancora una volta egregio.

Diversamente, in ambito tecnico e meccanico, non si notano grandi sforzi. A parte una manciata di combattenti in più non ci sono novità di rilievo nel gameplay, che abbiamo peraltro analizzato esaustivamente nella nostra recensione di The Banner Saga 2. Si tratta in pratica del solito sistema di combattimento a turni in stile Final Fantasy Tactics tra una squadra di sei elementi a scelta dell’utente e vari avversari controllati dall’intelligenza artificiale. Scontri e progressione funzionano esattamente come in passato. In questo contesto forse si poteva fare di più.

Mancano ancora, purtroppo, combattimenti con boss su vasta scala o particolarmente epici, capaci di rimanere impressi per gimmick e presentazione. Quasi tutti i combattimenti sembrano simili tra loro, un po’ piatti, privi di mordente, il che è un peccato. Di leggermente diverso abbiamo notato solo la riduzione degli eventi casuali durante i viaggi, sostituiti da scelte multiple legate alla storia principale con un impatto ridotto ai bonus e ai malus ottenuti.

the banner saga 3

The Banner Saga 3 adotta lo stesso stile grafico dei predecessori, che è invecchiato piuttosto bene

Il look del gioco, infine, rimane identico ai The Banner Saga precedenti, che restano senza dubbio belli da vedere, senza però migliorare di una virgola. C’è quantomeno una presenza maggiore di scenette animate e dialoghi doppiati e questo ci ha fatto piacere. Allo stesso tempo menu e interfacce non si sono evoluti rimanendo più mobile che PC friendly. Caricamenti lunghi e frequenti, uniti a degli sporadici freeze, non ci hanno poi reso particolarmente felici. Speriamo fossero soltanto inconvenienti della versione closed beta da noi provata, che differisce da quella ufficiale rilasciata su PC Windows, PS4, Xbox One e Switch.

Consigliato

A parte qualche piccolo difetto, i fan del genere strategico a turni e della serie in generale non saranno delusi. Da The Banner Saga 3 traspare la passione e l’impegno profusi da Stoic, concentratissima nel voler dare alla propria serie di punta un finale degno. Storia a parte, cambia davvero poco dai capitoli precedenti ma va anche bene così. Questo è un titolo originariamente pensato per essere un unicum, suddiviso in seguito per ragioni economiche relative allo sviluppo.
Vale la pena di recuperarlo? Assolutamente sì, soprattutto se vi piacciono mitologia norrena con un pizzico di Game of Thrones, stile grafico ricercato e combattimenti a turni.

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