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Year Walk – Recensione | Adventure raffinato, horror purissimo

Year Walk ha riscosso i favori della stampa specializzata al momento della sua pubblicazione originaria, avvenuta su iOS. Adesso è però il momento di andare ad analizzare l’edizione PC Windows di questo ispiratissimo titolo, che ci porterà nel freddo, nei miti e nelle leggende di un nord Europa dalle tinte orrorifiche ma assolutamente affascinanti. Andiamo a scoprire l’emozionante Year Walk.

Year Walk – Adventure raffinato, horror purissimo

Year Walk è un’avventura grafica molto originale, vissuta in prima persona ma con un sistema diverso dal solito.
Una breve introduzione ci immergerà immediatamente in uno scenario ottocentesco del nord Europa, collocando il nostro personaggio in un bosco desolato e avvolto dalle nevi. L’elemento paranormale sarà presente e fondamentale fin da subito, con la chiara introduzione di temi quali la morte e lo spiritismo.

La trama del gioco non è esattamente narrata, ma piuttosto va intuita sulla base di ciò che accadrà nel corso delle due, tre ore necessarie per completare l’avventura, per farsi un’idea chiara dell’intera vicenda solo una volta che avremo visto l’illuminante, brevissimo finale. Year Walk non è un gioco che vi terrà impegnati a lungo, e molti potrebbero storcere il naso proprio a causa della sua scarsa longevità. Tuttavia, esattamente come per produzioni quali Monument Valley, riteniamo che precludersi questa esperienza sarebbe un gravissimo errore da parte di qualsiasi giocatore di vecchia data.
Year Walk è infatti un prodotto estremamente curato in ogni suo aspetto, uno di quei titoli che non dimentichi facilmente, e che in virtù della propria freschezza meritano di essere provati da chiunque.


Year Walk crea un senso di suspense intenso

Il gioco ci lascerà da soli fin dalle prime battute. Sapremo solo di dover raggiungere una chiesa, non sarà chiaro il motivo, né sapremo come fare per aprire il cancello che sbarra la strada. Esplorando la piccola mappa di gioco troveremo elementi bizzarri, curiosi, inquietanti. Qualche volta perfino agghiaccianti, soprattutto nel momento in cui entreremo in contatto con entità spettrali, bambini uccisi perché non desiderati, o creature della cultura popolare nordica che si occupano di proteggere le anime dei defunti.

La maniera in cui tematiche del genere vengono trattate è semplicemente sopraffina, grazie alla decisione di limitare in maniera estrema i dialoghi, creando delle immagini potenti e lasciando ogni cosa alle considerazioni e alle riflessioni del giocatore. Qualora ne avessimo la necessità (e – credetemi sulla parola – accadrà) potremo consultare degli indizi che ci accompagneranno nella risoluzione dei diversi, brillanti enigmi di gioco. I più hardcore vorranno certamente evitare di ricorrere ad aiuti del genere, ma vi avvertiamo: alcuni puzzle ci hanno messi in seria difficoltà, e non ci vergogniamo di ammettere che senza alcuni tra gli indizi saremmo certamente rimasti bloccati a lungo. Il bello è che non si tratta di una difficoltà gratuita, magari causata da errori o leggerezze in fase di design. Parliamo piuttosto di una grande maestria nel creare degli enigmi che, nonostante sia il 2014 e di avventure grafiche se ne siano ormai viste a bizzeffe, riescono ad essere originali anche nel modo di essere posti. Year Walk ha una fortissima personalità.

E’ un prodotto unico perfino nella maniera in cui sono stati concepiti i movimenti del nostro personaggio.
Parlando di adventure in prima persona, logica vuole che ci si possa muovere liberamente nello spazio, alla maniera dei più classici FPS, in ambienti tridimensionali da esplorare e di cui svelare i segreti. Nel caso di Year Walk questo non accade. Potremo muoverci esclusivamente verso destra o verso sinistra, all’interno di piccoli quadri interconnessi gli uni con gli altri. In determinati punti del quadro avremo la possibilità di muoverci in avanti o all’indietro, cambiando di fatto quadro e passando in un’altra zona della mappa. In pratica ciascuna area di gioco potrà essere esplorata solo in orizzontale, mentre l’andare avanti o indietro viene utilizzato solo per cambiare zona.


Il particolare sistema di controllo mostra grande personalità

Si tratta di un approccio estremamente raro e atipico, che non ricordiamo di aver mai visto in nessun altro gioco, e che però ha il suo motivo di essere in un titolo del genere. Questo perché, se ci pensiamo bene, qualsiasi avventura grafica bidimensionale tendeva ad essere priva della tridimensionalità, sensazione che è stata ricreata alla perfezione in questo Year Walk, semplicemente attraverso una prospettiva diversa da quella classica in terza persona.
L’effetto finale contribuisce a creare un forte senso di mistero, permettendoci di tenere gli occhi fissi su un orizzonte innevato, ascoltando i nostri stessi passi che affondano nel manto ghiacciato.
Per quanto in effetti manchi una reale colonna sonora, l’audio è comunque di buon livello, con una varietà sufficiente nelle campionature, ma più che altro un uso eccellente del suono ai fini della suspense.

Conclusioni

Year walk è molto breve, ma è comunque un acquisto obbligato per gli amanti di avventure grafiche punta e clicca che non disdegnino una sana (mica tanto) dose di horror. Niente combattimenti, niente azione, solo tanta materia grigia e un’atmosfera da Oscar. Un plauso agli sviluppatori di questo titolo eccellente.

Valutazione 8.5/10

+ Impegnativo e gratificante
+ Atmosfere da brivido (in entrambi i sensi)
+ Originalissimo
– Finisce presto

Metascore 87/100
Year Walk | Steam | 5.99€

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