The Knightling, sviluppato da Twirlbound e pubblicato da Saber Interactive, è un action-adventure che mescola platforming, combattimenti leggeri e risoluzione di enigmi. Uscito il 28 Agosto 2025 su PC Windows tramite Steam (giocabile su Steam Deck), Xbox e PS5 al prezzo di lancio di 29.99€, si inserisce nella tradizione delle avventure fantasy in cui un giovane apprendista è costretto a ricoprire un ruolo più grande del previsto. Non cerca di reinventare il genere, ma di ritagliarsi uno spazio grazie a una meccanica centrale ben definita: lo scudo incantato che caratterizza sia i combattimenti sia l’esplorazione.
La trama segue un percorso lineare. Il giocatore interpreta un cavaliere in addestramento il cui mentore, Sir Lionstone, scompare misteriosamente. Rimane soltanto il suo scudo magico, una reliquia infusa di Callyrium, che diventa sia arma che strumento per il protagonista. La storia si sviluppa attraverso dialoghi brevi, indizi ambientali e incontri con personaggi secondari nel mondo di Clesseia. La struttura è semplice per scelta: la scomparsa del mentore fornisce la motivazione all’esplorazione, mentre lo scudo funge da perno narrativo.
I personaggi hanno una funzione pratica più che una reale profondità. Il protagonista, chiamato Knightling, è volutamente una figura neutra che permette al giocatore di immedesimarsi senza seguire un arco narrativo troppo caratterizzato. I comprimari danno contesto e piccoli spunti ma restano poco sviluppati. Lo stesso Sir Lionstone rimane più simbolico che sostanziale, servendo soprattutto come catalizzatore per il viaggio. Questo approccio ha lati positivi e negativi: garantisce chiarezza e immediatezza, ma rende la storia prevedibile e poco incisiva sul piano emotivo. Il gioco punta più sull’atmosfera e sull’ambientazione che su colpi di scena narrativi.
Il mondo di gioco è uno degli elementi più riusciti. Clesseia è divisa in regioni distinte, ciascuna con una propria identità visiva. La direzione artistica predilige palette vivaci e ambientazioni stilizzate, conferendo al gioco un aspetto da fiaba illustrata. Non si tratta di un open world vastissimo, ma è progettato per premiare movimento e curiosità. Rovine, cittadine e piccoli segreti arricchiscono le aree, stimolando l’esplorazione. Non ogni luogo è memorabile, ma la varietà evita la monotonia e accompagna bene la progressione.
Le meccaniche si basano su tre pilastri: movimento, enigmi e combattimenti. Il movimento è l’aspetto più curato. Il gioco offre diverse opzioni fluide e reattive: arrampicate, scivolate, surf con lo scudo, planate. Queste azioni rendono lo spostamento in Clesseia piacevole anche a prescindere dagli obiettivi narrativi. Lo scudo non è solo un’arma, ma anche uno strumento per la navigazione, rafforzando il senso di coerenza del mondo.
Gli enigmi sfruttano lo scudo in modo costante. Sono per lo più semplici, pensati per variare il ritmo più che per bloccare la progressione. Rompono la routine di esplorazione e combattimenti, anche se raramente richiedono creatività profonda. In alcuni casi gli indizi sono poco chiari, portando a soluzioni per tentativi, ma nel complesso funzionano come variazioni del gameplay.

Il combattimento è l’elemento meno rifinito. Limitare il giocatore a uno scudo come arma principale è distintivo a livello concettuale, ma non sempre ben eseguito. Parate e contrattacchi sono il fulcro, e quando riescono danno soddisfazione. Tuttavia, la reattività dei comandi è incostante e le finestre temporali non sempre comunicate in modo chiaro. Questo genera frustrazione perché i risultati sembrano dipendere meno dall’abilità e più da imprecisioni tecniche. La varietà di nemici è sufficiente a differenziare gli scontri, ma la ripetizione si nota col tempo. Le boss fight offrono spettacolo visivo ma non si distinguono molto nelle meccaniche rispetto agli scontri standard.
Sul piano tecnico, The Knightling è solido. Su hardware di fascia media gira bene nella maggior parte delle situazioni, con cali di frame rate solo nei momenti più ricchi di effetti. Lo stile grafico, basato su colori e stilizzazione più che fotorealismo, aiuta le prestazioni.
Il comparto sonoro è discreto: la musica accompagna senza invadere, mentre i suoni ambientali creano atmosfera. L’interfaccia è chiara, ma mancano opzioni di personalizzazione dei comandi e funzionalità di accessibilità più ampie.
Consigliato
In sintesi, The Knightling è un action-adventure di media scala con pregi e difetti ben riconoscibili. Funziona meglio come esperienza di esplorazione leggera, sostenuta da un’estetica vivace e da un sistema di movimento ben curato. Funziona meno bene come gioco incentrato sul combattimento o sulla narrativa. Chi cerca un’avventura colorata e accessibile, basata sul piacere del movimento, potrà trovarlo valido. Chi invece desidera meccaniche di combattimento raffinate o una trama complessa potrebbe rimanere deluso. The Knightling mostra identità e potenzialità, ma non riesce a sfruttarle fino in fondo.