Uncharted-The-Nathan-Drake-Collection

Uncharted: The Nathan Drake Collection – Recensione

Questo inverno gli utenti PlayStation 4 aspettavano con ansia il quarto capitolo delle avventure di Nathan Drake. Purtroppo, a causa di varie problematiche durante lo sviluppo, la software house ha preferito rimandare Uncharted 4 al prossimo 18 marzo 2016. Così facendo Sony ha perso un’importante esclusiva per il periodo natalizio. Per rimediare Naughty Dog ha pensato di riprendere i primi tre capitoli del franchise e di rimasterizzarli in alta definizione, dando l’incarico a Bluepoint Games, talentuoso team di sviluppo per conversioni in HD e remastered.

Uncharted Drake’s Fortune – Recensione

Data di uscita: 07/10/2015
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PS4
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €49.99

Nei panni di Nathan Drake andremo alla ricerca della città perduta di El Dorado, accompagnati dalla giornalista Elena Fisher, intenta a girare un documentario della vicenda, e dall’inseparabile amico d’avventure Sully.
Pur essendo passati quasi otto anni dalla sua uscita, il primo Uncharted è invecchiato abbastanza bene. La software house ha fatto un ottimo lavoro di restauro nelle texture e negli shader, in modo tale che le ambientazioni potessero avere una maggiore risoluzione e un alto livello di dettagli. E’ stata introdotta anche la profondità di campo, già presente nei due capitoli successivi ed eliminato completamente lo screen tearing.

Il gioco regge perfettamente i 60 fotogrammi al secondo, rendendo molto più reattivi i comandi, che per l’occasione sono stati rimappati. Adesso si può mirare e sparare rispettivamente con L2 ed R2, come nei classici sparatutto moderni. Sono state eliminate le sezioni di gioco in cui utilizzavamo il sensore di movimento per attraversare tronchi o assi in equilibrio precario.
Uncharted Drake’s Fortune per alcuni aspetti non riesce a reggere il confronto con i due titoli successivi, in particolare per la mancanza di spettacolarità nei momenti esplorativi e per la risicata sufficienza delle sezioni shooter, causata da un’intelligenza artificiale limitata.
Nonostante le piccole imperfezioni Uncharted Drake’s Fortune rimane un buon adventure in terza persona, grazie alle ambientazioni evocative e al carisma del protagonista.

Uncharted 2 Il covo dei ladri

Le vicende di Uncharted 2 si svolgono due anni dopo il primo capitolo e vedono Nathan Drake intento a scoprire il mistero che ruota intorno a Marco Polo, durante una delle sue spedizioni in Cina. In questa nuova avventura avremo un cast tutto nuovo, ma non mancheranno ritorni graditi dal primo Uncharted.
Uncharted 2 Il covo dei ladri segna l’apice della serie, grazie ad una grafica che per i tempi era qualcosa di eccezionale e per diverse scene che sono rimaste nel cuore dei videogiocatori.
Parliamo ad esempio del frenetico viaggio in treno attraverso le montagne dell’Himalaya, dello scontro con un elicottero all’interno di un palazzo prossimo al crollo, della scena iniziale in cui Drake si arrampica di vagone in vagone dopo il deragliamento del treno.
Anche qui grazie ai 1080p e ad un frame rate fisso a 60 fotogrammi al secondo il gameplay è più immediato e fluido. A livello tecnico la risoluzione delle texture è stata incrementata, migliorati gli effetti particellari e aumentato il draw distance.

Uncharted The Nathan Drake Collection recensione

Uncharted 3 L’inganno di Drake

Uncharted 3 L’inganno di Drake inizia con una bella scazzottata in un pub, che funge da tutorial per l’introduzione di nuove mosse e combo, seguito da un flashback che mostra il primo incontro tra Sully e Drake, avvenuto ben vent’anni prima.
Purtroppo il titolo non riesce a mantenere gli standard del secondo episodio, a causa di una progressione narrativa altalenante e una parte shooter troppo sbilanciata. Tuttavia non possiamo di certo lamentarci del comparto tecnico e delle ambientazioni proposte, come ad esempio gli inseguimenti sui tetti di Cartagine, il cimitero della navi, con le classiche sezioni di scalata, il deserto e la foresta della Francia Orientale.
Oltre che aver migliorato le texture e aggiunto qualche effetto grafico in più, il filtro anti-aliasing è stato potenziato e, congiuntamente alla più elevata risoluzione, il risultato finale appare decisamente apprezzabile sui bordi delle strutture e dei modelli poligonali.

In sintesi

In conclusione Bluepoint Games ha fatto un ottimo lavoro di restauro, soprattutto con il primo Uncharted. Grazie alla potenza di calcolo di PlayStation 4 è stato possibile effettuare dei notevoli miglioramenti grafici, rendendo ancora validi questi tre titoli. Inoltre sono state introdotte nuove feature, come i due nuovi livelli di difficoltà (Ultra facile e Brutale), una modalità speed run con relativa classifica online e una sezione fotografia. Fondamentalmente permane la solita regola: cambiare gli shader di un gioco modifica drasticamente la resa grafica dello stesso, lezione ampiamente dimostrata con questa edizione rimasterizzata.
Non capiamo la scelta di eliminare il comparto multiplayer negli ultimi due episodi, ritenuto più che valido.

Valutazione scala 1/10


8.3
+ Ottima remastered
+ Tutti e tre i capitoli sono invecchiati bene
+ Tre giochi in uno
– Mancanza del multiplayer

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