Neon Inferno è un gioco retrò in stile run and gun sviluppato da Zenovia Interactive e pubblicato da Retroware, ambientato nel 2025 a New York City. Ispirato ai classici come Wild Guns e l’immortale Metal Slug, il gioco si distingue per la sua estetica vibrante, caratterizzata da colori al neon che gli danno tantissima personalità, ma anche da dettagli visivi creano un’atmosfera retro-futuristica che è uno spettacolo per gli occhi. Lo seguivamo da tempo e il publisher ci ha inviato una chiave di attivazione per PC per poterlo testare a dovere.
Il gioco sarà disponibile dal 20 Novembre 2025 su PC Windows tramite Steam (lo abbiamo giocato senza problemi su Steam Deck, ma nel momento in cui scriviamo questo articolo manca ancora una certificazione ufficiale), PlayStation 4 e 5, Xbox Series e Nintendo Switch. Sono presenti i sottotitoli in italiano.
La struttura di Neon Inferno si basa su livelli lineari, ciascuno con una propria identità estetica e con un crescendo di intensità e con un boss finale che farà del proprio meglio per farci la pelle. L’ambientazione è una New York del 2025 ridisegnata come un incrocio tra cyberpunk anni ’80 e visioni al neon in stile Blade Runner, uno spettacolo visivo zeppo di animazioni e luci che creano un’ambientazione con un fortissimo carattere.
Neon Inferno introduce in maniera brillante l’idea dei due piani d’azione: un livello in primo piano e uno sullo sfondo, ciascuno con nemici dedicati e ciascuno associato a un pulsante di fuoco differente. Il giocatore deve quindi gestire simultaneamente ciò che accade “davanti” e “dietro”, una soluzione che crea un ritmo più nervoso rispetto ai classici run and gun e che dà al gioco un’identità riconoscibile. È un elemento davvero originale, che mi è capitato di incontrare in passato all’interno di qualche variante, ma che qui è sviluppato in maniera molto più coesa con il level design e con il gameplay stesso. In questo caso infatti non si sposta fisicamente il personaggio da un livello all’altro, ma si alterna il fuoco tra due piani di combattimento.
In mezzo a tutto questo c’è la meccanica del parry: i proiettili verdi possono essere respinti o deviati con un colpo di spada, e trattenendo il pulsante si attiva una sorta di bullet time che permette di indirizzare la traiettoria dove ci pare. È un sistema semplice da comprendere, meno da padroneggiare considerato il macello che avviene su schermo, e serve come punto di profondità in un genere che tende spesso a ridursi a sparare e schivare.
Il sistema di progressione è piuttosto semplice, e si affida all’acquisizione di denaro ottenuto superando le missioni, che consente di acquistare nuove armi o potenziamenti. Niente di complicato quindi né di particolarmente evoluto. Considerata la carne al fuoco con questo Neon Inferno, sarebbe stato fantastico avere anche qualche innovazione da questo punto di vista, ma va bene anche così. Un difetto reale è che certti equipaggiamenti restano utili per poco tempo, e tendono ad essere rimpiazzati forse con eccessiva velocità. Magari qualche limatura in più sul bilanciamento generale avrebbe reso le cose più interessanti.
A prescindere da armi o equipaggiamenti comunque, il gioco mantiene alta la rigiocabilità, perché la vera sfida è quasi interamente basata sull’abilità del giocatore, sulla memorizzazione dei pattern e sulla capacità di sfruttare le meccaniche a disposizione.

La struttura complessiva del gioco, quindi, è pensata come un’esperienza breve ma intensa. A tratti anche un po’ troppo intensa, per la verità! Ci sono alcune sequenze all’interno di certi livelli che sono talmente dense di effetti, colori, proiettili ed elementi visivi che diventa davvero difficile tenere traccia di tutto. Dipende in parte dall’estetica e dal design, certo, ma anche da scelte più volte a creare un gameplay impegnativo, che potrebbe essere frustrante per alcuni giocatori.
Voglio spendere mezza parola sulla colonna sonora, davvero ispirata e perfettamente abbinata alle immagini che scorrono su schermo. Le musiche alternano pezzi elettronici a momenti più atmosferici, una scelta che contribuisce alla sensazione di “mondo vivo” che il gioco cerca di trasmettere. È un punto a favore davvero grande e, nel mio caso specifico, uno dei motivi principali per cui l’esperienza rimane impressa.
Consigliato
Nel complesso, Neon Inferno riesce a rielaborare in una chiave moderna la tradizione arcade dei run and gun a scorrimento orizzontale. È un titolo che vive di contrasti evidenti: è volutamente semplice dal punto di vista strutturale, ma estremamente curato dal punto di vista estetico; è accessibile nei primi minuti, ma diventa impegnativo man mano che si prosegue; è breve, ma progettato per essere rigiocato; è un omaggio ai classici, ma introduce scelte meccaniche abbastanza fresche da distinguerlo nel panorama dei run and gun moderni. Assolutamente raccomandato a tutti gli amanti del genere.

