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Torment: Tides of Numenera – Recensione

Tides of Numenera è un seguito spirituale di Planetscape Torment, uno dei giochi di ruolo occidentali più belli di sempre, ricordato in genere insieme a mostri sacri come Neverwinter Nights e Baldur’s Gate. Proprio questa tipologia di prodotti sta godendo di questi tempi di un rinnovato interesse da parte degli utenti. Merito certamente di Obsydian, che con i suoi Pillars of Eternity e Tyranny ha saputo creare un’aspettativa enorme negli appassionati, riuscendo nell’ardua impresa di finalizzare prodotti di qualità eccelsa.
Adesso tocca dunque a Torment: Tides of Numenera, che come l’illustre predecessore propone un contesto lontanissimo dai canoni. E, come il predecessore, funziona.

Torment: Tides of Numenera

Uscita 28 Febbraio 2017
Lingua Inglese
Piattaforme PC, PS4, One
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 44,99€

La storia del nuovo Torment è senza dubbio affascinante, ricca, profonda e pesantemente modificabile dalle nostre decisioni. Dispiace dunque che gli sviluppatori non siano riusciti a tener fede alle promesse fatte durante la campagna Kickstarter. Come alcuni di voi ricorderanno, il gioco avrebbe dovuto godere di una traduzione in lingua italiana. Non è stato possibile, poiché il prodotto finito si è rivelato enormemente più vasto rispetto a quanto si immaginasse. Numeri alla mano si parla di oltre 1,2 milioni di parole da tradurre, sarebbe stata una spesa eccessiva considerati i ridottissimi ritorni economici del nostro mercato. Arrendiamoci, dal punto di vista commerciale l’Italia meno di zero. Qui compriamo PES e Fifa, il resto dei videogame non passa e non conta purtroppo. Va da sé che per giocare Tides of Numenera avrete bisogno di conoscere la lingua inglese. E di conoscerla anche piuttosto bene, dato che la trama è il nocciolo del gioco.

La storia è ambientata in un futuro remoto, sulla Terra. Numerose ere si sono avvicendate, spazzando via di volta in volta le civiltà precedenti. Esistono ancora i resti di alcune delle vecchie culture, oggetti in parte funzionanti o dall’utilizzo totalmente sconosciuto.
Impersoneremo un individuo un tempo posseduto da un’entità superiore e giungeremo nel mondo di Torment dai cieli. Fin dall’inizio sarà chiaro che il gioco pretende un atteggiamento realmente ruolistico da parte dell’utente. E’ bene definire chi vogliamo giocare, perché la libertà offerta da questo titolo è straordinaria. In Tides of Numenera i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi saranno la vera chiave di volta dell’intera esperienza. Gli sviluppatori hanno realizzato una struttura che non ha molto da invidiare ai giochi di ruolo con carta e penna. Potremo reagire alle situazioni nelle maniere più disparate, relazionarci con gli NPC selezionando una miriade di possibili risposte durante i dialoghi, disegnare un temperamento e un carattere che avranno ripercussioni fortissime sul susseguirsi degli eventi.
Non c’è necessariamente giusto e sbagliato. Qui si parla invece della possibilità di immedesimarsi col proprio personaggio, il coinvolgimento è stellare. Tutto ovviamente a patto di conoscere bene la lingua inglese, perché ci sarà davvero tanto da leggere.
Tutti i personaggi che incontreremo sul nostro cammino hanno uno spessore incredibile. Gli sviluppatori hanno creato migliaia e migliaia di righe di testo, tanto che spesso e volentieri avremo la sensazione di star leggendo un romanzo, tra l’altro dannatamente intrigante.
Non si può parlare di una vera e propria ridondanza, ma più volte ci siamo ritrovati bloccati tra dialoghi fin troppo lunghi, che in qualche caso finiscono per stancare. Se ci poniamo con un atteggiamento “ruolistico” nel più ampio senso del termine tutto ha comunque un suo perché.

