Data di Uscita 11 Dicembre 2014
Piattaforme PC Windows, Mac OS, Linux, PlayStation 4
The Talos Principle ha ricevuto una certa attenzione nel corso dell’E3 2014, durante il keynote di Sony. Il piccolo progetto indipendente di Croteam ha da subito saputo affascinare, grazie ad un design ricercato e ad una serie di idee che sulla carta appaiono originali, intriganti e per certi aspetti anche misteriose.
The Talos Principle – Portal ed esistenzialismo
The Talos principle è un puzzle game in prima persona dotato di una forte componente pseudo-filosofica, che tratterà di argomenti elevati e forse non alla portata di tutti.
Si tratta a conti fatti di una specie di Portal, dove manca però l’accompagnamento di una spalla che faccia da siparietto comico, che invece viene sostituito da una narrazione di alto livello. I temi verteranno sul divino, sull’esistenzialismo, sulla filosofia e quant’altro, scelta coraggiosa che per forza di cose ridurrà il bacino di utenza a cui questo titolo sarà rivolto, con lo stesso coraggio di produzioni quali Dear Esther, Gone Home o Actual Sunlight.
Si abbraccia insomma un modo nuovo di fare videogame, esponendo in primis dei contenuti di ampio spessore, ma senza trascurare comunque una parte ludica che in questo The Talos Principle c’è, ed è anche piuttosto consistente.
Il paragone con Portal appare in questo caso piuttosto azzeccato, in quanto alcuni dei puzzle riporteranno alla memoria il capolavoro Valve senza troppi compromessi.
Dovremo infatti risolvere dei puzzle basati in prevalenza sulla fisica, magari senza utilizzare i celebri portali e senza domandarci se la torta ci sia davvero (citazione per intenditori!), ma avendo invece a che fare con muri di energia di cui liberarci, raggi laser con cui attivare dei sensori, commutatori di energia e via dicendo.
La versione del gioco da noi provata offriva un assaggio di alcuni dei puzzle, che ci sono sembrati discretamente complessi e piuttosto gratificanti nella risoluzione. Si tratterà fondamentalmente di usare in modo intelligente l’ambiente circostanze, di avere una mente il più possibile aperta, e di gustarsi l’eccellente recitazione in inglese (sono presenti i sottotitoli nella nostra lingua) che approfondirà vari argomenti, incuriosendoci, stimolandoci a proseguire, domandandoci chi sia il nostro interlocutore e soprattutto chi siamo noi stessi.
Fondamentalmente, il più grande pregio di The Talos Principle è proprio la sua duplice capacità di convincere chi cerchi un puzzle game di alto livello, ma nel contempo di affascinare tutti quei giocatori della generazione post rivoluzione indie, ovvero gli ultra-trentenni (sigh, ci siamo anche noi!) affascinati da tematiche che sempre con maggiore frequenza vengono affrontate dai più coraggiosi esponenti del nostro media preferito.
Aspettative The Talos Principle è un puzzle game molto promettente, forte di meccaniche che appaiono fresche nonostante possano in parte rimandare a quanto fatto da Portal (non che questo sia un difetto). Chi cerca una sfida impegnativa troverà pane per i propri denti, almeno in base a quanto provato fino a questo momento. Ma questo titolo saprà forse essere molto di più, affascinando e portando il giocatore a farsi delle domande, stimolando la curiosità dei più sensibili e dei più interessati ad argomenti di un certo spessore filosofico. Il rischio è naturalmente di perdersi e di mirare più in alto di quanto il proprio arco permetta. Appuntamento allora al prossimo mese per il nostro verdetto finale! |