I colleghi di Game Informer hanno avuto modo di intervistare Eiji Aonuma, producer della serie The Legend of Zelda, che proprio di recente ha deliziato gli appassionati con il remake 3D del particolare Majora’s Mask (qui la nostra recensione).
Aonuma rivela che il modello tridimensionale adottato per Link è lo stesso visto in Ocarina of Time 3D, sia perché gli sviluppatori desideravano risparmiare tempo, sia perché tale modello è stilisticamente il migliore a cui potessero puntare.
Tuttavia, anche se in teoria il mondo di Majora’s Mask si trova non lontano da Hyrule, la sensazione è quasi di trovarsi in un’altra dimensione. Per questo motivo, anche se i modelli sono gli stessi, essi vengono utilizzati per esprimere qualcosa di molto diverso.
Aonuma parla inoltre della prima release di Majora’s Mask su Nintendo 64, ricordando come a quei tempi internet non fosse diffuso come oggi, e fosse quindi difficile per l’azienda venire a conoscenza dei pareri dei giocatori.
Per questo motivo, il designer ha dichiarato di essere rimasto ferito apprendendo che alcuni hanno trovato il titolo fin troppo frustrante. Nonostante ciò, Aonuma ha comunque constatato come l’alta difficoltà del prodotto non sia stata vista da tutti come un difetto, e molti giocatori oggi ricordano quel periodo con grande nostalgia.
Il remake per 3DS ha permesso al designer di lavorare su quei punti che, se internet fosse stato più diffuso all’epoca, avrebbe probabilmente corretto e modificato ai tempi della release originale.
Qui l’intervista completa in lingua inglese.