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Considerato che i dialoghi e gli sviluppi della storia possono muoversi in tante diverse direzione, il livello di rigiocabilità è elevatissimo. Per di più, la qualità della scrittura fa sì che il giocatore si interroghi sui possibili esiti di ciascuna situazione. Si genera dunque curiosità, voglia di sapere come sarebbero andate le cose se ci si fosse comportati diversamente. Gli sviluppatori hanno lavorato su un numero impressionante di ramificazioni, si resta sbalorditi pensando che questo gioco sia partito da un finanziamento su Kickstarter.
Sia la ricchezza che la varietà nelle quest lascia del tutto soddisfatti. Trovandoci oltre un miliardo di anni nel futuro, la fantascienza che ci accoglie somiglia per molti versi al fantasy. Le possibilità narrative sono moltissime, e gli sviluppatori sono stati eccellenti nel cercare di replicare le stranezze dell’originale Torment in questo nuovo Tides of Numenera.
Nella maggior parte dei casi i dialoghi fungono tra l’altro da veri e propri puzzle, e le nostre risposte saranno parte della soluzione. Lo capiremo meglio nel prossimo paragrafo, parlando del combattimento.

Il sistema di combattimento è a turni, e non è tra i migliori che abbiamo visto negli ultimi anni. Ci sono troppe pause quando dovremo attendere le mosse degli avversari, specie se saremo attaccati in massa. Ad ogni modo, proprio i combattimenti di Tides of Numenera sono facoltativi, o meglio evitabili. La sfida più interessante starà infatti nel raggirare i nemici o nel trovare delle soluzioni che non richiedano la violenza. Ancora una volta è il dialogo il vero protagonista, la nostra capacità di districarci tra situazioni spinose. Potenziare i tre aspetti principali del carattere dei personaggi sarà dunque fondamentale per riuscire a rigirare i discorsi a nostro vantaggio.
Qualora fosse necessario ricorrere alle armi avremo a disposizione una rosa di abilità dipendenti dalla nostra classe, dall’equipaggiamento e dai Cypher, reliquie tecnologiche delle ere precedenti. Anche in questo caso l’ambientazione del gioco ha lasciato campo libero alla creatività. C’è una splendida mistura tra magia e tecnologia, lo si sente in ogni scenario, lo si apprezza nelle battaglie.

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Graficamente Tides of Numenera non sorprenderà nessuno. Il gioco è stato realizzato con Unity, si appoggia alla tipica grafica 2D di questo genere di prodotti. Per quanto non si possa parlare di polygon count, effetti e post processing, la direzione artistica è ottima, almeno per quanto riguarda i fondali. Sia Pillars of Eternity che Tyranny sono una spanna sopra in quanto a tecnica, ma stilisticamente Tides of Numenera è più che soddisfacente. Anche in questo caso, riteniamo che il segreto stia nell’ambientazione creata dagli sviluppatori. Questa ha permesso il raggiungimento di un’alchimia straordinaria nel bilanciamento tra futuristico, antico e fantastico. Peccato per i modelli dei personaggi e per le animazioni, che raggiungono appena la sufficienza.
La colonna sonora è eccelsa, riesce ad accompagnare l’intera narrazione senza sbavature, rivelandosi sempre appropriata. E’ una soundtrack elegante, all’altezza del resto della produzione. Diverso il discorso per quanto riguarda i doppiaggi, fin troppo sopra le righe e non esattamente convincenti.

In sintesi

Torment: Tides of Numenera è un degno erede spirituale del classico dei tempi andati. Il gioco è quasi un romanzo interattivo, dunque se non conoscete bene l’inglese lasciate perdere. E’ atipico avere a che fare con un prodotto che permetta di calarsi fino a questo punto nei panni del protagonista. Qui si imposta un carattere, si seguono delle motivazioni, ci si allinea con determinati comportamenti. Le Tides del titolo non sono altro che un riflesso della nostra personalità, una personalità che potremo plasmare a piacimento. C’è una sensazione di libertà straordinaria, rimarcata ad ogni dialogo, ad ogni interazione con gli innumerevoli NPC. L’ambientazione sci-fi si miscela con la magia e lascia spazio a tutta la creatività di un team che dimostra di sapere il fatto suo.
Se siete dei nostalgici che hanno amato il gioco originale o se cercate una storia di altissimo livello non perdetevi questo Torment: Tides of Numenera. A patto di conoscere la lingua anglosassone.

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